[eC] Analisi strategica della posizione della nostra Nazione

Day 1,835, 11:12 Published in Italy Italy by Stedee
Premessa: quest’articolo nasce da alcune considerazioni che ho letto riguardo EDEN, e l’eventuale possibilità dell’Italia di trovarsi in una migliore situazione una volta uscita dall’alleanza. Ma non è assolutamente una presa di posizione riguardo il referendum.

Partiamo, in maniera fin banale, da alcune considerazioni d’ordine generale sulla posizione della nostra Nazione. In generale, l’Italia è in mezzo.

A Nord sta il maggior numero di regioni confinanti con altri Stati. Piemonte, Toscana, Liguria, Val d’Aosta e Lombardia confinano con Francia e Svizzera (per essere precisi, Piemonte e Val d’Aosta con entrambe, la Liguria e la Toscana solo con la Francia, la Lombardia solo con la Svizzera).
Parliamo di due Stati di scarsa prestanza militare, sempre o quasi sempre invasi: la Francia è costretta a doversi difendere dalla Polonia (proveniente da Est) o dalla Serbia (proveniente dalla nostra Penisola), la Svizzera è occupata dalla Slovenia, ma se questa si dovesse ritirare, la Polonia interverrebbe al suo posto con facilità. Tuttavia, è difficile che provengano invasioni da queste regioni: non portano a bonus utili nel nostro Stivale: la Polonia ha già dove reperire bonus Fruit, Fish, Oil, Saltpeter. La Polonia non si è mai impegnata seriamente nel nostro Stivale, lasciandolo alla Serbia come luogo di conquista, o di partenza per altre campagne ad Ovest. Ciò non esclude che possa intervenire: cosa che sta attualmente facendo. Ma non credo che occuperanno mai stabilmente la nostra Penisola, per lunghi periodi, semplicemente perché non vi sono interessati.

Discorso a parte per la Sardegna, confinante con la Spagna. Ma da lì non sono mai provenute invasioni, negli ultimi anni: d’altra parte, la Spagna possiede già il bonus Salnitro, tra i più interessanti in nostro possesso, e storicamente le nostre Nazioni hanno sempre avuto buoni rapporti.

Ad Est, invece, Veneto, Trentino e Friuli confinano con Slovenia ed Austria. Per la seconda vale lo stesso discorso della Svizzera: è troppo debole, e potrebbe essere facilmente invasa dalla Slovenia, dalla Polonia o dall’Ungheria (eventualmente). Storicamente, è la via della Slovenia: luogo da cui sono sempre partite le occupazioni, sempre più lunghe (fino a giungere nella situazione attuale: il Nord Italia è quasi una colonia slovena), di questa Nazione. Garantiamo bonus che sarebbero difficili da reperire altrove per una Nazione di media forza come la Slovenia: grazie a noi, essa si garantisce degli ottimi bonus produttivi. Del resto, è probabilmente il nostro invasore stabile più debole, quello che potremmo anche riuscire a respingere per un certo periodo; questo ha portato in passato all’affitto di alcune nostre regioni, appunto, alla Slovenia.

Da Nord, dunque, emerge un quadro preoccupante, ma non critico. Teoricamente sarebbe possibile respingere la Slovenia; e sarebbe altrettanto teoricamente possibile respingere la Polonia, ammesso che questa non sia chiamata in aiuto dai suoi alleati, per il suo scarso interesse nell’occupazione della Penisola.

Il vero problema giunge dal confine coi Balcani: Apulia.

Apulia confina con quattro regioni balcaniche: una greca, una montenegrina, una albanese, una croata. La prima non è sostanzialmente un problema, finché la Grecia ci sarà amica: è anzi l’unico luogo dal quale possiamo sperare in un aiuto nella nostra Penisola.
Le rimanenti sono in mano a Stati la cui permanenza territoriale nei Balcani è quantomeno aleatoria. Montenegro, Croazia e Albania, difatti, sono fin troppo facilmente invase e conquistate da Serbia e FYROM. Possiamo dunque considerare che confiniamo direttamente, o quasi, con queste due Nazioni.

Il problema è l’interesse predominante di quelle due Nazioni ad invaderci. Serbia e FYROM, difatti, non possiedono bonus Oil, o Saltpeter: potrebbero recuperarli rispettivamente in Romania ed Ucraina, ma la prima è decisamente più pericolosa, la seconda è troppo lontana: sfruttano quindi comodamente il passaggio pugliese, ed invadono la nostra penisola sino alla Toscana, all’Abruzzo, alle Marche. Non dimentichiamoci poi la possibilità d’arrivare in Francia, sino ad Aquitaine ed al suo preziosissimo bonus Gomma.

Ecco dunque il vero problema. Da un lato, per queste Nazioni possediamo bonus troppo interessanti; dall’altro, siamo un luogo di passaggio. Ecco perché non avremo mai pace. Ecco perché saremo perennemente invasi: non ci sono alternative.

Queste Nazioni, inoltre, non tratteranno mai con noi. Non ne hanno motivo, non siamo semplicemente un luogo di passaggio, o un deposito di risorse a cui attingere comodamente: siamo entrambi, e questo vuol dire che vorranno sempre occupare le regioni più interessanti (Abruzzo, Marche, Molise, Toscana), e avere libero un passaggio a Nord; al massimo potremmo ottenere da loro il bonus Pesce di Sicilia, o Calabria. Ci dovremo, in ogni caso, sempre e continuamente difendere. Ed a questo punto perde di senso la possibilità di liberarci dalla Slovenia: questa, alleata storica di Serbia e FYROM, non farebbe altro che chiedere il loro supporto, ponendo definitivamente fine alle nostre speranze di libertà. Una speranza piuttosto labile sarebbe il respingimento della Slovenia, e un trattato con la Serbia che ci permetta di mantenere quelle regioni: ma i Serbi non hanno motivo di fermare gli Sloveni, allo stato attuale delle cose.

Non giungeremo mai alla potenza della Serbia: ecco perché ci servono alleati. Siano questi in EDEN, o altrove; ma non potremo mai sperare di giocare da soli. Non è possibile, per la nostra Nazione, a meno di enormi sconvolgimenti diplomatici; ma non possiamo fondare su questi la nostra politica, semmai possiamo solamente sfruttarli qualora si presenteranno.

Per oggi è tutto,

Stedee

PS: sono ovvietà, ma magari non tutti ne sono a conoscenza.