I filosofi dell'Antica Grecia

Day 1,955, 08:55 Published in Italy Italy by Cmax15

Quando pensiamo all'Antica Grecia una delle cose che ci vengono in mente è la figura del filosofo dalla lunga barba, intento a riflettere seduto all'ombra di un albero.
Eppure ci sono giunte notizie incredibili su di loro; molte sono probabilmente invenzioni di scrittori antichi, ma qui troverete curiosi aneddoti sulla vita dei grandi pensatori greci: rivalità, pazzie, lampi di genio.
Buona lettura 🙂

TALETE

Considerato il primo filosofo nel vero senso del termine, del suo pensiero ci è arrivato ben poco. Tuttavia conosciamo molti aneddoti sulla sua vita; per esempio, si narra che Talete, interrogandosi sull'origine unica di tutta la realtà, camminasse guardando costantemente il cielo. Un giorno andò a finire in un pozzo.
Ma questo interesse per il cielo portò i suoi frutti.
Studiando i fenomeni meteorologici, un anno arrivò a prevedere una buona raccolta di olive: comprò tutti i frantoi della regione, per poi affittarli a prezzi esorbitanti quando le olive cominciarono ad abbondare, facendo così una fortuna.
Curioso anche il suo rapporto con la sfera affettiva.
Sua madre era decisa a farlo sposare, ma lui ribatteva sempre che era troppo presto, finchè, da un giorno all'altro, cambiò risposta, sostenendo che fosse troppo tardi.
Molti gli chiedevano perchè non avesse messo al mondo figli, e lui rispondeva: "Per amor loro".



PITAGORA

Più famoso per il teorema che per la sua filosofia, creò una scuola fondata sulla matematica (chi l'avrebbe mai detto?), tra l'altro prima scuola ad ammettere le donne.
La sua scuola era una vera e propria comunità, basata su rigide regole, anche riguardo alla dieta: assolutamente vietati la carne, il pesce e le fave (nessuno ha mai saputo davvero il perchè di questa avversione per le fave).
Considerato da molti una sorta di divinità, un giorno decise di andare a vivere dentro una profonda grotta.
Tempo dopo uscì, sapendo elencare i principali avvenimenti accaduti nel mondo in quel periodo, anche se lui era sempre rimasto sottoterra.
Mentre i cittadini lo acclamavano non sapevano che la madre aveva calato ogni giorno nella grotta una tavola di terracotta contenente tutte le informazioni...


DEMOCRITO

Primo ad intuire l'esistenza degli atomi, se non fosse venuto Aristotele più tardi a smentirlo forse la scienza sarebbe nata prima.
Se avete voglia, andate a cercarvi le sue teorie, sono incredibilmente vicine a quello che sappiamo oggi.
Secondo una leggenda si cavò gli occhi per non farsi ingannare dalle sensazioni terrene nella ricerca della verità, probabilmente perse la vista per il troppo studio.
Si dice che viaggiò fino all'India e che visse oltre 100 anni.
Un bel giorno, incontrò un giovane che si vantava di essere un sapiente, poichè ne conosceva molti. Allora lui rispose: "Anch’io conosco molti ricchi; non per questo sono diventato ricco."


SOCRATE

Famoso filosofo, uno dei più conosciuti.
Sposatosi con Santippe, donna bisbetica e irritante, un giorno, interrogato se bisognasse sposarsi o no, rispose: "In entrambi i casi, ti pentirai."
Eppure proprio la moglie, quando il filosofo venne condannato a morte, gli disse: "Tu muori innocente, per questo mi dispiace."
Lui rispose: "Avresti preferito forse che io morissi colpevole?"
Famose le sue ultime parole, dopo aver ingerito la cicuta: "Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio; dateglielo, e cercate di non dimenticarvene."

PLATONE

Allievo di Socrate, fondò una scuola, l'Accademia, dove teneva lezioni.
Gli studenti lo prendevano in giro perchè, tra una lezione e l'altra, ingurgitava una quantità incredibile di olive e fichi secchi.
Anche lui, come il maestro, non usò il suo ultimo respiro per salutare i suoi cari: sul letto di morte rimproverò una suonatrice di flauto per una nota sbagliata (forse ricordate un accenno qui).
D'altronde si narra anche che nessuno vide mai Platone ridere.

ARISTOTELE

Allievo di Platone, forse il più famoso filosofo, rinnegò il pensiero del maestro.
Noto per essere stato maestro di Alessandro Magno, chiese come pagamento a Filippo (re di Macedonia e padre di Alessandro) la ricostruzione di Stagira, sua città natale, distrutta dalle truppe macedoni.
Studioso della natura, arrivò a concludere che l'organo sessuale dei polpi si trova nella testa e che le api nascono dalle carcasse dei tori.

ANASSIMENE DI LAMPSACO
Filosofo (anche se era principalmente uno storico) era in rapporti abbastanza buoni con Alessandro, tanto da definirsi suo maestro.
Quando la sua città natale si alleò con i Persiani, il re macedone decise di giustiziare tutti gli abitanti e radere al suolo gli edifici.
Quando vide Anassimene venire verso di lui, intuì che volesse pregarlo affinchè cambiasse idea, così giurò ancor prima di farlo parlare che non avrebbe acconsentito a nessuna richiesta gli avrebbe fatto. Il filosofo, dimostrando una grande rapidità di pensiero, implorò Alessandro di distruggere Lampsaco e uccidere i suoi abitanti. Il sovrano si vide costretto a rispettare il suo giuramento, e Anassimene venne da quel momento considerato salvatore della città.

ANTISTENE

Fondatore della scuola Cinica, un bel giorno sentì un'orazione di Socrate.
Rimasto folgorato, chiuse la sua scuola e disse ai suoi discepoli: "Io ho trovato il mio maestro, trovatevene uno anche voi."

DIOGENE DI SINOPE

Allievo di Antistene, è noto come il "Socrate pazzo", e tra poco capirete perchè.
Coerentemente con gli ideali del cinismo, decise di rinunciare a ogni bene superfluo, ma lui andò oltre gli altri cinici.
Viveva nel centro di Atene, all'interno di una botte; i suoi unici averi erano un mantello logoro e una ciotola per l'acqua. Poi un giorno vide un bambino mettere le mani a coppa e bere così dalla fontana; allora Diogene pensò bene che la ciotola fosse un lusso inutile e la gettò via.
Spesso lo si trovava disteso a prendere il sole, e così un giorno lo trovò Alessandro (si, lo so, ricorre spesso questo tizio), in visita ad Atene. Il re chiese al filosofo cosa volesse: lui gli avrebbe dato qualsiasi cosa. Diogene aprì gli occhi, lo guardò appena e gli disse: "Spostati, perché la tua ombra mi impedisce di prendere il sole."
Amava provocare gli Ateniesi, se qualcuno osava rivolgergli la parola otteneva insulti, e spesso usava l'ironia per prenderli in giro.
Un giorno vide un uomo scrivere sulla porta di casa, per scaramanzia, "Non entri il male". Lui gli chiese: "Da dove entrerai tu?"
Anche il suo pensiero era semplice: basti pensare alle discussioni sul movimento, che duravano da secoli. Molti filosofi sostenevano che il movimento fosse solo apparenza, ma lui controbatteva sempre in maniera schacciante: si alzava e cominciava a camminare.
Spesso lo si poteva vedere bisticciare con Platone.
Una volta quest'ultimo vide Diogene mentre lavava la verdura e gli disse: "Se tu corteggiassi Dionisio, non laveresti la verdura". Diogene gli rispose: "E se tu lavassi la verdura non saresti cortigiano di Dionisio".

EMPEDOCLE

Filosofo di Agrigento, era famoso tra i suoi contemporanei per i suoi prodigiosi poteri: si ritenava fosse in grado di controllare le tempeste, curare le malattie, perfino resuscitare i morti.
Finchè un giorno pensò bene di dimostrare una volta di più i suoi poteri, gettandosi dentro l'Etna.
Il vulcano non era d'accordo, e si racconta che risputò fuori solo i suoi sandali.

Ecco tutto, scusate se mi sono dilungato troppo 😉


Vi siete persi gli articoli precedenti?

Cos'è Curi-Storia? (Italiano-Inglese-Spagnolo-Croato-Greco-Tedesco-Svedese)
Leonardo da Vinci(Italiano-Inglese-Spagnolo-Tedesco)
Albert Einstein (Italiano-Inglese-Spagnolo)
Elisabetta I d'Inghilterra (Italiano-Inglese)
Napoleone Bonaparte (Italiano-Inglese)
La spedizione dei Mille (Italiano)
Winston Churchill (Italiano-Inglese)
Numero speciale (Italiano-Inglese)
Le ultime parole famose (Italiano)
Caligola (Italiano)
Wolfgang Amadeus Mozart (Italiano)
Michelangelo (Italiano)
Le Antiche Olimpiadi (Italiano)

Volete aiutarmi a tradurre articoli?
Leggete qui.