Risiko Erepublik
Swann
Prendo spunto dai risultati parziali delle elezioni presidenziali per una riflessione ad ampio respiro sulla mia esperienza di gioco in Erepublik. Potrà essere un articolo lungo, per cui mi scuso ed invito sin d'ora chi non avesse la pazienza di leggerlo tutto a perdonarmi e a passare oltre.
Si profila la vittoria del "candidato dell'Esercito" come Presidente dell'Italia. Al di là di qualsiasi polemica che si possa o voglia cercare, una considerazione inevitabile è quella che questo gioco ha finora fallito nei suoi propositi iniziali, trasformandosi e plasmandosi in qualcosa di diverso, con il contributo della community dei giocatori.
Nella wiki di Erepublik leggiamo:
"eRepublik is a massive multiple player online, social networking and strategy web browser game: a mirror version of the real world that allows you to follow your political, economic or military aspirations and change the course of history."
Analizziamo uno ad uno i termini utilizzati dagli sviluppatori per definire la loro creatura.
Massive multiplayer online web-browser game:
gioco online multigiocatore basato su browser. E quello che Erepublik è, ma nonostante sia online da diversi mesi, ormai, stenta comunque a diventare veramente "di massa".
Social networking:
Erepublik si può veramente definire un gioco che implementa una rete sociale di comunicazione? Probabilmente no, dal momento che spesso le reti di contatti tra giocatori, se avvengono, avvengono con strumenti esterni ad Erepublik (forum privati, chat irc, messengers).
A mirror version of the real worl😛
una versione speculare del mondo reale. Cosa intendiamo per "speculare"? La stessa immagine riflessa, una copia del mondo reale? Oppure lo specchio più sognante di Carroll, quello che ci permette di attraversarlo per vivere una realtà immaginifica immersa nella fantasia?
In entrambi i casi, Erepublik finora non si può definire lo specchio del mondo reale. Dentro al gioco entra solo una parte infinitesimale del mondo e dei suoi complessi meccanismi. Nondimeno anche un'eventuale parte "fantastica" del Nuovo Mondo è ben lontana dal rappresentare un "Paese delle Meraviglie", costellato di avventure e di posti da scoprire.
Follow your political, economic or military aspirations and change the course of history:
Un mondo dove seguire le proprie aspirazioni politiche, economiche, militari e cambiare il corso della Storia. E' davvero così?
Aspirazioni economiche... diventare ricchi quindi. Beh, anche ammettendo che metter su aziende e guadagnare moneta sonante nel gioco sia possibile e possa divertire, c'è qualcosa che non torna nel meccanismo. Nella realtà vorremmo tutti essere ricchi, ma perché? Per diventare qualcuno, per non doversi spaccare la schiena in lavori usuranti, per potersi permettere lussi, conoscenze piacevoli, divertimenti. In Erepublik la ricchezza è quasi solo fine a se stessa. Essere ricchi non apporta grandi vantaggi, permette forse di diventare ancora più ricchi. Ma poi? Non c'è nulla di veramente desiderabile che si possa comprare con i soldi del gioco, quindi la "carriera economica" è davvero fonte di aspirazioni più o meno raggiunte? Temo proprio di no.
Aspirazioni politiche. Anche qui è doveroso fare una riflessione sul significato di questa espressione. Nella realtà avere aspirazioni politiche significa, almeno secondo me, voler portare sul piano pratico le idee, le aspirazioni, gli obiettivi delle persone. Plasmare la realtà trovando un compromesso tra gli strumenti e le situazioni contingenti ed i desideri, i valori, gli ideali della Nazione.
Su Erepublik la politica ha mostrato di segnare il passo ormai da tempo. Come altri hanno già avuto occasione di dire, il ruolo del politico è sostanzialmente marginale e ben poco coinvolgente.
Per poter analizzare a fondo questo aspetto analizzerò la situazione italiana, e passerò anche attraverso l'ultimo termine utilizzato per descrivere Erepublik: "aspirazioni militari".
In Italia, nel mondo reale in Parlamento ci sono sostanzialmente due grandi partiti, uno di centrodestra ed uno di centrosinistra, più un altro paio di partiti più o meno centristi.
In Erepublik, i due grandi partiti sono di estrema destra ed estrema sinistra, e da soli superano ampiamente il 50% dell'elettorato, laddove nella realtà non raggiungono nemmeno il 5%.
Non ci si può nascondere dietro ad un dito davanti ad un dato del genere, ed anche ripetendo fino alla nausea il luogo comune che in un gioco i termini "estrema", "sinistra/destra" e simili hanno significati probabilmente diversi da quelli reali, quello che salta agli occhi è che in Erepublik la partecipazione alla res publica non ha nessuna connessione con le "aspirazioni politiche" dei cittadini italiani.
Le nostri reali aspirazioni politiche sono riflesse nel voto reale che pronunciamo alle urne, qua nel gioco abbiamo veramente i mezzi per esprimerle? Francamente no. Nella realtà la politica decide tutto della nostra vita, può cambiare in meglio o in peggio le nostre giornate. La politica reale è davvero in grado di cambiare in ogni istante il futuro della Terra, dalle politiche sociali, a quelle ambientali, a quelle internazionali, a quelle economiche.
Su Erepublik un politico ha ben poco peso, ben pochi strumenti, ben poche responsabilità. Fondamentalmente, prendendo il caso italiano, la politica ha attualmente il compito di raccogliere fondi, armi e gift e destinarli all'Esercito, per le battaglie militari che vedono l'Italia combattere contro altre nazioni del gioco. C'è altro di rilevante? Sostanzialmente no. L'Italia reale non è in guerra da più di 60 anni, eppure la politica continua ad esistere e a coinvolgere (checché se ne dica, con facile qualunquismo) la gente, perché il Governo ed il Parlamento sono i manovratori della nave sulla quale viaggiamo nel corso della nostra esistenza.
L'aspetto militare del gioco, invece, permette di dare spazio alle aspirazioni di chi da sempre, in una partita a Risiko o a Civilization, vorrebbe giocare a conquistare il mondo con le proprie armate e sventolando la propria bandiera. Ma tutto questo ha ben poco a che fare con le "aspirazioni militari" citate nella frase del wiki. Noi, persone, abbiamo davvero delle "aspirazioni militari"? Desidereremmo davvero guerreggiare per la conquista del mondo? Forse qualche esaltato sì, ma possiamo dire che in massima parte l'uomo normale desidera la pace, la prosperità, la soddisfazione personale.
E' in questo punto che Erepublik si discosta dai suoi obiettivi dichiarati per diventare qualcos'altro, qualcosa di diverso e che tradisce tutti i limiti di cui soffre.
Un gioco nato per foraggiare le più disparate aspirazioni a chi non può, non vuole o non riesce a realizzarle nel mondo reale, finisce per non fornire affatto gli strumenti per vivere queste aspirazioni, nemmeno in modo virtuale. Tutta la parte sociale, politica, economica del gioco è assolutamente marginale e - soprattutto - assolutamente poco divertente, intrigante, interessante, coinvolgente.
Perché dunque giocare ad Erepublik?
Rimane solo la componente del "gioco di conquista del mondo", che non era dichiaratamente nelle intenzioni degli sviluppatori, ma che finisce per essere l'unica che in qualche modo tiene in vita l'interesse di alcuni giocatori.
In Italia, secondo i dati forniti dal sito, ci sono circa 2000 giocatori iscritti ad Erepublik. Con una buona stima, si può dire che i giocatori attivi non siano più di 700-800. Se ci fermiamo a pensare un attimo, è un numero veramente limitato, anche solo per rappresentare uno spaccato della realtà. Come detto pocanzi, tutte le aspirazioni di tutte le persone che sarebbero interessate e cercherebbero altri aspetti in questo gioco vengono deluse, e chi resta e partecipa attivamente, alla fine, è quasi solo chi cerca di divertirsi nel "Risiko".
E qui arriviamo alla nota dolente. Io stesso ho giocato tante volte a Risiko e ad altri giochi di conquista del mondo. Lo trovo divertente, e quando mi va ancora ci gioco. Ma non era quello che cercavo in Erepublik. Non trovo esaltante svegliarsi alle due di notte come fanno alcuni per cliccare "fight" su Erepublik, non volevo una partita di Risiko senza fine, che dura mesi ed in cui nessuno vince. Innanzitutto il bello di un gioco strategico militare è proprio questo secondo me: ci si dedica del tempo libero, ci si diverte e alla fine si vince o si perde. E poi si ricomincia. Qui è un eterno combattere in cui nessuno vince e alcuni perdono... tempo.
Che dire dunque per tutti quelli che come me cercavano altro in un gioco come questo? C'è davvero qualcosa da fare di diverso, qui, del giocare a Risiko tutti insieme? Probabilmente no.
E a questo punto è giusto che in questo gioco dove l'unico aspetto che vive e che sopravvive è il "gioco di guerra", il massimo rappresentante dell'Italia sia chi ha tanto tempo e voglia di giocare alla guerra.
Chi è interessato alle parole, alla socialità, alla politica, al confronto, alla comunicazione, all'arricchimento culturale, alla condivisione di conoscenze, a tutti quegli aspetti per cui internet ed i mondi virtuali hanno rivoluzionato il mondo, qui non troverà spazio. E potrà divertirsi - se si diverte e se ne ha il tempo - a giocare alla guerra, oppure andare altrove a fare altro, magari spendendo in modo migliore le proprie potenzialità.
Non c'è da stupirsi se alla fine la gran parte di chi resta e vive attivamente e continuativamente il gioco sia chi forse ha meno aspirazioni e meno potenzialità da offrire. E' semplicemente un giocare a Risiko, e per giocare a Risiko non serve essere particolarmente intelligenti, simpatici, spiritosi, acculturati, onesti, sinceri, spontanei, interessanti, belli, gioviali. Insomma non serve avere le qualità che arricchirebbero un mondo virtuale specchio di quello reale. E anche chi avesse alcune di queste qualità, non avrebbe modo di esprimerle e farle fruttare.
Per giocare a Risiko basta avere tempo e conoscere bene le regole. Tutto il resto, se lo si ha, lo si può tranquillamente riporre nel cassetto, perché non serve ai fini del gioco. Chissà se gli sviluppatori andranno mai ad aprire quel cassetto, oppure continueranno a far restare Erepublik quello che è, un gioco con enormi potenzialità, ma che tradisce tutte le aspirazioni che promette di soddisfare.
Comments
alla fine nn puoi nemmeno condannare tutto. è un gioco nn è la real life. è un gioco.
si vabbè ciao.. sulla fiducia!!! xD
ora vado a leggere..
quote/E' semplicemente un giocare a Risiko, e per giocare a Risiko non serve essere particolarmente intelligenti, simpatici, spiritosi, acculturati, onesti, sinceri, spontanei, interessanti, belli, gioviali. Insomma non serve avere le qualità che arricchirebbero un mondo virtuale specchio di quello reale. E anche chi avesse alcune di queste qualità, non avrebbe modo di esprimerle e farle fruttare./quote
guarda come ho vinto le elezioni io e che entusiasmo c'era nel votarmi poi riscrivi la frase...
oppure senza parlare di me guarda che livelli di esaltazione raggiungiamo quando vinciamo una battaglia
>> In Italia, nel mondo reale in Parlamento ci sono sostanzialmente due grandi partiti, uno di centrodestra ed uno di centrosinistra...
In Erepublik, i due grandi partiti sono di estrema destra ed estrema sinistra...
Perché dunque giocare ad Erepublik?
Voto la teoria dello specchio di Carroll, ma non di tutta la realtà, solo degli aspetti che meno soddisfano. E infatti in erep ci si può "lasciar andare" nei macrosettori che più ci stressano nella realtà, per motivi sociali, morali, etc
E infatti i partiti politici come hai detto sono l'opposto che in real, dove la moderazione delude: qui possiamo dedicarci a estrema desstra e sinistra, senza avere ritorsioni morali. Oppure l'ambito economico: ricchezza fine a sè stessa: qui si ricevono ricchezze allenandosi, giocando, si accumula facilmente, si aprono aziende. Diversamente dalla realtà, è facile diventare ricchi, ed è come dici senza uno scopo. Diversamente dalla realtà dove i ricchi provocano invidia e rabbia (come la politica), e in erep invece non ci sono costrizioni morali proprio per l'assenza di uno scopo finale della ricchezza. La politica è un'attività non lucrosa, l'esercito e le guerre sono considerate momenti di onore. Come Risiko, ci libera dall'angoscia delle guerre reali, amorali, e ci aiuta ad accettarle, perchè qui è bene farle. Ci aiuta a superare il bombardamento inconscio che i tg reali ci propinano, mostrando guerre ambigue e ipocrite. Qui invece, è giusto farle e basta.
E' una società non migliore della reale, non opposta. Solo, ci libera dei doveri morali, pesi inconsci che mai digeriamo totalmente nella realtà: ambiguità sociali e culturali che qui sono dichiarate e ribaltate spavaldamente e chiaramente.
ah già poi è un gioco e in tutti i giochi vincono sempre i partiti estremisti. sempre.
guarda negli USA, il secondo partito è comunista e in USA i comunisti saranno 5 o 6 in tutto in Real life
devo rimangiarmi quanto detto nel post precedente. Il tuo articolo, sebbene un pò troppo prolisso, è molto riflessivo.
Io, lo ammetto, sono tra quelli che si diverte a giocare a risiko. E considero anch'io preponderante l'aspetto militare sugli altri.
Ma mi vengono in mente due domande:
1) Se non ci fossero le aziende di armi come giocheremmo a risiko?
2) Se non ci fossero i politici, come si attiverebbero le battaglie/guerre?
L'aspetto militare è si preponderante. Ma forse solo in questo periodo di guerra dilagante (ricordo i lunghi mesi ad inizio V1 senza conflitti). E sicuramente non è un aspetto indipendente dagli altri..
Lettotutto. Bello.
E un gioco, con questa parola hai detto tutto. Qualsiasi altra considerazione è tempo perso.
Chi gioca ad e-republik lo fa solo perche' ha tempo da perdere vicino al pc ma soprattutto perche' non ha altro di meglio da fare (me compreso naturalmente).
A me sta bene cosi'
pessimista cosmico,swann?
alcune considerazioni,in ordine sparso:
-diventare ricchi non è fine a se stesso,ma serve per comprarsi la wellness e le armi,quindi anche per andare in guerra.
-non è vero che in real la politica ci governa,almeno non è sempre vero.l'arena politica è una delle possibili arene che contano,ma non l'unica.il pantapoliticismo è morto e sepolto.non ho esperienza di politica qui,quindi non mi esprimo
-sulla questione degli estremismi ti sei risposto da solo:è un gioco.credo che alcuni giocatori in A&G non siano propriamente di destra estrema,ma si divertono lo stesso.idem per il PCE.io stesso non sono mica di IDV,anzi in RL mi sta sullo stomaco.. 😁
-il bello di questo gioco,imho,è che ci sono poche regole,10 credo.dopo di che,ognuno è libero di giocare come crede.a proposito di noia in eRepublik mi permetto di linkare un mio articolo: http://www.erepublik.com/en/article/-editoriali-la-voce-un-altro-punto-di-vista-se-ne-sentiva-davvero-bisogno--717388/1
-se sei interessato a confronto,comunicazione,socialità,parole ci sono i giornali.la conoscenza è un elemento del gioco mooolto sottovalutato.
@Nemek
bella "lettura"... 😉
Sono d'accordo nel dire che il lato militare ha perso più spazio di quanto atteso.
Io continuo a divertirmi e a trovare piacere nella parte di socializzazione tramite articoli, che continuo a trovare sia la parte migliore di Erepublik.
Paradossalmente condivido sia quanto detto da swann che quanto ribattuto da Nemek.
Anche a me a volte capita di chiedermi perchè sto ancora qui quando credo di essere uno dei pochi (se non l'unico) iscritti da 8 mesi e più a non essere membro dell'EI.
Eppure ogni volta mi rispondo che io non sono venuto qui per giocare a risico, ne per svegliarmi alle 2 di notte per combattere ... io mi sono iscritto perchè volevo vedere cosa significava essere un membro del parlamento, del governo, e dover gestire una nazione.
Forse la simulazione non sarà perfetta ... ma forse dipende anche da come noi decidiamo di "viverla".
@ New Orleans
Grazie, ma ho fatto di fretta, e mi è venuto fuori qualcosa che poteva essere scritto in modo più semplice. Cmq approfondendo, bisognerebbe chiedersi i significati di gioco, e via più giù, tra difese, istinti, psiche umana...
PS il tuo link riporta qui
Grande! ora i link nei commenti funzionano?!?
zxc
ehm..il mio link era questo: http://www.erepublik.com/en/article/-editoriali-la-voce-un-altro-punto-di-vista-se-ne-sentiva-davvero-bisogno--717388/1
(speriamo che funzioni)
condivido l'analisi ma non condivido questo pezzo:
"Non c'è da stupirsi se alla fine la gran parte di chi resta e vive attivamente e continuativamente il gioco sia chi forse ha meno aspirazioni e meno potenzialità da offrire." Questo è un modo di offendere la gente in modo stiloso, ma più che altro mi sembra strano che uno come, che anche giustamente a volte ha criticato questo game, ne faccia ancora parte.
Funziona.
zxc
tl;dr
proprio x questo è un gioco non deve essere uguale alla realtà se no che senso avrebbe giocare
per il fatto di estrema destra/sinistra proprio xk è un gioco le persone si lasciano andare x divertirsi,x vedere le conseguenze,...
ad esempio uno nel real life può essere di un partito e nel gioco del partito opposto, x questo è un gioco.
per la parte di risiko, io sono uno di quelli che li piace giocare a risiko,bisogna dire che tutto o quasi il gioco gira intorno alla guerra non per niente appena iniziata la V1 che non c'erano guerre, eravamo in crisi economica,anche x questo piace
la ricchezza avvantaggia in molti aspetti armi migliori, wellness migliore, + spazio nell'inventario,.....
è vero in italia, non so negli altri paesi, in questo periodo l'aspetto militare sta prevalendo sugli altri, ma non xk lo hanno deciso i creatori del gioco, ma xk sono i giocatori a volerlo
W erepublik
Swann per la prima volta nella mia vita erepublikana ti ho letto con interesse 😃 (scherzo 😛)
Hai ragione il "risiko" sta prendendo il sopravvento e da una parte non è il massimo.
Io purtroppo ora che lavoro non ho tempo da dedicare ada Erep ed ho infatti rinunciato alla politica, cosa che mi divertiva per darmi all'esercito altra cosa che mi diverte.
Come già detto siamo in un periodo di guerra ed ovviamente ora l'esercito, il combatitmento hanno la meglio sulla èpolitica.
In tempo di pace vedrai invece che la politica ritornerà ad avere un ruolo centrale, per innovare, come è stato fino ad ora.
Il problema attuale della politica è che innova poco ultimamente, non ci son state grandi rivoluzioni.
Non so il Welfare e l'esercito creati a Maggio e Giugno dell'anno scorso erano grandi innovazioni, ora si propongono piccoli cambiamenti e poco altro.
Limiti del gioco forse ma anche limiti della nostra "classe politca"?
beh swann trovo interessante il tuo articolo...
molto sul serio, ma bisogna far fronte ad ogni evenienza.
Abbaimo subito mesi e mesi per chi vine dall abeta che di guerre manco l'ombra solo un riflesso di quello che poteva essere un potenizale realistico del gioco.
Adesso le cose si sono ben delinetae. Il presidente nella neta aveva tutto il potere, nello stampare e fare leggi, ora non ha nuilla... come oggi in pilitica, chi vince è il presidente del consiglio.
In una situazione di guerra chi vince è il CDSM su erepublik, e purtroppo così è, ma se dovessero cessare le guerre il potere tornerà in mano al congresso (e non al presidente che prima aveva un valore dicisianale che rendeva la carica llettante). Per uestao ti dico che le situazione son cambitae gli stimoli son cessati l'unica cosa che al momento mantiene in piedi tutto è l esercito e il suo modo di operare.
Il congresso ha potere decisonale fino in parte, è stato richiesta maggiore autodìsufficienza de congresso e gli admin lo hanno conceduto, ciò ha reso migliore il gioc dalla beta?
Io dico di no?
i Semplici cittadini se non si buttano nelle guerre valgono meno di zero, se si buttano nel congresso hanno volare 1 come il voto che possono dare nelle proposte di legge.
Tra risiko e monopoli si passa poco, politica zero. tranne le tasse, gli admin hanno favorito queste due fazione, sentendo gli scalmati che dichiaravano maggiore democrazia nel congresso, ma ciò sinceramente parloando rendendo inappetibile la carriera politica che un tempo aveva un minimo di appeal in più.
Alcuni l hanno interpretata come maggiore democrazia, ma per me rimane un bilanciamento del caiser, perchè non si è andato creando un omogeneo trattato tra i vari settori...
questo è quanto... si risiko ci assomiglia, ma se vuoi giocare e sentirti ancora italiano giochi altrimenti vai a giocare a triviam che lì il valore bellico è ben maggiore....
ciao swann...
ahò akira.....in che lingua hai scritto??? CORREGGI!
LOL Nuitari, in effetti sembra Sud Africano 😛
Akira hai usato un traduttore? 😛
quoto l'articolo.
Speriamo che a febbraio portino una ventata di novità perchè...cielo...la guerra un po la ripudio in un gioco di questo genere, ma la ripudio di più nella modalità a quiz.
Akira ma sei andato al baretto con Maksas?
Uno dei migliori articoli che abbia letto su erep.
su tutto condivido al 100% il fatto che agli admin sia sfuggita di mano la loro creazione.
Questo erep non c'entra nulla con quello che volevano creare.
non e' una copia del mondo, e' l'esatto opposto.
una cosa che mi ha fatto quasi ridere e' come dal passaggio dalla versione Beta sia andato perso (volontariamente?) il motto di questo gioco.
Vi ricordate l'immagine con putin, bush e ahmadinejad?
e la scritta "Pensate di riuscire a fare meglio di loro?"..
ecco...dopo milioni di guerre, forum sommersi da insulti e frecciatine, pensate che i vari presidente dell'emondo abbiano fatto meglio di quelli reali?? 😉
Altair88 si, nil babbo non regge tutti quei grappini però asd
Vi ricordate l'immagine con putin, bush e ahmadinejad?
e la scritta "Pensate di riuscire a fare meglio di loro?"..
ecco...dopo milioni di guerre, forum sommersi da insulti e frecciatine, pensate che i vari presidente dell'emondo abbiano fatto meglio di quelli reali?? 😉 bellissima!!!!!!!!! Bravo Sandro!
"Vi ricordate l'immagine con putin, bush e ahmadinejad?
e la scritta "Pensate di riuscire a fare meglio di loro?".."
Quella mi manca...
...era l'unico aspetto di Erepublik che riscoteva successo in casa mia 😛
a me manca il faccione di Platone prima e di Giulio Cesare poi a sinistra 🙁
Articolo riflessivo, interessantissimo: votato.
E' solo un mese che frequento queste pagine e, oltre alla curiosità che mi spinge alla scoperta di tutte le sfacettature di gioco possibili prima di decidere se vale la pena soggiornare più a lungo, il motivo che mi sta spingendo ad appassionarmi è l'elevato numero di "liberi pensatori", scrittori e oratori di calibro presenti.
Una sfida intellettuale, affrontando o prendendo parte a dibbattiti dialettici per lo più di livello elevato, tanto quanto quello culturale che supera di gran lunga ogni altro browser game io abbia mai sfogliato prima. E, davvero, di elementi che concedono questo stimolo qui ce ne sono tanti.
Mi piace Risiko ma solo come gioco da tavolo: qui, per ora, è altro a farmi restare.
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Schopenhauer
è un articolo molto bello! di quelli per cui ti meriti i complimenti!
non ho letto tutti i commenti per cui non so se è già stato detto:
durante la beta un partito di sx (mi sembr il ppr) in uno dei suoi programmi aveva proposto di avanzare idee agli admin per implementare la parte "culturale" del gioco, magari implementando le possibilità di scrittura e "disegno" (leggasi cartine e rappresentazioni degli avvenimenti) ma non se n'è fatto assolutamente nulla! pensa solo ai giornali: nella beta erano gratis e si potevano rivendere (cosa inutile allora) qui servono 2 gold e non si possono rivendere: ok si è fatto soprattutto per eliminare lo spam ma si poteva lasciare la possibilità di acquistare le testate di 2a mano in mooda risparmiare qualcosa, o magare allegare una componente economica al giornale: siamo siceri quanti possono aspirare alla medaglia di letteratura??? chi riesce ad arrivare a 100 subscribers??? io penso che un itl a subscription possa anche andare bene a livelllo simbolico e invogliare maggiormente le persone a scrivere (cose sensate e non spam inutile)!
pensa anche solo alla cartina: siamo costretti a farcele da soli perchè gli amin non ci forniscono un tubo! DICO: CI VUOLE TANTO, CAZZO, A LASCIARE LIBERO IL VETTORIALE DELLA CARTINA IN MODO CHE GLI UTENTI AGGIORNINO LORO LE CARTINE VISTO CHE GLI ADMIN NON LO FANNO DALLA BETA??????
Votato 🙂
Sinceramente quando ho visto la lunghezza dell'articolo , volevo lasciare perdere!
Poi cominciando a leggere le prime righe mi è cominciato a piacere e ... buh ... inutile dirti che scrivi proprio bene e che concordo su molte cose che hai scritto.
Votato, condivido in parte, posso farti i complimenti per il lessico e la sintassi?
Hai un modo di scrivere che cattura il lettore hai mai pensato di fare il giornalista? Seriamente eh, non sto scherzando.
votato.
e cazzo mi tocca quotare anche maksas.
Mi spiego: inutile dire che la polita è solo cliccare si o no sulle votazioni visto che senza di essa non ci sarebbe il welfare, non ci sarebbe l'organizzazione dell'esercito, non ci sarebbero aiuti alle aziende, mutui, lotterie, cambio valute etc...
ma è anche vero che da mesi non si produce niente di eclatante come appunto è stato il welfare.
Gente non preparata in congresso? Direi di no, se ne sono viste tante di facce ultimamente e alcune molto valide....
Speriamo che gli admin come hanno promesso cambino un po' di cose nel 2009!
porci i grappini del cavolo!!! nn si capisce na ceppa di quello che ho scritto...
codice cifrato per i teocratici LOL
bella lettura di erep, secondo me questo gioco può offrire ancora nuovi spunti (i teocratici ne sono un esempio, sempre sbilanciato sul lato militare, certo)
ps
akira rumeno!!
:°)
Swann, ho ripensato un'attimo alla "richezza".
Non è assolutamente fine a se stessa, anzi. Qui serve tantissima richezza 8accumulabile dunque in tantissimo tempo) per creare i monopoli.
E gli admin le han pensate tutte per evitare i monopoli, ma questi sono attuabili lo stesso con molti gold. Dunque l'aspetto economico non è marginale, è solo quello in cui ci vuole più pazienza 🙂
bell'articolo e molti spunti su cui riflettere!
Speriamo che chi di dovere si decida ad implementare un po il gioco!
meno seghe mentale...se l'italia andasse in guerra il governo dovrebbe raccogliere fondi e comprare armi all'esercito come giusto che sia quindi dato che in questo gioco LA PACE non esiste essendo un gioco basato sulla guerra il governo di Eitalia deve dare soldi e armi aal' EEsercito come giusto che sia
@Regel: mi piace la tua visione dello stato. Se lo sostituissimo con un porcellino salvadanaio, per i periodi di guerra?
La riflessione sul risiko la feci io già sei mesi fa. Dico questo senza togliere nulla a questo articolo, che non mi trova del tutto d'accordo, ma Swann penserà che sia normale.
Voglio solo ripetere la riflessione che feci: se erepublik fosse come risiko, allora sarebbe un gioco orrendo. Semplicemente perchè risiko ha un inizio e una fine, e preferirei giocare al gioco reale, o a giochi simili (per altro migliori). Un risiko infinito, dove le vittorie sono solo delle battaglie e domani potrebbero essere facilmente ribaltate, è un gioco noioso e anche stupido. Io continuo a pensare che la vera differenza di questo gioco la faccia la parte sociale e politica, senza di essa si perderebbe quasi tutto. E' divertente anche vedere chi critica la politica, evidenziando che la sta facendo.
Bell'articolo,molto.
Belli anche i commenti che ha suscitato,teocratici compresi.
Voto tutto e tutti.
molto interesante vorrei ampliare alcuni tuo punti in un articolo appena ne avrò tempo. magari ne parliamo sono riflessioni importanti
L'articolo è molto interessante, ci sono delle riflessioni che condivido totalmente ma anche alcune che non mi paiono corrette. Ad esempio, credo sia normale che i contatti fra giocatori avvengano anche attraverso reti esterne al gioco, come forum e via dicendo. Questo è un gioco prettamente "sociale" dove se non ti relazioni con gli altri praticamente non fai nulla, la creazione di spazi comunitari esterni al sito è "fisiologica" e comunque auspicabile.
Condivido invece l'idea che l'aspetto militare ormai conti troppo: le attività pacifiche non sono abbastanza sviluppate e la guerra diventa per molti l'unico modo di divertirsi e l'unico aspetto importante del gioco. In realtà, per giocare alla guerra mondiale perenne, ci sarebbero tante alternative migliori a ER dove devi rispondere a delle domande... il gioco dovrebbe svilupparsi per permettere la creazione di una piccola società e credo che, per farlo, dovrebbe ampliare le attività che è possibile svolgere.