Lega degli straordinari gentleman contro la correlazione

Day 2,051, 14:15 Published in Italy Croatia by Squatriota


Io sto con Bellarmino.

Visti gli ultimi avvenimenti (qui, quo e qua), la Loggia si sente in dovere di fare una precisazione e dissociarsi da questi bollenti spiriti che muovono in una pericolosa e inammissibile direzione anti-scientifica.
La Lega degli straordinari gentleman scaglia sassi contro il binomio correlazione-causazione.


A quanto pare, nostro malgrado, si necessita rimarcare come Montaigne smontò il sillogismo:
Il salame fa bere.
Bere disseta.
Il salame disseta.



Già Aristotele (si ringraziano le precisazioni di Vajura, studente di Filosofia all'Università - diamogli anche un altro essere così BlackStorm è ancora più confuso) ci metteva in guardia dai pericoli dell'induzione , e del passaggio dal particolare all'universale, preferendogli il passaggio inverso, quello della deduzione (già adoperato da Socrate e il suo amichetto Platone); secoli e secoli dopo, Bertrand Russel ci narrò questa simpatica storiella:
Fin dal primo giorno questo tacchino osservò che, nell'allevamento dove era stato portato, gli veniva dato il cibo alle 9 del mattino. E da buon induttivista non fu precipitoso nel trarre conclusioni dalle sue osservazioni e ne eseguì altre in una vasta gamma di circostanze: di mercoledì e di giovedì, nei giorni caldi e nei giorni freddi, sia che piovesse sia che splendesse il sole. Così arricchiva ogni giorno il suo elenco di una proposizione osservativa in condizioni più disparate. Finché la sua coscienza induttivista non fu soddisfatta ed elaborò un'inferenza induttiva come questa: "Mi danno il cibo alle 9 del mattino". Purtroppo, però, questa concezione si rivelò incontestabilmente falsa alla vigilia di Natale, quando, invece di venir nutrito, fu sgozzato.


La Lega degli straordinari gentleman vi congeda, dandovi appuntamento ai prossimi giorni, reindirizzandovi al Manifesto redatto dalla stessa e linkandovi un video di Carmelo Bene sull'identità.

Ed io non voglio più essere io!
Non più l'esteta gelido, il sofista,
ma vivere nel tuo borgo natio
ma vivere alla piccola conquista
mercanteggiando placido, in oblio
come tuo padre, come il farmacista...
Ed io non voglio più essere io!

~ Guido Gozzano, Signorina Felicita
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