Riflessioni sulla politica eItaliana

Day 3,131, 08:56 Published in Italy Italy by Dreamfyre

In attesa dei risultati definitivi delle elezioni a Presidente di Partito (Risultati parziali) faccio questo articolo che sicuramente in pochi comprenderanno e, di quelli che lo faranno, pochi avranno il coraggio di ammetterlo.


Premessa

- Erepublik è un gioco online che simula (fra le altre cose) la politica MA qua, a differenza della RL, NON è possibile espellere alcuno dal partito.

- Ogni community si è data delle regole per la cui attuazione si è ricorso al solo "gentlemen agreement" ma che solitamente vengono rispettate da tutti considerando immorale non farlo.

- Gli amministratori sono giudici supremi del nostro operato e gli unici a decidere quali comportamenti sono considerati legali o meno MA non entrano nel merito di ciò che è considerato morale o immorale.

- Gli amministratori vietano l'utilizzo di più profili MA i Mod tollerano un linguaggio al limite

- Le org ed il loro contenuto è di proprietà esclusiva del Cp in carica

- Ogni partito ha il diritto di organizzarsi come preferisce, di decidere le proprie regole interne e la propria politica anche se questa va in contraddizione con quella degli altri partiti e di eleggere liberamente il proprio presidente.

- Ogni giocatore ha il diritto di far ciò che vuole dei CC e Gold contenuti nel suo account (e dei propri € reali)

Punto 1: Democrazia

- Uno dei principi cardine su cui si basa questo giochino è la Democrazia diretta: "La democrazia (dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini che ricorrono ad una votazione.

Il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare e ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni e applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare e nella quale il rapporto tra la maggioranza e la minoranza è improntato alla reciproca tutela.

Benché all'idea di democrazia si associ in genere una forma di Stato, la democrazia può riguardare qualsiasi comunità di persone (come ad esempio una associazione) e il modo in cui vengono prese le decisioni al suo interno.

Nella democrazia diretta o partecipativa il potere sovrano è esercitato direttamente dal popolo, come avveniva nell'antica Grecia, dove i cittadini (esclusi schiavi, donne e cittadini stranieri) si riunivano nell'agorà (oggi la piazza) per discutere attivamente di leggi o posizioni politiche da prendere.
" Fonte

Punto 2: Libertà di pensiero

"Secondo Immanuel Kant, libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro".

Immanuel Kant riteneva che la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell'emancipazione dell'uomo. A questa visione di società si contrappone un'idea di società in cui l'espressione e la coscienza dell'individuo siano sottoposte alla "amorevole tutela" del potere, sia esso manifestamente violento oppure celato e paternalistico.

L'unica salvezza dalla massa, dallo Stato, dal regime, consiste nel rifugiarsi nel "corretto dispiegarsi del pensiero": l'unica autorità riconosciuta è la ragione. Il pensiero reca in nuce le condizioni per l'esercizio della libertà.

L'autonomia dell'indagine si affianca alla retta via, in quanto il viaggio che conduce alla libertà, secondo molti filosofi, deve essere caratterizzato dalla solitudine, ove non dell'ascesi.
" Fonte

Diritti in RL: "la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo afferma all'articolo 18: «Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo...»

La Costituzione della Repubblica Italiana, all'articolo 21, recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»

La Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (firmata a Roma il 4 novembre 1950) recita all'art. 9: "1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione: tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo e la libertà di manifestare individualmente o collettivamente, sia in pubblico che in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti. 2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo può essere oggetto di quelle sole restrizioni che, stabilite per legge, costituiscono misure necessarie in una società democratica, per la protezione dell'ordine pubblico, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui". La libertà di pensiero (art.21) La libertà di manifestazione del pensiero è tra tutte le libertà civili, sicuramente la più importante ed espressiva perché interessa da un lato, la vita spirituale dell’uomo e il patrimonio, le idee di cui egli è portatore, dall’altro la sua partecipazione alla vita e al progresso del paese.

La Costituzione della Comunità europea recita all'articolo II-70:

«1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti.
2. Il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.»
" Fonte

Punto 3: Dittatura

"La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo Stato.[1][2]

In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forza. In questo senso la dittatura coincide spesso con l'autoritarismo e con il totalitarismo. Sua caratteristica è anche la negazione della libertà di espressione e di stampa. La dittatura è considerata l'opposto della democrazia. Va inoltre detto che il dittatore può giungere al potere anche utilizzando mezzi democratici (valga l'esempio di Adolf Hitler, il cui partito raggiunse la maggioranza relativa dei voti nelle elezioni di luglio e del novembre 1932). La salita al potere di una dittatura è favorita da situazioni di grave crisi economica - per esempio dopo una guerra - sociali - lotte di classi - politiche - instabilità del regime precedentemente esistente.
"[url=https://it.wikipedia.org/wiki/Dittatura[/url]

Riflessioni finali

Fatte queste premesse è evidente che interferire nella attività politica di un partito avversario sia immorale (ma non irregolare) ma questa situazione quale risultato può generare?

Per quale ragione un soggetto dovrebbe ergersi a conoscitore della verità assoluta e paladino contro chi la pensa diversamente?

Ma soprattutto questo tipo di comportamento a quale tipologia di pensiero assomiglia maggiormente Democrazia (quindi libertà di pensiero) o Dittatura?
E quale futuro può dare a questa eNazione?

E' giusto osteggiare ed insultare chiunque la pensi in maniera diversa da noi o sia diverso da noi?

Io ritengo che sia profondamente sbagliato interferire con le azioni del prossimo al solo di fine di danneggiarlo e che la libertà di pensiero sia un diritto fondamentale in ogni ambito sociale.
Ho sempre criticato chi ha anche solo proposto questo tipo di azioni (anche se mio amico) o anche qualsiasi tipo di azione volta ad infrangere le regole del gioco e così sarà fino a che farò parte di questa community.
E' altresì interessante come i nomi di chi ha il coraggio di "mettere la faccia" su certi comportamenti siano sempre gli stessi e che i loro comportamenti, assimilabili facilmente al bullismo vengano ignorati dai più...

Detto ciò Toverare un partito, che sia da 1 giocatore o da 100 è di fatto una azione immorale, da bullo e un evidente furto.
Far spostare oltre 30 persone per riuscirci denota un chiaro comportamento criminoso e premeditato.

Ma sopratutto: oggi può capiatare allo storico nemico... domani a chi capiterà?
A chi si è "permesso" di rifiutargli una poltrona?

meditate gente, meditate....

Infine ricordate sempre che "si può essere sconfitti con onore" ma è possibile anche essere dei "pessimi vincenti"...