[LEGA DEGLI STRAORDINARI GENTLEMAN] Manifesto

Day 2,049, 05:45 Published in Italy Croatia by Squatriota

Piccolo avviso: cerco un grafico competente che mi relizzi (ovviamente dietro compenso) banner e la grafica per il mio giornale, ché farlo da me è parecchio antipigro. Piemmatemi se siete interessati.
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When bad men combine, the good must associate; else they will fall one by one, an unpitied sacrifice in a contemptible struggle.
~ Edmund Burke, Thoughts on the Cause of Present Discontents

Da quando ho ripreso a giocare, varie idee mi sono passate per la testa: alcune ancora taciute, altre esposte in articoli, altre proposte in Congresso (vedi Giornale in CrowdSourcing, Istituzione del Ente per il Divertimento e dell’Ente al BabyBoom); nel portarle avanti, o meglio nel non poterle portare avanti come mi sarebbe piaciuto ho avuto modo di giungere alle stesse considerazioni che Platone esprime nella Lettera VII (no, non è un articolo per chiedere foto di cp, che in questo caso non indica il presidente di una nazione).
Senza amici e compagni fidati era impossibile agire.
~ Platone, Lettera VII

In un panorama politico così frammentato e così saturo, però, fondare un partito non può essere una soluzione (a meno che, come ho proposto più volte, tutti i partiti attuali decidano autonomamente e finalmente di sciogliersi e staccarsi la spina, non prolungando oltre la loro agonia, come altissimi alberi deformi che, se non vengono tagliati, uccideranno tutto il sottobosco, impedendo sia foraggiato di luce e spazio per emergere). Ho deciso quindi di aprire la Lega degli straordinari gentleman, una loggia a cui chiunque può aderire, firmando un manifesto di intenti comuni e impegnandosi a portarli avanti, ognuno secondo le proprie capacità e possibilità (chi come comunque cittadino, chi come CM chi come cp, ove “cp” non ha più l’accezione datagli da 4chan, ad esempio), senza badare a partiti o altre vecchie istituzioni.


“Tu devi” si chiama il grande drago. Ma lo spirito del leone dice “io voglio”.
“Tu devi” gli sbarra il cammino, un rettile dalle squame scintillanti come l’oro, e su ogni squama splende a lettere d’oro “tu devi!”.
Valori millenari rilucono su queste squame e cosí parla il piú possente dei draghi: “tutti i valori delle cose – risplendono su di me”.
“Tutti i valori sono già stati creati, e io sono – ogni valore creato. In verità non ha da essere piú alcun “io voglio!””. Cosí parla il drago.
Fratelli, perché il leone è necessario allo spirito? Perché non basta la bestia da soma, che a tutto rinuncia ed è piena di venerazione?
Creare valori nuovi – di ciò il leone non è ancora capace: ma crearsi la libertà per una nuova creazione – di questo è capace la potenza del leone.
Crearsi la libertà e un no sacro anche verso il dovere: per questo, fratelli, è necessario il leone.
Prendersi il diritto per valori nuovi – questo è il piú terribile atto di prendere, per uno spirito paziente e venerante. In verità è un depredare per lui e il compito di una bestia da preda.
Un tempo egli amava come la cosa piú sacra il “tu devi”: ora è costretto a trovare illusione e arbitrio anche nelle cose piú sacre, per predar via libertà dal suo amore: per questa rapina occorre il leone.
Ma ditemi, fratelli, che cosa sa fare il fanciullo, che neppure il leone era in grado di fare? Perché il leone rapace deve anche diventare un fanciullo?
Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sí.
Sí, per il giuoco della creazione, fratelli, occorre un sacro dire di sí: ora lo spirito vuole la sua volontà, il perduto per il mondo conquista per sé il suo mondo.

~ Nietzsche, Così parlò Zarathustra
Troppi parassiti vampirizzano come morbi le energie, ormai quercie soffocate e inaridite da avide edere sanguisughe, asfissiando lentamente come polipi sui turbinati; l’atto annichilisce la potenza emanando effluvi di compiacenza e soddisfazione; come Gulliver si sta, giganti distesi e paralizzati da miriadi di insignificanti e meschini lillipuziani con le loro corde come tentacoli di un kraken sulla preda; non resta che una ribellione titanica, che con un singolo poderoso ruggito scacci e turbini via i nani, indegni anche dell’ira, che attanagliano, ovvero patetiche nostalgie e futili attaccamenti, conquistando senza vessilli una realtà in potenza, da plasmare con le armi dell’immaginazione e della fantasia.
Io non scelgo, io invento.
~ Uochi Toki, Macchina da Guerra


La Loggia si propone d’esser un manipolo di player che decidono di portare avanti idee (non ideali) comuni insieme, aiutandosi l’un l’altro; ovviamente, non ci sarà un clima di vigliacca bambagia, in cui pascolare e pascere accondiscendenti un gregge belante: per essere più costruttivo possibile, fungerà da Monte Taigete per le idee, allevate poi come a Sparta, con estrema tensione, senza rinunciare al ritenerle perfettibili per timore di allontanarne o offenderne il padre, che deve abbandonarle e non esserne geloso.


Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
~ Matteo, 10, 34 - 38
Il rito iniziatico a cui deve sottoporsi chi vuole entrare nella Loggia è veder liberata l’energia che lega le molecole del tuo cellulare, degli ombrelloni, delle sdraio, degli asciugamani, dei tuoi cari nei loculi del cimitero. Solo dopo questo rito catartico, potrai entrare nella Loggia.
È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa
~ Tyler Durden, Fight Club

SQUIRE MAKE SQUARE!
Questa la tagline della Loggia, ovvero una traduzione maccheronica di “i quadrati fanno quadrato”, che non ha molto senso se nel vostro immaginario non è contemplato il fatto che “squire”, in inglese, oltre ad omofono di “square”, significa “gentiluomo”; giusto affinché non mi tormentino invidiose e gelose, le altre opzioni erano MSI: Movimento Situazionista Italiano (ah, se solo sapessi cos’è il Situazionismo!) e Zitto e inventa.

Manifesto

- Noi celebriamo la Guerra come sacra dea, giudice degli uomini e dei popoli e motore del mondo, nella Vittoria il nostro unico fine, nonché dovere, da perseguire con qualsiasi mezzo, e ogni sforzo dev’esser asservito in tal direzione;
- I gentleman diffidano e delegittimano gli admin al determinare la loro morale e i loro valori, definita con la riflessione, in libertà;
- Noi rifiutamo le opinioni e il rimanervi abbarbicati con la scusa della libertà di pensiero e del pluralismo; noi si parla per deduzioni e intuizioni a partire da fatti, che è doveroso porre al vaglio della critica, propria ed altrui, senza vigliaccheria o supponenza;
- Noi non abbocchiamo agli orpelli del riconoscimento e della gloria, e siamo disposti ad agire nell’ignoto o nell’ignominia, forgiando utensili e idee che non si è gelosi utilizzano altri;
- I gentleman sputano in faccia al vecchio e, per progredire, voltano le spalle a debiti e crediti, senza sensi di colpa o nostalgie;
- Noi celebriamo la matita e l’immaginazione, che parte dalla verità effettuale e non da beceri e defunti ideali, come salvezza della Patria;
- Scegliere il conservatorismo è scegliere di bere la cicuta;
- I gentleman, pur sottoscrivendo il presente Manifesto, conservano la propria individualità; “Lega degli straordinari gentleman” è un nome collettivo che designa i firmatari, non un’entità di per sé sussistente a cui rivolgersi in supplica come oracoli per sapere come agire;
- Noi ci s’impone di sfondare e squarciare ogni barriera o Colonna d’Ercole che si frappone come un’imene tra un rassicurante utero ecumenico e l’ignoto, per poter finalmente respirare;
- I gentleman rifuggono come peste le trame e i giochetti che finora hanno caratterizzato la politica; seppur non ci pensano due volte ad infrangere codici o complottare o bramare all’oscuro per la Vittoria, ardisco non ordisco;
- Il BabyBoom non serve a niente se mancano iniziative volte al divertimento;
- La Lega degli straordinari gentleman infonde le sue energie migliori alla distruzione degli scheletri rettili delle civiltà stratificatosi, e a prendere a calci le rovine del proprio personale cimitero, per poter finalmente essere solo il fluire il divenire delle interne contraddizioni ed avere di fronte lussureggianti terre vergini, su cui poter operare al meglio con le competenze e la riflessione piuttosto che con gli ideali.

Unisciti a noi e SCHIACCIA IL BACUCCO!

A breve verrà pubblicato il programma di governo della Lega degli straordinari gentleman, che potrà essere utilizzato, integrato, estrapolato per farne il proprio programma dai candidati cp.