[Agente ADM] 02 - Da Eliminare a Vista

Day 3,408, 10:47 Published in Italy Slovenia by AdrianoDeMeis

Capitoli precedenti:
00-Licenza di Uccidere
01-Vendetta Privata



Capitolo Secondo

Il sole sorgeva ormai sull’isola splendente, e stormi d’uccelli tropicali di ogni colore e forma partivano dai loro rifugi per avventurarsi nel limpido mar dei caraibi in cerca di banchi ittici con cui saziarsi senza pensiero. Tutto ciò accade da tempo immemore e sembra che niente possa celarsi nelle ombre interne alle foreste. Vicino al centro dell’isola si situa un monticello, all’apparenza innocua, con sulla sua cima un innocuo casolare come tanti se ne vedono in giro e l’unica cosa che stonava in quel idilliaco paesaggio di bananeti era una recinzione che circondava la zona intorno ad esso. Ma le rare persone che osavano avventurarsi fino a quel punto, probabilmente dopo essersi persi, pensavano semplicemente che il proprietario fosse un tipo riservato e amante della solitudine. Il fatto che inquietava questi malcapitati era semmai ciò che si vedeva al di là di quella specie di muraglia.

A coltivare le piante non erano infatti degli allegri egiamaicani come tutti se li immaginano: quelle persone infatti si muovevano lentamente, il loro sguardo fisso e vacuo era perso nel vuoto e nulla sembrava poterli distogliere dal loro compito. Giravano anche strane leggende tra i nativi su quel luogo; infatti da generazioni si tramandavano una singolare leggenda per cui pareva che in quel terreno i loro antenati avrebbero sepolto il malvagio Baron Samedi per far sì che non turbasse più le calde notti dell’isola.

Il fatto che quello straniero si fosse offerto di comperare quel posto aveva fatto la gioia del precedente proprietario, giacché nessuno si sognava di mettere piede lì e per giunta compiere un sacrilegio coltivando banane sopra la bara del signore degli inferi! Sicché quando quello strano tipo gli offrì una forte somma era stato ben contento di scaricargli il barile, ma prenotò subito un viaggio per l’Indonesia. Il fatto era che quel signore, che pure sembrava avere un aria distinta, lo aveva fortemente inquietato per via del suo strano comportamento. Non aveva toccato niente di quello che gli era stato offerto e le dita manco sembravano muoversi sotto quei guanti neri e sottili; per non parlare poi della sua guardia del corpo: un grosso bestione che di sicuro la forza l’aveva tutta ma il cervello non aveva idea di che fosse, imponente e pronto ad obbedire al minimo cenno del padrone. Non voleva certo rivederlo per sentirne le lamentele e così aveva pensato di godersi il gruzzolo dall’altra parte del mondo.

A dir la verità però non sembrava che il dottore fosse così dispiaciuto dell’acquisto, anzi scendendo con l’ascensore interno al capanno sulla collina e dopo aver attraversato il lungo corridoio sotterraneo e aperto la semplice porta in fondo lo si poteva lì nel suo ufficio. Nei rari momenti di quiete, quando non era impegnato nelle sue “ricerche”, gli piaceva rinchiudersi per dedicarsi al suo passatempo preferito. Dietro alla libreria si può infatti accedere in una stanza secondaria dove teneva tutti i suoi animaletti: tarantole, giganteschi millepiedi e molti altri tremendi killer della natura. Ovviamente, manco a dirlo, tutti rigorosamente meccanici, fabbricati tramite uno speciale procedimento che lui, genio immenso, aveva ideato. Proprio a questo pensava in quel momento, “guarda qui, tutti splendidi esemplari che nemmeno un etologo potrebbe riconoscerli da quelli naturali” diceva con dolcezza. Poi, con uno scatto d’ira nevrotico cominciò a sussurrare “loro mi hanno rifiutato, si hanno rifiutato il mio genio” per poi gridare “ma il mio piano sta andando avanti senza intoppi, presto loro si inchineranno davanti a me!”

Mentre chiudeva la stanza segreta però rimuginò tra sé e sé “quell’agente speciale, si, lui è un impiccio. Così piccolo, così insignificante rispetto al mio genio. Eppure anche un grande incendio parte da una minuscola scintilla…”

Si sedette sulla sua poltrona pensieroso. Poi si decise e premette il pulsante rosso davanti a se, esprimendosi con calma “mandi qui il professionista”. Dopo un minuto apparve un uomo alto e slanciato, che si faceva notare soprattutto per lo sguardo furbo e svelto di cui era dotato. Aveva già lavorato in passato per numerose organizzazioni dell’eMondo, ma ormai da parecchio era al servizio del dottore. Un genio lo considerava, un uomo pacato, serio e razionale che da una piccola isola stava sfidando il globo; in passato aveva servito molti altri ma nessuno era come lui. Uccidere su suo ordine era un piacere.

Stava ritto in piedi, aspettando che il dottore parlasse. Quest’ultimo guardava pensieroso le carte davanti a se, quasi si fosse dimenticato di avere una persona nella stessa stanza. Il professionista aspettava calmo, era abituato a questa strana anticamera nella camera, e pensava alla sua ultima missione, un successo pieno. Il governo eItaliano era stato conquistato senza troppa fatica e soprattutto con l’assenza di rimostranze da parte del popolo. Forse anche perché era di loro proprietà la maggior parte di esso, sogghigno.

Il dottore improvvisamente alzò la testa. Disse con voce sicura e calma “sono molto soddisfatto, i piani da lei messi in atto sono sempre andati a buon fine”, sorrise impercettibilmente, “e ho un nuovo incarico da affidarle. Ecco, prenda questo” gli disse facendo segno su un documento di identità presente all’estremità opposta del tavolo. “L’agente eitaliano mandato qui da JW si è ribellato agli ordini del nuovo governo del suo paese. Ci è già sfuggito due volte, i responsabili sopravvissuti non sono poi vissuti a lungo. Lo stani e gli dica addio da parte mia”. Riabbassò la testa sui fogli e il professionista senti di essere stato congedato.

Uscito dalla porta estrasse il foglietto all’interno del documento per leggere le istruzioni: “Da eliminare a vista, dopo avergli estorto quello che sa, nome in codice dell’esecutore: k”.



In quello stesso momento, ADM vedeva sorgere il sole alle sue spalle. Rincuorato da questo si fermò per riprendere fiato, con il fisico distrutto dalla fuga continua a cui era sottoposto. In quel momento sentì un rumore familiare eppure così estraneo agli ultimi avvenimenti. Superò le ultime piante che aveva davanti a sé e vide il mare, con lì vicino una casupola di pescatori del luogo. Decise di rifugiarsi lì per il momento.



ADM tornerà nel prossimo episodio.


Cari lettori, la storia procede e siamo arrivati ad un punto di svolta importante per la narrazione ovvero la presentazione del cattivo.
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Buona serata.