[N(EE)T] Dei rapporti di forza tra Slovenia e Italia

Day 2,960, 04:26 Published in Italy Croatia by Squatriota

Ritrovamento del Salvatore nel Tempio, William Holman Hunt, 1860
Dopo T(l)dRTecniche di resistenza, in cui mi sono occupato di esporre alcuni accorgimenti strutturali volti allo sviluppo dell’eItalia da un punto di vista interno (evoluzione del welfare, migliorie alle alleanze, potenziamento dell’ENPS, emigrazione, emerodromi, brigate e tasse al minimo e mercato nero), intendo aprire un nuovo ciclo di articoli, più circoscritto. Il nome, N(EE)T, è un acrononimo di “Nel Tempio”, un po’ manipolato: nel tempio, ove si sentiva allocata la vecchia mai stata moglie, senza più figli, senza più voglie di Bocca di rosa, rifugio di chi, oramai, è ben incline a elargire consigli, non potendo più fornire cattivo esempio.


Krank sind sie immer, Lena Hades, 1996
Il tema caldo di questi giorni è senza dubbio la guerra alla Slovenia. In molti si sono espressi a riguardo, a partire dai congressisti in forum, e poi Mlster X, Reghium e Nicola M coi rispettivi articoli. Tuttavia, ritengo manchi tutt’ora un’analisi fattuale del rapporto di forza tra Slovenia ed eItalia — eccezion fatta per l'ultimo articolo di ilKaiser; questa mancanza provoca una confusione generale, addirittura l’illusione che questi nostri nemici siano quasi alla nostra portata. Tuttavia, quando si intraprende una scelta, occorre farlo consapevolemente; per questo motivo, nei limiti imposti da eRepublik, occorre fare un po’ di chiarezza. Sia chiaro che quest'articolo non pretende disvelare segreti chissà quanto reconditi, piuttosto fornire una base di evidenze considerazioni già penetrate appieno nel senso comune.

I rapporti di forza tra Slovenia e Italia

Raffronto tra l’influence settimanale inflitta.
Secondo le classifiche settimanali, la Slovenia è una potenza da fuoco all’incirca doppia rispetto a quella dell’eItalia. Questi dati, tuttavia, vanno esaminati con le pinze. Vi sono diversi eitaliani con cittadinanza straniera, soprattutto i gestori delle aziende dell’Esercito eItaliano, un esodo sicuramente ridotto per la Slovenia, disponendo essa di bonus alla produzione massimi per cibo e armi; sebbene probabilmente si tratta principalmente di produttori, con pochi punti energia da dedicare al combattimento, è una variabile confondente che inficia l’attendibilità dei risultati.
Passiamo allora in rassegna le unità militare rilevanti di ciascun paese, indipendentemente dalla cittadinanza dei loro membri. La settimana scorsa, le prime dieci unità militari slovene hanno inflitto 170 miliardi di influence, contro i 70 miliardi delle eitaliane.
Tuttavia, il diverso livello di sforzo sostenuto dai due paesi confrontati nelle ultime settimane, impedisce un confronto alla pari, come fa notare Nicola M in quest’articolo, con la Slovenia impegnata ad aiutare l’Iran e l’eItalia, all’incirca, a vegetare.
Quindi, piuttosto di guardare ai dati pregressi, poniamo ora attenzione sullo stato attuale delle cose, per trarre considerazioni sull’influence che i due paesi sarebbero in grado potenzialmente di erogare. In D4, la Slovenia conta tra le sue fila una quarantina di ubertank, contro i circa venticinque dell’eItalia. In D3, nei ranghi sloveni c’è una decina di ubertank, contro i quindici eitaliani. In D2, i soldati sloveni molto forti si contano sulla dita di una mano, mentre l’eItalia può contare su una ventina di tank. Analogamente, in prima divisione, la Slovenia dispone di pochissimi giocatori, di per contro l'eItalia ha un buon numero di risorse. Anche questi dati presentano pecche, poiché raccolti tramite una scala nominale, con valori discreti, rispettivamente 120.000, 85.000, 60.000 e 35.000 punti strenght per le quattro divisioni — un parametro che è solo parte della formula determinante l’influence prodotta. Tuttavia, anche la classifica settimanale riporta dati simili, con una D4 Slovena compatta e lunga, contrapposta a quella eitaliana meno numerosa e con una dispersione più ampia.
Occorre inoltre porre attenzione alla natura dei rapporti diplomatici della Slovenia, legata saldamente a paesi quali Brasile, Portogallo ed eIran, con un’elevata mobilità dei loro cittadini entro le rispettive unità militari, il che rappresenta un’ulteriore svantaggio: persino in guerre di resistenza dovremmo fronteggiare i loro alleati, che offrono alla Slovenia una copertura costante durante tutto il giorno, grazie ai diversi fusi orari.
Per quanto riguarda le risorse economiche, al momento la Slovenia incassa ogni giorno dieci volte gli introiti dell’eItalia, di cui il 3% è ottenuto dalle nostre regioni.
Politicamente, a capo della Slovenia siede saldamente Colonel Bruce, evergeta che si occupa di vendere pack nel mercato nero, in cambio di valuta bandiera.
Infine, nonostante le imprecisioni riportate, da quest’analisi è possibile desumere con abbastanza certezza che l’eItalia può dominare nelle divisioni inferiori, ma per vincere una battaglia dovrebbe contare sul supporto di alleati e sul dispendio di ordini di battaglia per contrastare quelli impostati dalla Slovenia, grazie alle finanze di Colonel Bruce e alle tasse raccolte, rendendo necessario un impegno che, da parte nostra, a causa delle nostre limitatezze, non può essere costante.

Il NAP

Italy taking a NAP — Incubo, Johann Heinrich Füssli, 1871
L’eItalia stipulò per la prima volta un patto di questo tipo con la Slovenia durante il Governo Hermes 82, a Gennaio 2015, ed esso venne formalizzato da wolf127 il mese successivo. Dopo la dittatura e la liberazione, Artan Slayn e Antimo, presidenti, mossero guerra alla Slovenia, con discreti risultati, ma senza riuscire a ottenere stabilmente il controllo sulle regioni del Nord, tant’è che il mandato successivo, a Giugno, il Presidente Casavier firma il patto di non belligeranza tutt’ora vigente.
Il patto, in seguito rinnovato, è stato infranto a Luglio dalla Serbia che, per fermare l’avanzata del Cile, ha conquistato le nostre regioni, nonostante fossero tutelate dall’accordo, durante il Governo Kim Jong Xiveth e la nostra spedizione in Francia. Dopodiché, il Presidente CyberAngelus, in seguito assurto a dittatore, ha dapprima tentato una resistenza alla Slovenia, per fermarne la cavalcata verso la Britannia e lo status di impero, recuperando l’adagio “we will be your pain in the ass”, di mappina, con quest’articolo; tuttavia, constato lo scarso impegno degli eitaliani e la copertura assente da parte degli alleati, è stato contratto il patto tutt’ora vigente, ottenendo una regione in più a Nord per conseguire il bonus dell’80% sulla produzione di cibo, il massimo che l’interruzione della contiguità territoriale della penisola determinata dalla presenza della Serbia ci consente.
Ad oggi, in seno a tale accordo, la Slovenia controlla tre regioni, tra cui il Trentino e il Veneto che, fornendo selvaggina e frutta, le consentono di conseguire il bonus del 100% sulla produzione di cibo. Di per contro, l’eItalia perde il 10% della produttività di cibo che otterrebbe dal possesso del Piemonte, necessario agli sloveni per spianare la strada verso la pescagione di Romandie, nonostante il glitch della mappa.
Occorre far menzione, inoltre, che all’interno della Slovenia vi è un nutrito collettivo di nazionalisti, capeggiati dallo stesso Colonel Bruce, che rivendicano il Nord Italia come spazio vitale del loro popolo.
La Slovenia, controllando cinque regioni eitaliane, sottrae agli incassi ottenuti dalle tasse raccolte in eItalia una cifra tra i 1000 e i 1250 ITL al giorno, non più di 35000 ITL al mese, rimborsando a quest’ultima 50000 ITL, con un guadagno tra i 12500 e i 20000 ITL. Inoltre, il possesso di Valle d’Aosta, Lombardia e , garantito dalla Slovenia, aumenta del 30% gli incassi dell’eItalia in termini di tasse, in accordo alla formula.

Conclusioni

Davide e Golia, Caravaggio, 1597-1598 — Rino Stefano Tagliafierro
In questa sede, non intendo vagliare le possibili vie di azioni, tale argomento sarà oggetto di uno dei prossimi articoli.
Tuttavia, è possibile già abbozzare qualche chiosa, eminente dai dati raccolti.
La Slovenia gode di uno strapotere militare in D4, che rappresenta in scala minore gli equilibri mondiali tra Asteria e il fronte dei suoi nemici.
L’eItalia ha già vissuto una situazione analoga, il 27 Febbraio 2015, quando MORA avviò il colpo di stato. Nelle divisioni inferiori, il fronte repubblicano riusciva a contrastare efficacemente . In quarta divisione, diversi tank dell’Elite, due su tutti Lupin e Colinar, ingaggiarono una resistenza cruenta ai nemici, portando alcuni round in status epico, proprio laddove MORA era invincibile: un errore tattico che ha dato gioco facile a Titan DC e ha vanificato gli sforzi del Governo.
Allo stesso modo, non è possibile fronteggiare Asteria nella quarta divisione — non per niente cornice entro la quale si è realizzato il progetto Titanium partito con MORA. Pertanto, ignorando completamente la quarta divisione, per strappare qualcuno dei sei punti totalizzati dalle altre, è evidente come la Slovenia dovrebbe sostenere un impegno ben maggiore all’impiego di food fight, venendo costretti dall’inferiorità numerica a chiedere a distrarre l’attenzione degli alleati, consumare barrette o impostare ordini di battaglia.
Un possibile assetto nazionale, quindi, potrebbe essere l’istituzione di una falange di ubertank di quarta divisione — ove l’eItalia dispone di diverse eccellenze, affinché si occupino unicamente di convergere a favore di alleati, mentre le divisioni inferiori tengono impegnata e drenano la Slovenia in una guerra di logoramento.
Per un approfondimento relativo a modalità, vantaggi e svantaggi di questa e altre operazioni alternative, confidate nel prossimo articolo.