Innalzamento del minimun wage, una soluzione inutile, il problema è un'altro

Day 871, 10:19 Published in Italy Japan by Principe Alessandro

Guardando oggi sulla stampa leggo l'articolo di un congressman, che preoccupato dalla wellness in lenta decrescita di molti niubbi a causa del prezzo del cibo Q2, propone di innalzare il minimun wage o salario minimo di 0,5 itl portandolo sui 2.5 itl.

Comunque questa è la proposta in congresso del congressman Azzunai:

Propongo di portare lo stipendio minimo in italia da 2 itl a 3 itl, questo per far girare maggiormente l'economia dato che i cittadini che lavorano in questa fascia bassa non tendono a fare cassa e sicuramente hanno bisogno di spenderli per acquistare panini.
A perderci in questo caso però sono le aziende che avrebbero un guadagno difficile, propongo cosi anche una donazione dello stato alle aziende che offrono stipendi di 2 itl cioè a quelle a cui sarebbe modificata l'offerta.
Così facendo sarebbe lo stato a perderci, però i soldi gli troviamo grazie al fatto che nella scorsa candidatura ho proposto una legge ora in vigore che diminuisce il citizen fee da 7 a 5 itl che far risparmiare 2 itl allo stato per ogni nuovo cittadino questo però a discapito dei cittadini che continuano a giocare. Intendo così con questa legge combinata alla prima togliere itl ai cittadini che si iscrivono ma non giocano più (abbassando il citizen fee) e darli a quelli che continuano a giocare aumentando lo stipendio libero.


L'intenzione è buona, e il problema del cibo q2 per i niubbi è reale ma non considera i problemi inflazionistici così come non considera il fatto che si instaurerebbe un oligopolio di aziende legate allo stato che renderebbe difficile la concorrenza ingessando il mercato.

Comunque vediamo la risposta di superpimpo Ministro del Welfare:

Non sono contrario ad affrontare spese maggiori per chi ha bisogno di aiuto (anche perche' altrimenti non sarei al terzo mandato al Welfare), ma ritengo che l'imposizione di un salario minimo, in un sistema economico dove c'e' perfetta informazione e praticamente concorrenza perfetta come la v1 di eRepublik, sia piu' dannoso che altro, perche' rappresenta una distorsione del mercato.
Per quanto riguarda i dipendenti delle Universita', devono essere licenziati appena raggiungono un livello minimo di skill tale da aprire loro le porte del Job Market.
Ci pensa il mercato a "fare" i salari, non bisogna distorcerlo e soprattutto non bisogna pensare che aumentare il livello minimo dei salari sia una genialata e poi ritrovarsi ad aver avviato una spirale inflazionistica che non porta nulla di buono (se si alzano i salari minimi si alzano anche i prezzi al consumo, quindi l'aumento del potere d'acquisto degli underskilled non e' di un ITL reale, mentre il potere d'acquisto degli altri si riduce.
Chiunque studi/abbia studiato economia avra' sentito dire tutte queste cose migliaia di volte.

Pertanto, per chi non avesse voluto leggere tutto cio' che ho scritto in maniera complicata fin qui, riassumo: SONO CONTRARIO AD UN AUMENTO DEL MINIMUM WAGE.

Tuttalpiù si puo' pensare a dei trasferimenti a coloro che hanno paghe misere perche' niubbi e non riescono ad arrivare alla fine della settimana(non necessariamente in denaro; magari in food e gifts): questo appesantirebbe un po' le uscite dello Stato ma non genererebbe l'inflazione di cui ho detto prima; aumenterebbe percio' realmente il potere d'acquisto di chi lavora al minimo salariale.


Ciò che dice sui problemi di fiammate inflazionistiche è assolutamente vero ma comunque entrambe le proposte si basano sul semplice principio del trasferimento di risorse: la proposta di Azzunai propone di compensare le aziende, quella di superpimpo di compensare i niubbi.

Nessuno però ha considerato un'altra soluzione che secondo me è la più ovvia: agire sulle tasse.

Per renderci conto di ciò che propongo consiglio di guardare la scheda economica dell'eItalia:
come si può vedere le tasse sull'income e sulla VAT nel settore food sono rispettivamente del 10% e del 25% mentre le due tasse sui gift sono entrambe al 10%, le tasse invece nei settori armi e tickets sono molto più basse, se poi aggiungiamo la income per il grain (materia prima per produrre il food) che è al 25% capiamo che nei due settori dei prodotti che permettono di innalzare la wellness ai giocatori ci sono alti costi di produzione.

Questa tassazione in passato aveva un certo senso per il fatto che i due settori food e gift erano praticamente fermi dato che gli ospedali ti curavano in ogni caso al massimo della loro possibilità, con gli ospedali Q5 potevi recuperare 50 punti wellness facendo 1 solo fight nei wargame raggiungendo il massimo della wellness, visto che i cittadini usavano gli ospedali i prezzi di food e gift erano bassissimi e un incremento di income e VAT influiva ben poco.

Dopo la decisione degli admin di modificare gli ospedali in modo che ti facciano recuperare solo i punti wellness che perdi nei fight il mercato è stato stravolto in un solo giorno.

In questo caso la domanda di food e gift è schizzata improvvisamente mandando in affanno il mercato che ha risposto con un generale innalzamento dei prezzi per riportare l'equilibrio tra domanda e offerta.

Considerando il fatto che gli investimenti, la produttività e gli scambi nel settore food e gift sono aumentati aumentano anche gli introiti delle tasse da questi settori allo stato rispetto al passato.

Le tasse, che sono state approvate quando il mercato era molto diverso, in questa situazione si sommano ai problemi strutturali del mercato del food innalzando i prezzi vertiginosamente.

In conclusione analizzando il problema credo che l'unica soluzione è abbassare le tasse income e VAT nei settori grain,food, e ticket.

Inoltre per un certo periodo abbasserei al minimo la import portando più concorrenza per evitare che gli imprenditori approfittino della nuova tassazione per non modificare i prezzi o modificarli molto poco per fare guadagni immediati.