[Agente ADM] Ep.6: Rivelazione

Day 3,436, 07:24 Published in Italy Slovenia by AdrianoDeMeis



Agente ADM | St. 1


Ep.6: Rivelazione



All’alba del nuovo giorno, mentre la natura si risveglia e alle tenebre si sostituisce la luce, ADM e K ancora discutevano sulla spiaggia.

La discussione era stata intensa e più di una certezza era venuta meno per l’agente.
Il tutto era iniziato la sera prima, quando ADM chiese a K aiuto per compiere la sua missione.


“La mia lealtà verso lo stato è indiscussa, anche se ha perso il mio rispetto da molto tempo” esordì il pescatore all’ombra delle stelle.

“Perché K? Al servizio ancora si ricordano di te come un esempio per tutte le reclute, la stima che aveva di te JW non può essere descritta” gli aveva rimandato ADM.

Il vecchio rise per l’ennesima volta, anche se l’agente percepì una certa amarezza, come se quello fosse un modo, assai strano, per cacciare via cupi pensieri.

“Vedi ragazzo, ti sei mai chiesto qual è la cosa più importante nella vita?” gli chiese inaspettatamente.

“La nazione, lo stato penso” gli rispose sorpreso.

“Ah, questo lo credevo pure io” fece K scuotendo il capo.

“E qual è allora?”replicò ADM un pò indispettito.

K si adagiò sulla sabbia, incrociando le mani dietro la testa e rimanendo in silenzio. ADM si stava quasi spazientendo quando all’improvviso il vecchio cominciò a parlare con voce roca.

“Nella mia ultima missione, al comando di una squadra, penetrai nel covo di un pazzo criminale. Nel suo laboratorio vidi corpi umani sezionati e feti di fake nati morti, accatastati in un angolo. Ricordo ancora la nausea che mi prese a quella vista. “

Lui lo guardava, ma gli occhi di K sembravano persi nel vuoto del cielo notturno.

“Lo scienziato era scappato e i collaboratori che non erano fuggiti con lui giacevano esanimi in vari punti della stanza. Il numero 666 di Hell Street, in un appartamento del centro di Londra. Non trovammo altro quel giorno, eccetto lei”.

“Lei...” ripete ADM, pensieroso.
“Vuoi dire Honey, K?!” gli chiese di colpo.

Ma l’altro sembra non ascoltarlo.

“Stava dentro all’incubatrice, o meglio, si formò all’interno di essa. Da una esplosione di luce venne fuori la mia bambina”.

Ora la sua voce diventava un sussurro

”Io vidi la vita ragazzo, che spettacolo grandioso nel mezzo di quel lugubre posto, qualcosa di incredibile per me, così abituato a vivere e lasciar morire”.

L’agente lo ascoltava preoccupato e rapito allo stesso tempo.

K spalancò gli occhi di colpo, come ritornando in sé “ecco, presi con me la bambina. Gli ordini erano di uccidere ma i miei meriti trascorsi mi permisero di imporre la mia scelta ai superiori”.

ADM sentiva la brezza marina che gli accarezzava i capelli, sollevato dalla fine di quella incredibile storia.

“Lasciai il servizio e sposai la mia segretaria, premiando la sua pazienza e fedeltà” e ora sorrideva con gli occhi, “i momenti più belli della mia vita, qui, sotto il sole con la mia famiglia a pescare”.

Il vecchio lo fissava, e quello sguardo quasi lo faceva sentire a disagio.

“La gloria, il potere, lo stato, che importanza hanno quando hai vicino a te persone che ami e che ti vogliono bene? Credimi ragazzo quando ti dico che la soddisfazione si può raggiungere con strade meno tortuose di quel che si pensa e di quanto sia bello non prendersi sul serio!”.

“A sentirti, mi verrebbe quasi da mollare tutto e mettere su famiglia ai tropici” scherzò ADM.

L’altro rise sguaiatamente” devi prima far fuori questo tuo creatore di fake”.

L’agente gli chiese di getto “mi aiuterai nella ricerca K?”

K si fece subito serio. “Se colui che cerchi è lo stesso di quel laboratorio, sta pur certo che sarà lui a trovarti”.

E indicò l’esecutore legato all’albero poco lontano da lì “quello non sarà certamente l’ultimo”.

Nel frattempo sole sorgeva in quel momento tingendo di rosa il cielo.

Prese all’improvviso le mani dell'agente, come preso da un atroce pensiero, “Fuggi da qui e porta Honey con te, ormai io sono vecchio e non posso proteggerla ancora a lungo, manda al diavolo la missione e chi ti ha abbandonato!”

ADM non sapeva che dire. Con la coda dell’occhio vide Honey con lo sguardo perso nell’infinito del mare, e pensò a quanto gli aveva detto il vecchio.

“Si K, io la salverò” gli disse, sperando di convincerlo a ricredersi.

Il pescatore sorridente si girò verso la figlia facendole cenno di venire.

Qualcosa però non andava; ADM vide una lacrima che scendeva dal viso della ragazza.

E all'improvviso gli occhi di lei illuminarsi di rosso.

Un attimo dopo la pistola era sollevata e il volto sorridente di K spegnersi per sempre.

La guardò stupefatto, fiera e crudele, non più umana.

Forse, in quel momento, lui si chiedeva se fosse ancora lei, la fake che amava.



Nel suo tetro ufficio, il dottore era visibilmente soddisfatto della riuscita dell’esecuzione, tanto che canticchiava giocherellando con il mini mappamondo che teneva sempre sulla scrivania.

Chiamò poi l’assistente e gli disse gioioso “Preparate la tavola e chiamate Scuoiato”. E rise in modo selvaggio, gridando euforico “Avremo un ospite stasera!”






Episodio, come da titolo, denso di rivelazioni e risposte a molte domande che ci eravamo posti negli scorsi episodi e che tuttavia ne fa sorgere altri per via degli avvenimenti ivi narrati.

La professionista rovina il mondo creato dal padre per lei e sembra che il dottore voglia rimediare organizzando una tutta sua. Penso che sia il più lungo mai pubblicato e spero quindi che non vi siate annoiati, ditemi se vi è piaciuto o no lasciando un commento!

E cosa succederà nel prossimo episodio?

ADM tornerà in una nuova puntata.