[I GRANDI DEL PASSATO] Giovanni Marinelli

Day 2,482, 09:06 Published in Italy Greece by InnoDC

Di seguito l'intervista a Giovanni Marinelli u.u

Foto di repertorio.
Il Cancelliere (ruolo poi parassitato da superpimpo) Giovanni Ottone von Bisiacco Marinelli all'epoca della grandezza di AetG e dell'impero in Merkelandia



1) Puoi dirci qualcosa di chi sei in RL?

Non vedo cosa ci sia di male. Vediamo, direi di andare con i fatti salienti e/o curiosi. Ho da poco compiuto 25 anni e che sono originario di Ancona, ma ho studiato Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino. Ora vivo a Chicago, dove sono approdato grazie ad una borsa di studio per laurearmi alla magistrale alla University of Illinois. Tuttavia da poco ho ricevuto un'offerta interessante, e per un po' me ne andrò a lavorare per un progetto di ricerca di una multinazionale giapponese, proprio a Tokyo. Proprio in questi giorni sto sudando e sanguinando sull'imparare il giapponese. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma onestamente spero di tornare a Chicago, amo veramente questa città. Circa la mia professione, per ora sono un ricercatore in micro & nanosistemi elettromeccanici (potrei parlare per ore delle meraviglie che ci si inventa in questo bellissimo settore!), con un brevetto e qualche pubblicazione, tutte negli Stati Uniti. Ho un numero di Erdos pari a 5, tifo Juventus e le squadre sportive di Chicago, in particolar modo i Blackhawks di Hockey.

2) Ti ricordi come hai iniziato a giocare ad erep?

Sai che ci ho messo un attimo a ricordarmelo? Ero tipo all'ultimo anno delle superiori ed in quel periodo impazzavano i browser game, e personalmente credo fossi attorno al mio massimo storico di undici browser game che seguivo contemporaneamente. Quello che era il classico nerd/secchione della classe mi consigliò erepublik che aveva scoperto su non so quale forum, lui era invasato in particolare del sistema economico e voleva fare il suo piccolo impero capitalista del male. Si stancò dopo una settimana ed io stesso mi annoiavo, sebbene fosse tutto iniziato da poco e c'era ancora tantissimo da creare, con nessun "vecchio" a cui dare ascolto. Fui inattivo per circa tutto il primo mese ma poi Derek II e Akira mi candidarono a Sindaco di Ancona senza avermelo nemmeno chiesto, e spronato da questa fiducia riposta casualmente diventai parecchio attivo, ed entrai probabilmente nel periodo di gioco "serio", in quanto eRepublik era diventato l'unico browser game a cui mi dedicavo per più di un quarto d'ora giornaliero.

3) Come è cambiato il gioco da quando ti sei iscritto? In positivo o negativo? E quali le principali modifiche apportate? Cosa dovrebbero fare gli admin per renderlo più interessante?

Il gioco è cambiato nella misura che effettivamente stiamo parlando di due giochi diversi. Quando mi sono iscritto il modulo militare neanche esisteva, per gli sviluppatori era un "in più" che è arrivato in maniera acerba dopo qualche mese. Era un gioco di società nel senso stretto del termine. Si faceva politica, l'economia andava, o perlomeno la mia impressione era che avessero più senso di quanto vedo oggi. Certo, non era perfetto nè il modulo politico nè quello economico, ma qua si parla esclusivamente di uno "spara spara generale", il focus è esclusivamente sulla parte militare che è andata a discapito di tutto il resto. Insomma, piattume. Piattume mirato a scucire soldi facili solo perchè i programmatori si sono accorti che alla gente sale la scimmia del mostrarsi superiori ad altri, cosa che in guerra viene più diretta, mentre in economia e politica è una cosa più sottile. E la gente è disposta a pagare per dimostrarsi superiori.

4) Puoi descriverci il funzionamento del sistema politico all'epoca della tua iscrizione, in particolare il ruolo dei Sindaci?

Parlando direttamente dei sindaci, era un ruolo poco sviluppato e che infatti fu tolto dopo la beta, ma essenzialmente loro erano in carica di una "regione", e venivano eletti come si eleggono i congressmen, proposti dal partito. Le loro funzioni erano quelle di creare ospedali nelle regioni e gestire il tassamento locale (non c'erano le tasse a livello nazionale). Magari, andando verso un gioco più "strutturato", si sarebbero occupati di più cose o di più infrastrutture che il solo ospedale.
Circa il sistema politico, non è stato mai come lo avrei voluto (possibilità di scegliere la forma di governo, leggi più dirette in game da creare, costituzioni), ma almeno non è quello di oggi. L'economia non era devota al 100% alla macchina da guerra, così come non c'era "health infinita". Avere ospedali per la popolazione, o case per i singoli cittadini, era fondamentale per garantire la salute giornaliera alla gente per svolgere i propri compiti. Una grande introduzione fu per esempio il "Ministero del Welfare" che si proponeva di fornire cibo e case a chi ne aveva bisogno, con industrie convenzionate con il governo. C'erano stipendi minimi e sindacati per i diritti dei lavoratori, il lavoro era più dinamico e si faceva la corsa a trovare i lavori meglio pagati perchè la moneta faceva veramente la differenza quella volta. A volte un datore di lavoro ti regalava una casa se lavoravi bene. L'esercito era una grossa spesa e non si poteva finanziarlo al 100% senza togliere qualcosa altrove nell'economia del paese. Insomma, tante sfaccettature su cui i partiti potevano attestarsu su posizioni diverse. Vi era effettivo dialogo ed ideologia in campo, con alleanze precarie strette su sfumature ideologiche e differenze di vedute meno gravi di quelle con l'opposizione. Oggi è tutto guidato dalla guerra, e c'è una sola "scelta" politica: quella giusta per la macchina militare. Difficile che ci siano due posizioni diverse, ciascuna con i suoi pro ed i suoi contro.


5) Come hai detto, i cambiamenti nel gioco hanno portato al prevalere del modulo militare. Questo ha portato ad una sempre più aspra contrapposizione tra i "politici" e i "militari", laddove sono sopratutto i secondi a criticare i primi. Credi che la critica sia fondata? Ritieni che sia giusto che siano i "militari" a guidare lo Stato oppure pensi che la politica abbia ancora uno scopo?

Per quanto mi riguarda, la contrapposizione tra stato e militari c'è sin dalla fine della beta, quando avevamo ormai creato l'Esercito Italiano in maniera stabile, ma visto l'aumentare dei giocatori si assisteva ad una progressiva differenziazione tra politici e militari, che mentre in un primo momento erano gli stessi, sono poi diventati per la maggior parte categorie distinte. Storicamente vi sono sempre state accuse di manovre nell'ombra dell'esercito e della sua influenza, se non diretto controllo, della politica dello stato e-italiano. Per qualche vecchietto che magari si ricorderà, cito l'ormai famoso Fight Club. La ormai nota pietra dello scandalo è stata poi l'impeachment di Colinar, lo scisma teocratico ed il naturale culmine della "guerra civile" nella battaglia della Sardegna, dove ormai vi era una chiara frattura tra la classe politica e quella militare, arrivate ai ferri corti ed ormai incompatibili. Quindi, alla luce di tutto questo, direi che la critica sia fondata anche alla luce del suo contesto storico. La vedo come una cosa del tutto naturale. E onestamente, sebbene io mi sia sempre visto come burocrate più che come un militare, ritengo la politica del tutto priva di scopo oggigiorno. La realtà del gioco, come ne ho già parlato in un precedente punto, è che stiamo parlando di un gioco incentrato esclusivamente sulla supremazia militare tra nazioni, ed in tal senso vi è una sola "scelta" politica da fare per non rimanere indietro, ed è quella di potenziare gli eserciti ed "incanalare" l'economia verso una mera stampella di supporto dell'esercito. Riportando un esempio storico, a mio vedere bisogna ridursi ad una politica "prussiana", in quanto il Regno di Prussia è stato sempre definito come non uno stato con un esercito, bensì un esercito con uno stato.

6) Puoi parlarci della tua carriera politica e militare?

Volentieri. Proverò a ricordare qualche fatto saliente, in quanto purtroppo ormai, volenti o nolenti, stiamo parlando di eventi di cinque/sei anni fa e la memoria fa cilecca. Dal punto di vista politico ho iniziato come Sindaco di Ancona per Aquila et Gladius e poi come congressista di lungo corso per quello che sarà tipo un anno, sempre a nome di Aquila et Gladius, nella costituenza dell'Emilia Romagna. Ho sempre rifiutato di partecipare attivamente all'esecutivo, non assumendo mai ministeri ma al massimo vice-ministeri e sopratutto di seconda importanza, e ai lavori congressuali. Mi sono sempre dedicato invece a massimizzare l'efficienza di Aquila et Gladius come Presidente e membro del Gran Consiglio per lungo tempo, assicurandomi non solo che fosse un partito numeroso, ma sorretto da gente valida e di una macchina burocratica onnipresente e perfetta come un orologio svizzero. Tutto ciò nella visione, condivisa da me e dagli altri fondatori del partito, di Stato-Partito-Esercito, dove Aquila et Gladius dovesse essere un partito "totale" ed un tuttuno con le altre due entità, grazie alla sua struttura radicata sul territorio ed oliata fosse uno strumento di forza per lo stato stesso e non un mero agente politico. Per questo, senza falsa modestia, posso rivendicare che non solo abbiamo dominato la scena politica per un lungo periodo anche senza alleati, ma abbiamo dato i "natali" ad alcune delle più grandi personalità della storia e-italiana, in uno dei periodi dove l'Italia aveva un peso internazionale ed un esercito temuto e lodato dai più. Circa la carriera militare, visto il mio impegno politico fui più che altro coinvolto nella riserva, non potendomi spostare. Ho avuto alcuni comandi divisionali (la Alpina Julia su tutte) dove ho condiviso diversi successi con altre grandi personalità. Successivamente, prima di entrare nell'Elite e di diventare inattivo, mi sono unito alla Teocrazia in Korea dove ho militato come Templare per diverso tempo.

7) Visto che citi la Prussia, non la si ricorda esclusivamente per il suo esercito, ma anche per l'efficienza della macchina statale. Credi che la nostra macchina statale sia efficiente? Cosa pensi delle posizioni di chi lamenta troppa burocrazia? Quali interventi legislativi o non potrebbero migliorare il funzionamento del nostro Stato?

Hai del tutto ragione. Confesso di non essere abbastanza attivo da tempo per poter commentare con totale cognizione di causa in merito, ma personalmente non ritengo la corrente macchina statale efficiente. La vedo ridotta a compiere un "compitino", con ministri e ministeri atti alle solite cose e poco più. Di contro concordo anche con chi si lamenta di troppa burocrazia, che per me si riflette nell'abuso di sovrastrutture quali forum e chat per gestire la politica italiana. In tale ottica direi che le ricette sono ben più basilari di interventi legislativi. Il gioco offre quello che offre (poco e male, lo reitero) ma va creata partecipazione. Incentivare i singoli congressisti (quando c'è un congresso, laddove non ci sia banalmente chi ha voglia di lavorare) alla partecipazione attiva mediante delle camere di lavoro su diversi temi, composte da esperti e anche solo congressisti volenterosi di dare il loro contributo ed imparare qualcosa, di carattere del tutto trans-partitico. Basta dividersi stupidamente in fazioni oggigiorno, sforziamoci di produrre una politica migliore tutti quanti insieme perchè come ho detto, ora come ora il gioco permette una sola politica. Facciamo lavorare chi ha voglia di farlo e non solo i ministri. Da lì, prendersi la briga di fare bollettini quasi giornalieri (anche sul nulla) ma coincisi e non metrate di testo ogni tanto che nessuno legge, anche redatti dal congressista che ha tempo da spendere e non dal ministro. A quel punto ci sarà un entusiasmo "ad alto livello" che percolerà naturalmente ai bassi livelli, i cittadini si interesseranno e si sentiranno coinvolti. E a tal proposito, aprire la lettura del forum congressuale anche al pubblico non registrato, tanto che vuoi che ci sia mai di segreto? Se c'è qualcosa lo si discute altrove, ma solo il minimo indispensabile. Giochiamo insieme, e non chiudiamoci in forum e chat che non tutti hanno tempo e voglia di guardare qualcosa di "accessorio" e non incluso nel gioco.

8 ) Come ti appare AetG oggi, rispetto a quando ne facevi parte?

Piccola e poco influente. Non servirebbe aggiungere granchè a questa analisi oggettiva dei fatti ma ritengo educato precisare che non li sento o partecipo al forum da molto tempo. Non so neanche chi c'è e come la pensano guarda. Sono semplicemente uno straniero, io non mi sono interessato più di AetG e AetG non si è più interessata di me, com'è giusto che sia. Ma dal punto di vista strettamente personale, mi rattristo e mi rammarico del vedere dove eravamo e dove è oggi. Non so cosa è andato storto, ma ai miei tempi sembravamo invincibili, e non pensavamo sarebbe finito il nostro tempo. Nec Recisa Recedit.

9) Cosa dovremmo fare per aumentare il nostro peso a livello internazionale? Credi nella possibilità di dare vita ad una MU unica?

Ribadisco come non sia affatto ferrato sulla situazione politica interna ed estera dell'eItalia da qualche anno a questa parte. Circa la MU unica posso dirti che per quanto mi riguarda la ritengo del tutto inutile. Stiamo parlando di una struttura artificiale del gioco, non cambia nulla averne una sola o tante. Quello che serve veramente è uno spirito comunitario ed una vera coordinazione centrale, un comando unico e che tutti ascoltino. A parte la gloria dei singoli e delle MU, non vedo perchè non si debba collaborare civilmente per ridare un paese ai nostri giocatori, del quale possano essere orgogliosi di far parte. Il peso a livello internazionale in questo gioco può tornare solo con i risultati militari. Quando avremo un esercito che va nella stessa direzione senza disperdere gli sforzi, ed un discreto numero di arruolati capaci di fornire danno elevato, allora avremo di nuovo peso. Puoi essere bravo tatticamente e strategicamente quanto ti pare ma alla fine ciò che conta è la mera somma dei danni dei singoli contro quelli del nemico.

10) Se tu fossi il CP oggi, quali sarebbero le 3 priorità che ti proporresti di affrontare?

Anche qua è difficile parlare con la giusta cognizione, non conoscendo effettivamente la situazione e l'aria che tira. In senso generale, cercherei di attuare quelle riforme di trasparenza e partecipazione che auspicavo nella domanda numero sette. Come seconda cosa, cercherei per l'ennesima volta di incentivare l'iscrizione di nuovi giocatori, perchè alla fine sono i numeri che ci mancano. Ma non mi meraviglio nemmeno dallo scarso interesse dell'italiano medio verso questo giochino. Ritengo non vi sia una affinità culturale per il semplice fatto che noi italiani non abbiamo "nemici" culturali o ideologici come possono averli paesi balcanici o mediorientali. Questo essendo un gioco di conflitto che coinvolge paesi reali non suscita nel nostro popolo il giusto interesse, che invece come vedete è vivissimo negli stati balcanici che sono notoriamente bellicosi verso l'un l'altro. Circa la terza misura direi una centralizzazione dello stato. Esercito, industria, politica. Come ho già detto non vi è politica se non quella militare, di sopraffazione del nemico. Non esistono ideologie che possano vincere ammettendo il contrario a mio avviso, viste le meccaniche. Quindi tanto vale costruire uno stato come la Teocrazia si è sempre prefissa di fare: una nazione, una economia, un esercito, un partito. Magari sarà proprio il "gioco di ruolo" a dare quell'interesse e partecipazione che mancano cronicamente nei nostri giocatori.

Grazie mille per l'intervista 😉


E' tutto, alla prossima u.u

Innocenti



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