Confronto dei programmi - Economia ed Esteri

Day 501, 09:28 Published in Italy Italy by Paolus Augustus

Avendo abbandonato da un po' la carriere politica per dedicarmi all'esercito, ed essendo il mio partito "storico" sostanzialmente morto e defunto, affronto per la prima volta le elezioni del presidente d'Italia senza essere vincolato o influenzato da appartenenze partitiche.

Mi appresto quindi a leggere i programmi presidenziali e confrontarli, cercando di cogliere non solo la bontà delle proposte ma anche la realizzabilità di queste.
Sperando che le mie considerazioni possano essere utili anche a voi, ve ne faccio partecipe.

I candodati
I due candidati sono:
Catone, sostenuto dal Movimento!, PCE, IDV e L&P
Zanch, sostenuto da A&G

I programmi economici
Catone
Zanch

Le proposte principali di Catone sono:
* Incremento dell'attività di monetary trade all'estero
* presentazione bilancio (analizzabile da tutti) ogni settimana
* riattivazione dell'ISTAT
* pubblicizzazione servizi della Banca eItalia
* rivisitazione delle aziende e università statali
* vendita di case popolari da acquistare su mercato internazionale
* incentivi per la fusione di aziende
* programma per la formazione degli imprenditori

Le proposte di Zanch sono:
* Prestito di case popolari q2 per cittadini di livello 10-15 da acquistare sul mercato nazionale
* Org per rafforzare l'ITL e per effettuare speculazioni sul mercato straniero
* Vendita delle azioni di due aziende parastatali di oil ed iron in USA e Spagna



Entrambi i candidati propongono di intervenire sui mercati stranieri in modo di ricavare soldi.
Catone progetta di farlo tramite tanti piccoli broker e Zanch tramite una org statale. I piccoli broker mi sembrano difficili da controllare, mentre una grossa org potrebba contare su una maggiore leva finanziaria.

Sul programma di Catone sono presenti proposte volte alla trasparenza: presentazione bilancio e ISTAT. L'ISTAT mi pare sia una istituzione poco utile (i dati interessanti possono essere ricavati da ereptools), mentre la presentazione settimanale del bilancio è certamente apprezzabile. Trovo comunque che sia un punto poco rilevante.

Il programma per la formazione degli imprenditori e per la pubblicizzazione dei servizi della Banca eItalia, invece, sono pensati per cercare di migliorare la situazione delle imprese nazionali. Non mi sembrano soluzioni incisive.

Entrambi i candidati hanno una proposta riguardante le case.
Zanch propone di "affittare gratuitamente" le case q2 ai cittadini per i livelli dal 10 al 15, comprandole in stock da grossi produttori. Personalmente ho grosse perplessità sul rischio di perdere le case a seguito dell'abbandono dei giocatori, così come di decidere a priori la qualità della casa. D'altra parte non mi piace neppure la proposta di Catone di acquistare le case sul mercato estero.
Credo che la soluzione migliore sarebbe di acquistare in stock da produttori italiani e vendere a prezzi "agevolati".

Nel programma di Catone trova posto il punto sulle "aziende e università statali". Pare che l'intenzione sia rivitalizzare le università, attualmente abbandonate a loro stesse. Io sono contrario, mi pare che in una situazione come quella attuale, dove c'è una seria penuria di lavoratori, le aziende statali siano inutili se non dannose al libero mercato.

Zanch propone di vendere parte delle azioni di 2 aziende statali all'estero (una oil e una iron).
Non ne vedo l'utilità: per lo stato la vendita delle azioni è sostanzialmente irrilevante e rinuncerebbe a parte del profitto. Se il profitto è significativo, vendere parte dell'azienda è un danno allo stato, se il guadagno è irrilevante, sarà irrilevante anche per gli acquirenti. Inoltre, dal punto di vista del cittadino, essere comproprietario di un'azienda statale non offre qualcosa in più nell'esperienza di gioco, in quanto non permette di affrontare l'aspetto "manageriale" del gioco.

La mia opinione riguardo alle aziende statali (che siano università o aziende di raw estere) è quella di lasciarle perdere e far fare il lavoro di imprenditori agli imprenditori. Piuttosto vangano finanziate ad aziende italiane all'estero delle licenze per esportare in eItalia.


Catone vorrebbe incentivare la fusione delle aziende per risolvere il problema della carenza di lavoratori. Anche su questo punto mi trovo assolutamente contrario. La carenza di lavoratori è dovuta soprattutto alla massiccia presenza di aziende straniere che offrono stipendi eccessivi. Inoltre non ho l'impressione ci sia un numero eccessivo di aziende, piuttosto il problema riguarda un mercato che non assorbe (e diminuire il numero di aziende contribuirebbe ad aumentare la produzione ma non il consumo).


In definitiva ho l'impressione che entrambi i programmi economici non risolvano in maniera chiara i problemi economi dell'eitalia, ovvero:
- il mercato saturo
- la mancanza di accordi commerciali con altri stati
- la cronica mancanza di lavoratori, spesso "attirati" da offerte di aziende estere con sede di produzione in Italia che offrono stipendi fuori mercato.
- gli stipendi in costante ascesa


Politica estera
Catone
Zanch

I punti di Catone sono:
* consolidamento relazione con stati del PEACE
* aumento del numero di ambasciate
* modificare la relazione tra gli stati in modo che non siano basati solo su accordi militari ma anche economici
* valutazione entrata in ESA


I punti di Zanch sono:
* consolidamento relazione con stati del PEACE
* aumento del numero di ambasciate
* preparazione di situazioni che permettano la nascita di nuove guerre
* azioni diplomatiche per avvicinamento economico e strategico on Regno Unito e USA

In questo caso i programmi sono molto simili.
Le principali differenze riguardano una maggiore propensione di Catone all'entrata in ESA, e, da parte di Zanch, una maggiore aggressività militare


Il programma sugli interni, sulla welness non sono ancora stati pubblicati da Zanch.
Se questo articolo avrà successo aspettatevi una seconda parte con il confronto delle parti rimanenti 😉

Un'ultima nota: potrei aver male interpretato alcuni punti; nel caso sarò ben felice di correggere le mie considerazioni.