Le armi degli italiani #3 - Pavesi 35 PS

Day 2,164, 02:00 Published in Italy Italy by Ruben Tabriese

Eccoci arrivati al terzo appuntamento con la storia di alcuni particolari mezzi militari frutto dell'ingegno italiano.

Il primo articolo ha visto come protagonista la Vespa 150 TAP (Truppe Aero Paracadutate), il secondo la Mignatta (Torpedine semovente Rossetti) per il terzo avremo come ospite d'onore un mezzo corazzato su quattro ruote degno di una saga steampunk, ossia il Pavesi 35 PS.



Per raccontare la storia del Pavesi 35 PS bisogna partire dal suo progenitore,
il Pavesi P4, un innovativo trattore agricolo italiano progettato e realizzato dall'Ingegner Pavesi a partire dal 1911: un trattore che si distingueva per la struttura e concezione avveniristiche, con quattro ruote metalliche di uguale diametro (che permettevano il superamento di pendenze del 75😵, tutte motrici, baricentro ribassato, manovrabilità eccezionale grazie al telaio articolato, ruote disassabili in modo da poter lavorare più agevolmente in pendenze laterali e prestazioni in trazione superiori del 60% rispetto ai trattori americani dello stesso periodo.





Lo sviluppo del Pavesi 35 PS avvenne a cavallo delle due Grandi Guerre del secolo scorso e derivò dalla necessità di trovare un'alternativa ai mezzi corazzati cingolati dell'epoca.

Si trattava di una piccola autoblinda spinta da enormi ruote a raggi dal diametro di 1,55 m dotati di cerchioni in metallo per gli spostamenti fuoristrada. La vettura, con un'altezza da terra minima di 750 cm poteva superare trincee fino a 1,4 metri.
Era dotata di un unico armamento posto su una torretta rotante centrale: una mitragliatrice da 8 mm e di un alloggiamento per 2 persone.
Con allestimenti successivi venne anche armata con un cannone da 57 mm (con motore da 45 CV).




Nell'ultimo periodo di produzione venne costruito dalla Fiat rimanendo in uso fino alla fine degli anni venti, sostituito poi dal modello P4/100, un trattore d'artiglieria pesante a sua volta sostituito da altri modelli tra cui il Mod. 30 nel 1931 e il Mod. 30A nel 1934.

Quest'ultimo ebbe un buon successo in Italia e non solo, basti pensare che la Grecia ricevette, nel 1935, 224 trattori Mod. 30A successivamente impiegati sull'accidentato fronte greco-albanese proprio contro le truppe italiane.
Il mezzo veniva assegnato in ragione di 5 esemplari per ogni batteria, dei quali 4 per il traino dei pezzi ed uno di riserva. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale era ancora in dotazione all'artiglieria di corpo d'armata per il traino dei pezzi d'artiglieria e per il traino dei pezzi da contraerea.