Le armi degli italiani #1 - Vespa 150 TAP

Day 2,149, 16:16 Published in Italy Italy by Ruben Tabriese

Qualche giorno fa ho deciso di tornare ad utilizzare il mio vecchio avatar, un'immagine semplice quanto unica, una caricatura del sottoscritto in stile fumetto realizzata da un'amica disegnatrice ormai sei anni fa.

Ora, per celebrare l'evento, ho pensato di buttar giù una serie di articoli con protagonisti mezzi e armi quantomeno particolari che le menti italiane hanno partorito nel corso del tempo, qualche idea già ce l'ho, poi si vedrà.
In fondo non c'è più molto da fare in gioco, quindi una piccola digressione ogni tanto non può far male.
Beninteso, non sono un patito delle guerre, anzi, prendete queste poche righe come un semplice excursus storico.

Rimanendo in tema Vespa iniziamo questa carrellata di mezzi con una due ruote di casa Piaggio, la Vespa 150 TAP "Truppe Aero Paracadutate", detta anche ACMA Vespa 150 TAP.
Fu concepita negli anni 50 per essere venduta all'esercito francese impegnato nella guerra d'Indocina, in quel Vietnam che oltre la sconfitta dei nostri cugini d'oltralpe vide la ben più famosa sconfitta militare degli USA anni dopo.





I francesi avevano bisogno di un mezzo agile, paracadutabile e dotato di armi anticarro per sopperire all'inferiorità di terra contro i carri armati e l'artiglieria dei vietnamiti.
La guerra finì prima del previsto e la Vespa TAP non entrò mai attivamente nel conflitto tuttavia trovò applicazione nella successiva guerra d'Algeria.
A partire dalla metà degli anni 50 furono prodotte circa 600 unità in due differenti modelli, la TAP 56 e la TAP 59 entrambe con motorizzazione di 150 cc sulla base della Vespa 150.




La Vespa TAP è simile a quelle di uso civile, con alcune ovvie migliorie volte a irrobustire il mezzo: paraurti perimetrale, placche in acciaio a protezione del carter motore, della marmitta e della parte inferiore della slitta, in modo che potesse resistere agli urti in caso di lancio con paracadute. La Vespa poteva trasportare due uomini e anche trainare un piccolo carrello monoruota, oltre al potente cannone M20 senza rinculo da 75 mm di fabbricazione statunitense, in grado di perforare corazze dello spessore di 10 centimetri. Per ovvi motivi di puntamento e caricamento il cannone non poteva essere fatto funzionare con il mezzo in movimento, ma andava smontato e rimontato su un treppiede.