[N(EE)T] Democrazia, cooptazione e take over
Squatriota
Ritrovamento del Salvatore nel Tempio, William Holman Hunt, 1860
Nel tempio, ove si sentiva allocata la vecchia mai stata moglie, senza più figli, senza più voglie di Bocca di rosa, rifugio di chi, oramai, è ben incline a elargire consigli, non potendo più fornire cattivo esempio.
Le righe che seguono sono parte del dibattito circa l'ATO, (spero) avviato da Mlster X, in questo thread, a seguito della pubblicazione di quest'articolo. Premetto che, personalmente, reputo che i take over non vadano condannati a priori, per ragioni che non mi preme enunciare in quest'articolo; difatti, io stesso mi spesi nelle fasi preliminari di un take over eitaliani ai danni del Montenegro e, successivamente, presi controllo di un partito di cui non facevo parte. Tuttavia, quest'articolo non tratta né della "moralità" di questa pratica in se, né delle ennesime paturnie della nostra community. Piuttosto, vorrei fare chiarezza su questo tema e proporre alcune mie idee su come risolverlo. Altre letture recenti sul tema sono un articolo di Dibex e uno di Grinder85.
Il 28 Febbraio 1297, il Consilium Sapientium si riunisce, a Venezia. A presiederlo, il doge Pietro Gadrenigo, aristocratico di antico ed elevato lignaggio. Nella cornice del Palazzo Ducale, mentre il Sultano d’Egitto spazzava via le enclave latine in Terra Santa, le galee genovesi ingaggiavano battaglia con le flotte della Serenessima e la fiorente borghesia degli homini novi, acquisiva sempre maggior potere, i nobili veneziani, dopo vari tentativi falliti, riescono a promulgare un provvedimento per garantirsi stabilità e continuità alle redini della Repubblica di Venezia. Dapprima, i membri del Maggior Consiglio – organo sovrano dello Stato, erano eletti da rappresentanti dell’assemblea popolare, il 29 Settembre di ogni anno. Dopo l’entrata in vigore della legge, tra le altre modifiche, il meccanismo di ingresso nel Maggior Consiglio diventa più complesso – ereditario e cooptativo; sostanzialmente, erano ammessi al Maggior Consiglio solo i membri da più di quattro anni, alcuni dei loro discendenti e altri cittadini, previa nomina del Consiglio stesso e approbatio da parte della Quarantìa. Questo tipo di nomina, dall’alto, è detta cooptazione, la scelta del successore da parte del suo predecessore. Questa forma di successione, adottata largamente dalle proto-democrazie rinascimentali e dai frangenti meno limpidi del papato è, palesemente, non democratica. Difatti, quel 1297 la Serenissima svoltò verso una direzione decisamente più aristocratica, sino alla redazione del Libro d’oro – che limitava l’accesso al Maggior Consiglio ai soli iscritti a tale registro e all’abolizione del Concio, l’assemblea popolare. Quel provvedimento, definito Serrata del Maggior Consiglio tutela lo status quo, assicurando potere a chi già lo deteneva, ostacolando un avvicendamento democratico. Non per niente, gli anni a seguire furono teatro di scontri e violenze da parte di quella porzione di popolo estromessa dal potere politico.
Tuttavia, la nostra community tollera da anni una forma di cooptazione, nell’elezione dei presidenti di partito. L’ATO (Anti Take Over) è una funzione del Ministero degli Interni, preposta al controllo delle elezioni. Nella consuetudine, si occupa di chiedere ai presidenti di partito i nominativi dei candidati “ufficiali” e di mobilitare una squadra al fine di garantirne l’elezione. De facto, i presidenti in carica designano i presidenti in pectore. Questo meccanismo è, a tutti gli effetti, una forma di cooptazione.
Numerose sono le controversie legate a questo sistema. In primo luogo, è dubbio che il Governo abbia facoltà di interferire con le meccaniche democratiche interne ai partiti; accettarlo, vuol dire esporsi alla possibilità che il Governo favorisca o penalizzi alcuni partiti, impedendo un regolare svolgimento delle elezioni. Inoltre, stabilisce un principio di autorità, tale per cui un presidente – potenzialmente anche in contrasto con la volontà del partito (anche un Fritz Vaporub, ad esempio), possa decidere circa la sua successione. Infine, vi è il pericolo che i gruppi dominanti sfruttino questo strumento per sopprimere il dibattito. In altre parole, l’ATO mina il pluralismo e la democrazia. Perché, allora, la nostra community accetta tutto questo?
L’ATO nasce ufficialmente, in eItalia, durante il Governo Delexo, parallelamente all’istituzione di un analogo corpo, in ENTENTE, l’alleanza di cui faceva parte l’eItalia. Lo scopo di questa squadra è chiaro: prevenire l’intromissione di stranieri ostili; non assicurare lo status quo, ma proteggere la Nazione.
Con il passare del tempo, l’ATO diventa una sezione del Ministero degli Interni. La dicitura “ufficiale”, un tempo propria dei candidati congressisti, viene affibbiata anche alle elezioni presidenziali di partito, e la community cede parte della sua democrazia interna per la sicurezza.
Tuttavia, occorre considerare altre caratteristiche peculiari della nostra condizione. Il modulo politico di eRepublik è appena abbozzato, e non consente ai partiti, efficacemente, di stabilire linee guida e criteri di appartenenza, non permettendo di distinguere i membri dagli infiltrati. Inoltre, l’eItalia ha sempre conosciuto un certo sdegno nei confronti della pratica del take over, oltre a scaramucce, bilaterali, tra le sue fazioni.
• controllo dei partiti a ridosso delle elezioni presidenziali di partito, per assicurarsi che non vi siano partiti senza candidati – per evitare che malintenzionati se ne possano impossessare senza poter essere ostacolati;
• monitoraggio delle unità militari, per individuare quelle a ingresso aperto con il Comandante in stato di inattività, per evitare che stranieri possano assumerne il controllo;
• supporto ai partiti in fase di nomina dei candidati alle elezioni congressuali, per evitare che le liste non siano troppo scarne;
• informare la popolazione sopra il funzionamento delle elezioni e la procedura di candidatura.
Infine, sebbene sia venuta meno la giustificazione primaria all’ingerenza del Governo sulle elezioni, non è detto che non si possa trovarne un’altra. Se il dissenso nei confronti di pratiche quali il take over politico, è possibile redigere un nuovo patto, per stabilire che il Ministero ha facoltà di intervenire per tutelare i partiti dagli infiltrati, definiti secondo convenzioni che debbono essere stilate col consenso di tutti. Per questo motivo, invece di fare i piangina, aprite un dibattito e trovate un compromesso, senza scassare la m****ia al resto della community.
Comments
Pollo. Letto tutto.
v
Ti sfugge che il ministro stesso è un infiltrato.
Mi sembra assurdo che bisogni trovare un "compromesso" per evitare che 4 bambini supportati dal proprio partito provino un TO. Quindi bisognerebbe trovare il compromesso per non continuare a rubare partiti?
Tutto questo è assurdo, ormai l'era degli stupidi è finita, chi tenta i TO viene fotografato e si assumerà le responsabilità che inevitabilmente ricadranno sul partito che l'ha sostenuto, o addirittura sui ministri che l'hanno sostenuto. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
inizia a lacrimare dunque....
Vuoi un fazzoletto?
Ti sfugge lo scopo dell'articolo.
Le vostre faccende non mi interessano. Parlo, invece, di una sezione del Governo, l'ATOdalla funzione confusa, la finalità dubbia, l'organico scarno e l'operato sempre controverso, e del modo per migliorarne la situazione. Il compromesso serve per sancire il consenso che esiste sopra la possibilità dell'ATO di interferire con le elezioni anche solo per evitare queste scaramucce, invece che per scongiurare un pericolo esterno.
Ora torna a giocare al "piccolo autovelox" (semicit.), su.
Bozzetto.
L'ultimo scrittore italiano ancora in e-vita torna tra noi, dopo mesi e mesi di "articoli" scritti da analfabeti.
Ventata d'aria fresca.
Firmandomi con una x, mi sento molto analfabeta XD
La prima parte dell'articolo è molto interessante.
Proposta interessante, le funzioni proposte a fine articolo sono utili. Più che abolirlo quindi servirebbe cambiarne ufficialmente la missione.
il tuo cervello è sprecato a giocare qui
io direi: libertà totale e chi ha più voti, anche illegali, vinca le elezioni.
come succede sempre insomma 😐
Articolo pessimo...
Citare De Andrè e poi parlare della Repubblica di Venezia? Pessimo...
Dracarys
anche perché poi il takeover si evita in altri modi: http://www.erepublik.com/en/article/una-mano-per-le-elezioni-2605961/1/20
Voteado
Una revisione dell'attuale ATO attira la mia attenzione molto più di parlare dell'abolizione totale.
Votato 🙂
v