[TldR] Una proposta per Aurora

Day 2,516, 05:10 Published in Italy Croatia by Squatriota


Rassegna stampa
Manifesto
Lega degli straordinari gentleman contro la correlazione
Programma di governo
Il bastone e la bisaccia
Unire per dividere
Un democristiano, Machiavelli, Robinson Crusoe, un chierico e uno strambo
Emerodromi e messaggi privati
Gorta Mór, spago e valigia di cartone
Tre progetti per l’ENPS

Introduzione
Quello che segue è un WoT, solo la lettura richiede attorno ai 20 minuti di tempo. È un riepilogo di alcune mie idee, inerenti al miglioramento della gestione di Aurora, parte delle quali già presentai all'HQ, quest'estate, prima di ricoprire, per le poche settimane prima della mia partenza, del ruolo di vicePR. Negli ultimi tempi, per faccende real life ho dovuto ridurre molto il tempo che dedico a eRepublik e, per questo motivo, sono fuori da tutto ormai da un po'. È tanto ovvio quanto un peccato che alcune delle idee sotto espresse possano essere state superate o rese obsolete.
Non so se in futuro avrò abbastanza tempo per proporre di realizzare personalmente queste idee e, quindi, le pubblico affinché chi fosse interessato ne faccia tesoro. Mi farebbe piacere tradurlo, per dargli maggiore visibilità e per lambire i giusti orecchi, ma purtroppo non sono molto bravo nel tradurre in inglese: qualcuno vuol darmi una mano?
Sommario
Friendliness
- Organizzazione General Summit
- Copertura mediatica
Efficienza
- Vincolo dei MPP
- Unità Militare
- Sapere è potere
Coesione
- Divertimento
- Giornalismo
- Tornei
- Scambi “culturali”

Friendliness dell’Alleanza

I cittadini silenziosi possono essere dei perfetti sudditi per un governo autoritario, ma sarebbero un disastro per una democrazia.
~ Robert Alan Dahl
Poiché viviamo in un sistema democratico, è bene far capire a tutti i cittadini che essi non sono ingranaggi acefali di un grande meccanismo, né dei numeretti gestiti asetticamente dai generali, come pezzi di una scacchiera, non solo beneficiari o danneggiati dalle iniziative attuate dall’Alleanza, ma diretti responsabili del loro successo.
Con friendliness mi riferisco all’atteggiamento, fondato sulla trasparenza e la partecipazione, delle istituzioni, che si pongono vicine alle necessità dei cittadini che sono chiamate a servire, incentivando ognuno a fare la sua parte. La chiave per motivare a lavorare assieme per lo stesso obiettivo risiede proprio nella capacità di coinvolgere e rendere partecipi tutti del progetto.

Organizzazione General Summit

Una delle migliori definizioni dell'intelligenza è proprio "flessibilità": cioè la capacità di trovare le soluzioni giuste non marciando diritti per la propria strada, ma cercando altri percorsi più fruttuosi.
~ Piero Angela
Tutti gli ultimi General Summit hanno messo in luce, con le numerose assenze, che il metodo attuale per fissare i meeting non funziona. Ad esempio, qualche mese fa, in HQ, si parlava dell’Indonesia, che da un lato è poco attiva in tutti i campi dell’Alleanza, dall’altro ha un fuso orario che rende davvero molto difficile ai suoi abitanti di partecipare alle riunioni, usualmente fissate alle ore 12 di eRepublik.
Per risolvere questo problema di assenza di “coincidenze” tra gli orari e la disponibilità di tutti, si possono utilizzare degli strumenti di event scheduling, uno su tutti, per semplicità d’uso, intuitività dell’interfaccia e celerità, doodle. Esso è una sorta di sondaggio in cui i partecipanti, indicando il proprio nick, hanno facoltà di scegliere da una rosa di possibilità e di fasce orarie la loro preferita.
In questo modo, dopo aver fatto compilare a tutti i presidenti il doodle, si avrà un’idea precisa degli orari (nei General Summit che, per Statuto, debbono aver luogo il 24 di ogni mese) e dei giorni (nei meeting, la cui data e fascia oraria possono essere flessibili, salvo urgenze) in cui i partecipanti sono disponibili, potendo venire incontro alle esigenze di tutti. Ovviamente, non sempre è possibile trovare un compromesso che accontenti tutti e, in questo caso, basterà introdurre un’equa rotazione; se questo non sarà del tutto determinante per risolvere il problema dell’assenteismo, quanto meno è un modo per incentivare la partecipazione, dimostrando che l’Alleanza è vicina alle esigenze di tutti.
Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.

Copertura mediatica

Quattro giornali ostili sono da temere più di mille baionette.
~ Napoleone
Un fattore troppo sottovalutato, sia dai Governi sia dalle Alleanze è l’informazione. Se è vero che Aurora non è solo una voce nella sezione “Alleanze” di un menù a tendina, e non è solo un damagehood, il metodo più agevole, da affiancare al vero e proprio supporto, quello militare, e agire su uno dei quattro principali moduli di eRepublik, quello giornalistico. Il mio modello di Responsabile delle Pubbliche Relazioni di un’Alleanza è Walachian, che allora lavorava per EDEN, pubblicando quasi un articolo ogni due giorni, proponendo sempre contenuti validi.
Pubblicando spesso articoli, difatti, non solo si è presenti nelle Top News, dando un segnale forte dell’attività dell’alleanza, ma si può anche agire per sia informare i cittadini sia fare spirito di gruppo, patrocinando iniziative che aumentano la conoscenza reciproca. Per funzionare al meglio, le pubblicazioni debbono essere, salvo, ovviamente, urgente, pianificate e organizzate in rubriche, di modo da dare un appuntamento fisso, e instaurare una routine. Ecco qualche idea per le rubriche:
A coffee with the HQ: mensile, a seguito delle elezioni dell’HQ, interviste alle persone ai vertici dell’alleanza per farle conoscere dalla popolazione;
News, news, news: settimanale, resoconto degli accadimenti degli ultimi sette giorni, che riguardano l’eMondo e in particolare i paesi di Aurora;
Our Military Units: settimanale, viaggio tra le principali Unità Militari dell’Alleanza, per saperne di più dei soldati al fianco dei quali si combatte;
Travelling around Aurora: settimanale, viaggio attraverso la storia, della community e real life e l’arte dei paesi membri di Aurora, come occasione di scambio e mutuo arricchimento culturale, alla scoperta delle somiglianze che ci uniscono e delle divergenze che rendono unici i nostri rispettivi paesi.
Anche alle luce di una recente implementazione, si può pensare a una turnazione, di modo che tutti i paesi di Aurora ospitino, almeno una volta, un articolo dell’Alleanza, oltre a instaurare una rete di traduttori, per abbattere il gap e le barriere imposte dalle differenze di lingua.

Efficienza

L'esperienza dimostra che, se si prevede da lontano il disegno che si desidera intraprendere, si può agire con rapidità una volta venuto il momento di eseguirlo.
~ Richelieu
Sicuramente, molti paesi di Aurora non possono nemmeno lontanamente competere con la potenza da fuoco dei loro nemici.
Se è vero che eRepublik si è orientato sempre più verso il pay2win, tagliando al minimo la strategia, la community si è adagiata su questa considerazione, tagliando al minimo anche la tattica. Invece, con qualche accorgimento, è possibile sopperire alla carenza di danno con una migliore organizzaione. La logica dietro i provvedimenti da prendere è quella della razionalizzazione, ovvero della gestione oculata delle risorse, dell’innovazione, come continua e inesausta ricerca di vie alternative e migliori e della coordinazione, come massimizzazione dell’efficacia delle forze in gioco.

Vincolo dei MPP

Chi spende più di quello che ha, torce la corda che l'impiccherà.
~ Proverbio italiano
L’art. 10 dello Statuto obbliga tutti i paesi membri ad avere MPP con tutti i paesi dell’Alleanza. A mio parere, questo è un vincolo sciocco.
Riconosco ai MPP una funzione “identificativa”, una sorta di mezzo per rendere visibile i legami del gruppo. Tuttavia, i MPP costano, in totale 20’000 currencies, un costo spropositato per soddisfare solo una tale finalità.
I MPP hanno senso se contratti con paesi impegnati spesso in battaglie, di modo che i 20’000 currencies vengano ammortizzati coi vantaggi di avere sempre un D.O. e dell’avere un reciproco apporto e contributo militare.
Invece, firmare MPP con paesi piccoli e poco belligeranti è nocivo, in quanto si buttano al vento 20’000 currencies (che potrebbero essere utilizzati per acquistare supplies con cui equipaggiare i soldati e aiutarsi a vicenda), mentre, quando le battaglie sono saltuarie è più economico far spostare i soldati, con biglietti o con rimborsi in valuta, anche tenendo conto del fatto che per accedere al campo di battaglia a favore di un paese è sufficiente risiedere in un altro paese ad esso alleato. L’unico problema sono i D.O., un problema ridimensionato dall’esistenza di Unità Militari con lo status Elite, e che verrebbe ridimensionato ulteriormente con la creazione di un’UM propria dell’Alleanza.
Per questo motivo, a mio parere, il vincolo espresso dall’articolo sopracitato va abrogato, e sostituito da un imperativo più ampio ed efficace: ogni paese deve impegnarsi per aiutare gli altri.
I MPP sono insostenibili per i piccoli paesi, e non assicurano mutuo aiuto.

Unità Militare
Sicuramente, uno dei problemi che più balza all’occhio e più mette i bastoni nelle ruote a chi cerca di coordinare dei soldati è la mancanza di disciplina di alcuni di questi. La questione si complica ancora di più quando ad essere coordinati sono soldati di diverse nazionalità, che parlano lingue diverse, sono ospitati da diverse piattaforme, si connettono a orari diversi.
Quindi, se, in generale, è difficile far convergere le forze di cui si dispone su unico obiettivo, poiché esse sono disperse e diluite, attratte dai D.O. e dai C.O., pensate a quanto può essere difficile gestire una battaglia, e avendo bisogno dell’aiuto degli alleati, peregrinar mendichi di danno tra canali di chat e PM, e scandagliare gli “online” dei diversi paesi, alla disperata ricerca di influence.
Entrambi i problemi sono risolvibili, o quantomeno arginabili, con l’istituzione di un’Unità Militare che accolga alcuni dei soldati di tutte i paesi, da far guidare al Supreme Commander, di modo che i D.O. siano sempre in linea con le PRIO dell’Alleanza. In più, se si fa ospitare l’UM da un grande paese, come il Cile, con molti MPP, si crea un corpo mobile, composto da player attivi, in grado di ribaltare le sorti di una battaglia, e che può operare praticamente ovunque.
Inoltre, l’esistenza, nelle UM, di un “portafoglio”, uno “stock” monetario, offre un’ulteriore possibilità, ovvero creare un fondo comunitario, a cui attingere per il setting di C.O., ove e quando necessario, a cui tutte le nazioni contribuiscono in modo congruo alle loro possibilità e del quale beneficiano in quantità di base proporzionale o, in deroga, previa consultazione dei cp, maggiore/minore al proprio contributo. Così da un lato si introduce un principio di solidarietà, dall’altro si rende più veloce e vicino alle contingenze il processo.
Per la gestione dei reggimenti, si può proseguire o dividendo i soldati per nazionalità, nominando capitano i rispettivi MC (garantendo una certa autonomia ai paesi) oppure dividendo i soldati per disponibilità oraria (di modo da garantire l’aggiornamento costante dei D.O., rafforzare la coesione e realizzare un’imponente opera di razionalizzazione dell’influence e delle forze a nostra disposizione).
Rinviandovi a un futuro articolo, in cui approfondirò la questione, concludo citando un precedente: l’EDEN Military Corps.
Con una Unità Militare di Aurora si crea una task force di soldati, garantendo copertura e prontezza in tutte le battaglie.

Sapere è potere

Se non conosci te stesso, né conosci il tuo nemico, sii certo che ogni battaglia sarà per te fonte di pericolo gravissimo.
~ Sun Zi
Si può pensare a un fronte che combatte contro un altro come sinolo di due elementi: chi effettivamente combatte e chi coordina i combattenti. Troppo spesso, i due agiscono come al buio, misconoscendosi l’un l’altro. I primi, spesso, buttano danno inutilmente, ignorando che, magari, nello stesso istante, o nel giro di pochi minuti, si combatta una battaglia importante. I secondi, invece, hanno difficoltà a contattarli, riscuotendo scarso successo e partecipazione persino quando si elargiscono supplies e, in più, non possono avere un’idea chiara delle forze di cui dispongono.
Palesemente, è un problema di informazione. Fino a qualche anno fa, qui in eItalia, la necessità di reciproco contatto tra combattenti e coordinatori era risolta con l’utilizzo di canali di chat, ospitati su Rizon. Grossomodo, i secondi potevano avere una lista sommaria dei presenti, e i primi potevano essere agevolmente “svegliati” con masshiglight et similia. Tuttavia, questo sistema sembra non funzionare più, poiché sono in molti coloro che accedono a eRepublik da dispositivi mobili, che non interpretano correttamente il protocollo IRC, e che verrebbero tagliati fuori. In più, è impensabile estendere questo metodo a organismi più grandi, come, per l’appunto, un’alleanza: superato un certo limite di utenti, un canale si trasforma solo in una grande caciara.
La situazione si potrebbe risolvere con la programmazione e l’installazione di uno script. Uno script che non interferisca con alcuna delle funzionalità del gioco e, di conseguenza, non sia perseguibile in alcun modo. Esso raccoglierebbe alcuneinformazioni dal browser dei combattenti, restituendo in un pannello di controllo, a cui ha accesso l’HQ dell’Alleanza, informazioni su quanti soldati sono connessi, sui food fight e sulla influence disponibile, catalogate per divisioni. In più, l’HQ dell’Alleanza, tramite quello stesso pannello di controllo, avrebbe la possibilità di inviare “ping” sonori e finestre di pop-up, per allertare i combattenti online di pazientare o attaccare e, in più, segnalare ordini o indicare le procedure per ricevere equipment.
Questo, di per certo, potrebbe sicuramente generare polemiche, e far gridare al “Grande Fratello”, ma, chiaramente, l’installazione sarebbe sempre volontaria, e il tool verrebbe realizzato cercando un equilibrio tra diritto alla privacy enecessità di informazioni.
Relizzare uno strumento che permetta e agevoli la coordinazione e l’informazione dei soldati

Coesione

Wearing the same shirts doesn't make a team.
~ Steve Buchholz
Tra le altre cose, in Aurora manca nel modo più assoluto un sentimento di amicizia che abbracci i suoi cittadini. Un’alleanza disunita è un accozzaglia di nazioni scarsamente motivate ad aiutarsi a vicenda, pronta a esplodere in recriminazioni e diffidenze. In più, è un’occasione persa, poiché si spreca la possibilità di allacciare rapporti di amicizia, che, in fin dei conti, trascendano l’alleanza stessa e che migliorino l’esperienza di gioco di tutti.
Per rafforzare la coesione, che già poggia le sue radici nella consapevolezza di combattere per lo stesso obiettivo, a livello centrale, si deve operare favorendo la mutua conoscenza, fornendo strumenti per l’integrazione, far conoscere le somiglianze e avvalorare le diversità tra le community

Divertimento

Populus duas tantum res anxius optat / panem et circenses
~ Giovenale
Non combattiamo né 24 ore al giorno né sette giorni a settimana. Come chiunque avrà avuto modo di constatare, vi sono momenti di quiete e di noia. Per questo motivo, c’è tutto il tempo e ci sono tutte le ragioni per non fermarsi e arrendersi alle meccaniche del gioco, ma valicarle, e organizzare qualcos’altro; ad esempio:
Oltre l’avatar, gioco inventato da Nemek (per conto di Movimento!); i partecipanti inviano all’organizzatore le loro foto, esse vengono pubblicate in un articolo e i concorrenti devono indovinare chi esse raffigurano. Più banalmente, oppure, si possono organizzare concorsi come “Mr” e “Miss Aurora. In linea di principio, sono sempre stato contro questo genere di cose, ma non posso non constatare che hanno sempre avuto un enorme successo, e sono sempre riuscite ad avvicinare le persone e instaurare legami d’amicizia;
Giochi esterni: non sono sicuramente rari i casi di “migrazioni” di community da un gioco all’altro; ad esempio, i due primi “boom” demografici in eItalia si verificarono a seguito dell’ingresso di una gilda da WoW e di un gruppo proveniente da Hattrick. Si potrebbero organizzare, a cadenza regolare, tornei di Haxball (o altri minigiochi simili), già conosciuto tra le nostre community e di Trivia (detengo uno script che ci permetterebbe di creare facilmente un database con domande inerenti a eRepublik, coniugando il didattico col ludico), per divertirci un po’, assieme.

Giornalismo

Una civiltà dove non c'è una continua controversia sulle questioni importanti è sulla strada del totalitarismo e della morte.
~ Robert Maynard Hutchins
Una buona parte delle interazioni e, quindi, della “vita sociale” della community di eRepublik si svolge nel modulo giornalistico, tramite articoli e commenti. Se alcune nazioni e alcune UM straniere sono molte coinvolte nel dibattito internazionale, per altre community, come quella eitaliana, la partecipazione è limitata a singoliesuli”, mentre i più rivolgono la loro attenzione unicamente al loro orticello. Questo comporta, ovviamente, disunità all’interno delle alleanze.
Posto che è necessario un interesse che parta attivamente dai singoli cittadini, per attenuare questa piaga, possono essere messo in campo, a livello centrale, alcune iniziative:
MMM Project: non sarebbe la prima volta che un’alleanza attua un tale progetto; in questo modo, non solo si distribuiscono gold nelle tasche dei cittadini, ma, poiché è fondato sull’aiuto reciproco, distende i rapporti tra i privati e, infine, innegabilmente, anche se in maniera esigua, accresce l’attenzione per i giornali esteri;
Rassegna stampa (idea mutuata da Aelagorn: tramite il giornale dell’Alleanza, o tramite il giornale privato del suo Responsabile delle Pubbliche Relazioni (per affrancare la prima da qualsivoglia polemica), a cadenza settimanale, si pubblica una lista, corredata da link e di un breve sunto, in inglese, degli articoli più interessanti pubblicati da membri di Aurora, diffondendo informazioni utili e gratificando gli scrittori, dando ampio respiro e visibilità alle loro opere;
Premi giornalistici:a cadenza mensile, si possono organizzare dei concorsi, mettendo in premio un palio, simbolico o cospicuo che sia, assegnato in parte da una giuria “scelta” (ad esempio i Ministri dell’Informazione degli stati membri e il Responsabile PR) in parte dal plebiscito popolare, in cui possono competere cittadini dei paesi membri dell’Alleanza, partecipando divisi in categorie (articoli di analisi, guide e articoli a finalità ludica), incentivando così la pubblicazione di contenuti di qualità.

Tornei

La moneta dell'onore è sempre inesauribile e fruttifera nelle mani del saggio distributore.
~ Cesare Beccaria
Chiunque abbia buttato un occhio alle classifiche dei tornei organizzati dagli amministratori non può non essersi accorto di quanto le competizioni accrescano il volume di influence e di combattimenti effettuati dai soldati; ma se spesso esso viene disperso in battaglie inutili, al solo scopo di vincere i premi messi in palio ed essi sono saltuari, l’Alleanza può organizzare qualcosa di simile, sia per incentivare a combattere, sia a fini “didattici”.
Organizzare tornei vuol dire incentivare il combattimeno, stimolare la sana competizione e ringraziare i nostri soldati.

Scambi culturali

L’autorità suprema è un impiego di Dio ai principi, come le forze e i talenti sono un deposito dato da Dio ai privati, ed essi devono onorarlo.
~ von Haller
Ogni community ha le sue eccellenze. Vuoi per la maturazione dell’esperienza, vuoi per un’inclinazione pregressa, in ogni nazione vi sono player che sanno far funzionare al meglio gli ambiti in cui sono specializzati. Non solo: col loro solo operato formano una classe di nuovi player che, assistendogli, imparano i “trucchi del mestiere”, e così le skill aumentano in modo esponenziale, diffondendosi sempre più. In breve tempo, abbiamo, quindi, aree sature, e una classe dirigente altamente specializzata in un campo, probabilmente carente in un altro.
Pensate ora ad un paese e alle sue competenze come ad un ponte: ogni competenza è una tavola, ben fissata alle funi, in grado di sostenere agevolmente il peso delle vicissitudini, ogni mancanza è una trave rotta o pericolante. Pensate ora di incastrare due ponti come fossero due pettini, di modo che i denti di uno riempano le intercapedini dell’altro: così, da due strutture fatiscienti, otteniamo un ponte a due corsie, ben rafforzato.
Fuori metafora, si tratta di condividere le competenze. Se una community ha molti buoni ministri della Difesa, e invece ha penuria di diplomatici, sicuramente avrà benefici da mettere in comunione i suoi player con una community col problema opposto. Quindi, non solo i player stranieri coprono le mancanze, ma istruiscono anche i “nativi.
Per favorire questo scambio, si può istituire un sistema di curriculum vitae e di reviewcertificato: una lista in cui ogni ogni presidente ha facoltà di accludere player con cui ha lavorato, indicandone le skill e corredando il tutto con una breve referenza.
In quest modo, avremo una cartina tornasole delle eccellenza della nostra Alleanza, che chi ha bisogno di funzionari può consultare agevolmente. Così, non solo si colmano eventuali carenze di personale, ma si offre a tutti la possibilità di integrarsi in nuove community e fare nuove conoscenze e nuove amicizie.
La logica degli “scambi culturali” può essere estesa anche oltre questo, incentivando con iniziative e premi chi decide di cambiare, anche temporaneamente, la propria cittadinanza e residenza, all’interno dell’Alleanza per fare nuove esperienze.
Ogni paese condivide i suoi player migliori, massimizzando l’efficacia delle proprie competenze, fornendo nuovi stimoli e gratificazioni e incentivando l’integrazione.


Namasté. Sono Winston. Ho 18 anni, vivo nel Sud Italia e frequento il Liceo Scientifico; gioco a eRepublik ormai da oltre quattro anni.
Nel corso di questi anni ho lavorato svariate volte nel Ministero dell’Informazione, ho svolto più volte il mandato da congressista e sono stato per un po’ viceResponsabile dell’ENPS. Il mio partito storico è stato Movimento!, attualmente faccio parte de La Giovane eItalia, e sono membro dell'Elite eItaliana. So di non aver fatto molto di importante: vorrei rimediare.

Grazie per il tuo tempo e buona giornata.
Winston