[I GRANDI DEL PASSATO] Tomas Franceschin

Day 2,428, 04:25 Published in Italy Greece by InnoDC

Proseguiamo il giro di interviste 🙂
Oggi è il turno di Tomas Franceschin

Tomas Franceschin al primo incontro con i suoi stagisti

1) Puoi dirci qualcosa di chi sei in RL?

Certamente. In realtà non aspettatevi granché perché ho una storia abbastanza normale 😛
Classe 1991 (che, essendo l'ultimo palindromo del millennio scorso, fa più figo di "23 anni") abito nello sperduto nord-est dello stivale. Ho molti interessi e mi piace fare moltissime cose, salvo poi stufarmi quando devo appronfondirle oltre un certo grado. Quindi sono di quelli "di tutto un po'".
Anche se fregherà a pochi, a luglio mi laureo e, con viva soddisfazione, posso dire che Kimilla la Beona ha già perso la scommessa che avevamo fatto sul voto finale (se non lo legge fateglielo sapere).


2) Ti ricordi come hai iniziato a giocare ad erep?

Per quanto riguarda come ho iniziato, ti deluderò molto: vuoto totale. Non ricordo come ho scoperto il gioco, chi fosse il mio tutor (o pseudo, mi ricordo che comunque all'epoca c'era qualcuno che mi aveva suggerito i primissimi passi). Volendo posso dirvi che il primo player che mi ricordo di aver conosciuto bene è il Papa Fail, visto che eravamo in Accademia assieme.

3) Sei stato a lungo membro dell'HQ di EI (mi pare, se ho sbagliato persona, fail xD). Quali sono i pregi e i difetti dell'esercito statale?

Sì, sono stato uno degli ufficiali poltronari. Ora ovviamente mi riferirò all'EI di un anno fa (e prima), visto che non conosco la realtà EI posteriore al mio abbandono. Premetto subito che quello che dirò non sarà un paragone con le MU private, visto che in Italia ho sempre militato nell'EI, quindi non conoscevo dall'interno le MU private.
Posso dirti che, secondo me, un punto di forza era l'organizzazione. Per quanto possibile, l'EI ha sempre puntato molto sulla formazione delle reclute e sul cercare, al meglio, di favorire la partecipazione e l'ingresso fra i ranghi degli ufficiali anche ai soldati relativamente nuovi. L'organizzazione era però un'arma a doppio taglio: era ottimamente strutturata, però i giocatori che si occupavano di gestione/formazione/tutoraggio lavoravano sempre sotto organico. Un altro pregio, che ricordo volentieri, era il grande affiatamento che si creava durante i coordinamenti in chat. In questo caso però parlo del "vecchio" EI, di più di due anni fa, quando potevamo alternare periodi di sconfitte a periodi di conquiste territoriali.


4) Sei stato a lungo membro del Pce. Che ricordi hai di quell'esperienza? Quali sono i punti di forza del partito?

Sicuramente l'esperienza è stata positiva e ha lasciato dei ricordi piacevoli. Ricordo che all'epoca ci ero entrato solo perché era il primo partito (cosa che ha molto sconvolto superpimpo quando l'ha scoperto, due anni dopo), più che altro perché reputavo che un partito numeroso potesse essere più organizzato ed influire maggiormente sulle scelte del paese. Poi sicuramente ho apprezzato lo spirito di amicizia e gruppo che si creava con i membri, benché ci fossero diatribe e incomprensioni. Sicuramente sono uno che non si può dire abbia dato chissà che al partito (non ho mai ricoperto al suo interno alcun ruolo né ho realmente contribuito particolarmente agli organi e strutture interni), però posso comunque affermare di essere fiero di averne fatto parte. Sinceramente, e non me ne vogliano gli attuali membri, preferivo anche qui il "vecchio" PCE quando, per intenderci, c'era l'Uomorazzo, Pipboy, il già citato Papa Fail, Glorietta, bic, fiumo88 (e chiedo perdono per chi ho dimenticato, ma sono vecchio), superpimpo no perché è ancora parte attiva u.u( mi risulta). Mi piaceva di più il vecchio PCE non perché i nuovi membri non siano validi, semplicemente era l'atmosfera, il mondo della e-politica italiana dell'epoca che mi piaceva. In questo credo, scherzi a parte, che pesi l'età dei player, poiché mi rendo conto che quella era davvero un'altra realtà. Poi è arrivato il normale ricambio generazionale anche in politica, sono cambiati gli attori e i partiti, e quindi credo sia giusto che anche i "vecchi" si limitino a fare un ruolo di consiglieri/vecchi saggi, poiché appartengono ad un mondo passato (vedasi tutte le evoluzioni del PCE, che da quanto ho capito ha contribuito a costituire il Fronte Popolare ma che, proprio perché sono una vecchia ciabatta - stara kljuka, come direbbe 0rinda - non mi cattura né suscita forme di entusiasmo o partecipazione).

5) Quali sono gli elementi che a tuo giudizio differenziano il vecchio sistema politico (quello a cui appartenevi) da quello attuale?

Tenendo sempre a mente che sono fuori dal contesto politico italiano da più di un anno, a mio modo di vedere la politica si è, ad un certo punto, troppo burocratizzata, spostando il fulcro del dibattito da temi di natura più politica (strategie militari, grandi rivalità e competizioni fra i partiti) a questioni più giuridico-normative. Confesso che, ad un certo punto, avevo persino smesso di seguire il forum del Congresso, visto la pesantezza che ormai contraddistingueva il tenore dei post: un continuo rifarsi a cavilli, regolamenti, testi unici, leggi insulse (non intendo che fossero TUTTE insulse, ma che alcune di quelle partorite fossero indubbiamente degli obbrobri) che, alla fine, non credo abbiano prodotto molti più risultati di quelli che si potevano ottenere semplicemente mettendo dei responsabili competenti e di buon senso nelle posizioni adeguate.
Penso poi che un duro colpo, a livello di interesse del modulo politico, sia stato subito con l'eliminazione delle preferenze alle congressuali. Ricordo che, in generale, tutti i partiti in tempo di congressuali ritrovavano una botta di vita, impegnati a gestire i voti degli elettori e obbligati a tenersi aggiornati in tempo reale per dirottarli verso uno o l'altro candidato, al fine di fare eleggere entrambi.


6) Sei stato CP eitaliano, esattamente 2 anni fa. Che ricordo conservi di quella esperienza?

Di ricordi ne ho diversi, più che altro mi sentirei di dare dei consigli (sebbene magari siano cose già sentite, ma confermo che sono sempre valide). Innanzitutto, il CP fa tutto e niente.
Alcuni dicono che il CP, di fatto, non decida molto, poiché le politiche militari sono portate avanti dall'alleanza di cui si fa parte, riducendo il CP ad un mero esecutore. Altri, invece, sostengono come un CP debba essere sempre presente ed avere in pugno tutta la situazione. Posso dirti che entrambe le cose sono vere: il governo (almeno ai tempi di EDEN), a meno che non disponesse di un rappresentante della propria nazione nell'HQ dell'alleanza, non poteva fare chissà che miracoli; era (ed è), però, suo dovere sfruttare al massimo lo spazio di manovra di cui dispone, cercando di esercitare più pressione possibile all'interno dell'alleanza perché il proprio stato sia considerato al pari degli altri (cosa che, siamo tutti consapevoli, comunque non accadrà mai, visto che inevitabilmente il peso è proporzionato alla potenza militare dello stato). Qualora però un governo si attestasse su posizioni di inerzia in virtù di queste premesse, il proprio paese sarebbe totalmente escluso ed emarginato dalle politiche comuni dell'alleanza.
Pertanto la conclusione di questo pensiero è: il CP deve essere onnipresente come coordinatore e supervisore. Dire onnipresente, però, non è dire invadente: il CP dispone di ministri (che dovrebbe essersi sempre scelto accuratamente) i quali, comunque, dovrebbero svolgere il ruolo principale nel loro ambito; il CP avrebbe solo un ruolo il compito di supervisionare e dare una linea generale per le politiche da adottare.
Non concordo, invece, con chi pensa di poter fare il CP senza utilizzare la chat. Volenti o nolenti (a meno che la situazione non sia cambiata), la chat è comunque un metodo di comunicazione più rapido dei PM e si è imposto in tutto l'e-mondo. Basti pensare che anche gli stati che facevano un uso praticamente nullo della chat non hanno mai pensato a cercare un'alternativa a questo metodo, presentandosi regolarmente ai meeting di alleanza e alle discussioni fra leader stranieri.
Un'altra cosa che mi sento di rigettare sono le poltrone politiche. Sono sempre stato dell'idea che all'interno di un governo ci possano essere persone provenienti da partiti avversari, qualora si ravvisi in esse una vera capacità in un determinato ambito.
Infine, se dovessi elencare qualche politica del mio governo di cui vado fiero, ti citerei senz'altro gli stagisti.
Ricordo che, nel periodo che precedeva il mio mandato, l'idea degli stagisti iniziava a circolare nei partiti. La legge fu elaborata durante il mio mandato (dal Congresso, quindi il merito non va certamente a me), però ciò che facemmo fu quella di fornire un banco di prova, in tempo reale, per testare il progetto. Sostanzialmente il nostro impiego degli stagisti andò di pari passo con l'inter di formazione della legge da parte del Congresso (infatti furono apportate delle correzioni, specialmente sulle quote minime di stagisti, rispetto alla soluzione adottata da me).
Tengo a precisare che l'idea iniziale non era certamente quell'obbrobrio in qui è stata poi trasformata la legge, obbrobrio che ha portato anche alla sfiducia per il governo Castell. L'idea primordiale era quella di permettere ai nuovi cittadini di fare concretamente un'esperienza, con una selezione tramite bando in cui si cercava di distribuire equamente i candidati in base alla provenienza politica (in modo che tutti i partiti potessero avere un trattamento equo nell'accesso agli stage). Purtroppo poi la situazione è degenerata, diventando una patata bollente per i governi, i quali preferivano nominare (anche prima delle elezioni) gli stagisti, in modo da non incorrere in possibili infrazioni o sfiducie.


7) Alla luce di quanto hai detto, ritieni che CM "alla Yamisuke" (molto rigidi, rigorosi nell'applicazioni delle leggi; oltre che flammosi ndr) siano un valore o un disvalore per il Congresso? Secondo te quale linea d'azione dovrebbe seguire il Congresso nella sua attività?

Penso che la risposta, anche se vaga e generica, sia: dipende. Non giudico negativo il fatto che un CM si attenga rigidamente alle regole; ritengo invece più importante l'atteggiamento con quale si accosta alla propria attività. Un CM che dovesse approcciarsi alle leggi (e alla loro interpretazione) con l'intento di "disarmare" l'avversario, strumentalizzandole con fini di lotta politica, penso non sia un buon CM. Per quanto riguarda l'atteggiamento puramente giuridico e istituzionale, invece, penso che se tutti i CM avessero una preparazione "alla Yamisuke" le proposte di legge potrebbero essere più focalizzate e meno divaganti, fermo restando lo spirito di approccio sopra citato.
Per quanto riguarda poi la seriosità stricto sensu, penso che essa possa indurre un po' di noia verso i cittadini non particolarmente amanti delle questioni giuridiche. Tenuto conto che questo è un gioco e non la RL, quindi, penso sia necessario trovare una giusta via di mezzo fra la seriosità (come imitazione del rigore proprio del diritto) e il divertimento del gioco, sintetizzabili in un lavoro da CM eseguito con serietà e finalizzato a migliorare l'esperienza di gioco.


8 ) Una delle tematiche principali attorno a cui ruota il dibattito politico oggi è il modo di utilizzare le nostre "scarse" risorse economiche. Le proposte sono innumerevoli (finanziamenti a fondo perduto per i TG, prestiti, investimenti in EI o ENPS, aumentare il numero di MPP ecc.). Quale ritieni che sia l'uso più profiquo del tesoretto eitaliano?

Vedo che le tematiche principali negli anni sono rimaste sostanzialmente immutate 😛 Proprio per questo, memore dei provvedimenti che sono stati tentati, potrei giungere alla conclusione che, in fine dei conti, se opportunamente ideate e organizzate, tutte queste proposte sono valide. Tutte contengono dei punti deboli ma, allo stesso tempo, abbiamo visto che nessuna di loro può portare ad un sostanziale ed effettivo miglioramento della situazione italiana in campo internazionale. In genere tutte quelle misure economiche trovano riscontro sul lungo periodo, lungo periodo che è molto relativo in questo gioco, dove la maggior parte delle volte ogni nuovo governo assume una linea economica in buona parte indipendente rispetto a quella dei predecessori, annullando di fatto qualsiasi risultato sul lungo periodo. D'altro canto, volendo citare Keynes, "nel lungo periodo saremo tutti morti": più precisamente, mentre aspettiamo il lungo periodo, i giocatori rischiano inevitabilmente di perdere l'interesse e l'entusiasmo, che in un gioco sono evidentemente fondamentali.

9) Puoi parlarci brevemente di EDEN? Quali pensi che sia stata la principale causa della sua caduta? Cosa pensi di Aurora?

EDEN, nell'epoca in cui l'ho conosciuta io, penso fosse già nella sua fase di decadenza. A mio avviso la causa principale di questa decadenza sta nei valori fondanti che tenevano in piedi l'alleanza. Nel momento in cui un'alleanza preferisce cancellare territorialmente un nemico piuttosto che difendere l'integrità di un suo membro, penso appaia chiaro che l'aspetto principale viene spostato dal concetto di fratellanza (termine che, concedetemi, nella maggior parte delle volte è usato solo per riempirsi la bocca, poiché poche sono le personalità, soprattutto negli stati militarmente potenti, che non pesano gli stati in base alla capacità bellica) a quello di debellatio del nemico.
Per quanto riguarda la seconda parte, mi dispiace deluderti ma sono in 2-clic da prima che prendessero corpo le nuove alleanze, quindi sono assolutamente ignorato e disinformato sulla situazione attuale (basti pensare che non so neppure quali siano le alleanze né in che schieramenti si trovi lo stato di cui sono cittadino).


10) Ultima domanda: Secondo te, in generale, cosa potrebbe fare lo Stato eItaliano e la community per migliorarsi e magari avere un maggior ruolo in campo internazionale?

Sempre la solita solfa: aumentare di numero e riuscire a mantenere i nuovi giocatori in vita per almeno un anno. Ormai è evidente anche a chi ha appena iniziato a giocare che in eRepublik la forza militare è tutto. Per quanto ci si sforzi di voler sviluppare diplomazie, alternative economiche e altro, quando bisogna sparare, sul lungo periodo, vincono gli stati con una maggiore potenza militare (tanti soldati con forza e rank sviluppati). Esiste un modo per farlo con efficacia? Non lo so, io sono sempre stato scarso con i babyboom, gli unici due giocatori che sono riuscito a portare nel gioco hanno abbandonato dopo due giorni, essendosi iscritti più per farmi un favore che per reale interesse nei confronti del gioco.

Grazie mille per aver risposto 🙂

E' tutto, alla prossima 😉

Innocenti



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Jack Dalfy

Un ringraziamento speciale ad Andrea1908 per testata e divisore :3