III. Conti della serva. Parte Seconda.
AlexanderAle
Oggi parliamo di armi.
Come al solito, per una trattazione non troppo pesante, ci aiuteremo con degli assunti in modo da non stravolgere anche la natura del titolo stesso: conti alla femminina intesi come conti spiccioli, semplici e con un certo tasso di approssimazione.
Supponiamo di sviluppare la nostra filiera produttiva in questo modo:
Pozzo di petrolio:
Costo 3000 ITL che genera 70 unitá di materie prime per le armi.
Azienda di armi Q1:
Costo 10 gold (circa 2800 ITL) che genera 1 arma Q1 ogni 10 unitá di materia prima.
Quindi: per la costituzione della nostra filiera abbiamo fin qui speso 5800 ITL.
Ora, producendo 70 unitá di materia prima per armi al giorno, la nostra produzione di armi sará di 7 armi Q1 al dì.
Considerando un prezzo medio sul mercato di armi Q1 pari a 0,70 ITL per arma, il nostro risparmio, autoproducendo e autoconsumando, si attesta a 4,9 ITL al giorno.
Risparmiando 4,9 ITL al giorno, il tempo di recupero dell'investimento (5800 ITL) si attesta intorno ai 1183 giorni.
Se sono impiegato in un' azienda dove guadagno 10 ITL, al netto delle spese costanti per le armi Q1, avrei un guadagno giornaliero di 5,1 ITL che risulta essere maggiore , seppur di poco, rispetto ai 4,9 ITL che risparmio nell'autoprodurre/autoconsumare le armi.
Inoltre, anche in questo caso, valgono tutte le considerazioni finali effettuate nell'articolo II. Conti della serva. Parte Prima. di cui riporto il link diretto: http://www.erepublik.com/it/article/ii-conti-della-serva-parte-prima-update--2229416/1/20
Come suggerito da Securea tra i commenti dell'articolo precedente, valutiamo la convenienza o meno dell'autoproduzione/autoconsumo per le armi Q7.
Per semplicitá di trattazione, si assuma che:
Ipotesi 1: Le materie prime vengono comprate sul mercato ad un prezzo di 0,03 ITL per unitá di materia prima per armi.
Ipotesi 2: Apriamo un'azienda di armi Q1 (al costo di 10 Gold) ed effettuiamo un unico upgrade a livello Q7 per 1220 Gold, quindi al netto di eventuali promozioni.
Sotto queste ipotesi si ha un investimento totale di ITL pari a 344.400.
Per realizzare 10 armi Q7 al giorno occorrono 2000 materie prime.
Ciò significa giornalmente spendere 60 ITL di materie prime.
Supposto di comprare 10 armi Q7 al giorno, ad un costo medio di 8,50 ITL, andrei a spendere, giornalmente, 85 ITL.
Autoproducendo e autoconsumando quindi, risparmierei circa 25 ITL al giorno.
wow!
Ricordando però che per avere questo risparmio abbiamo speso circa 344400 ITL, il tempo di ritorno dell'investimento si attesta intorno ai 13776 giorni!
Qualcuno potrebbe dirmi: ma che ragionamenti sono? io faccio upgrade in periodo di sconti, sciocco!
Supponendo di risparmiare sugli sconti il 70% (che come percentuale è abbastanza alta) , i 344.400 diventerebbero circa 103.320. Il tempo di ritorno si attesterebbe intorno ai 4132 giorni.
Come ormai consuetudine di chi scrive, complichiamo ulteriormente la trattazione, con buona pace del lettore.
Supponiamo ora di dare lavoro a 10 fortunate persone, con un salario di base di circa 5 ITL al giorno.
Supponendo sempre di acquistare le materie prime, in questo caso la quantitá da acquistare sará pari a 2000*10 = 20.000 per un costo totale di 600 ITL giornalieri, supposto il prezzo delle materie prime pari a 0,03 ITL per singola unitá.
La produzione sarebbe pari a 100 armi Q7 al giorno.
Ora qui ci troviamo ad un bivio.
Scegliamo anche qui la strada dell'autoconsumo e autoproduzione. Vale a dire che pago 10 dipendenti per produrre le armi che poi utilizzerò in battaglia a mio solo uso e consumo. Gran bella scelta! (Sicuro?)
Le spese in questo caso sono 600 ITL per le materie prime e 50 per gli stipendi dei dipendenti per un totale di 650 ITL.
Se dovessi acquistare sul mercato 100 unitá di armi Q7 andrei a spendere 850 ITL.
Quindi in questo caso il mio risparmio si attesta sui 200 ITL giornalieri.
Considerando l'investimento iniziale di 344.400 (o nel caso di sconti di 103.320 ITL) il tempo di ritorno si assesterebbe intorno ai 1722 giorni, che diventerebbero di circa 500 nel caso di upgrade con sconti pari al 70%.
Se invece scegliamo di non utilizzare le armi ma di immetterle nel mercato e supponendo una domanda di mercato infinita (cioè in parole povere che comunque riusciamo a vendere le nostre armi) e fissando il prezzo pari a 8,50 ITL per arma Q7, il nostro ricavo si attesterebbe intorno agli 850 ITL giornalieri, che al netto delle spese (650 ITL) genererebbe un utile pari a 200 ITL. Eureka!
In conclusione:
Che differenza c'è tra le due strade appena percorse?
Dal punto di vista strettamente economico, NESSUNA, in quanto entrambe generano gli stessi utili e quindi lo stesso tempo di ritorno dell'investimento.
Che differenza c'è tra gli ultimi due casi e l'autoproduzione/autoconsumo "puro"senza dipendenti?
SOSTANZIALE,direi, perchè gli ultimi due casi oltre ad avere palesemente un tempo di ritorno molto più breve, generano ricchezza distribuita in quanto forniscono salari per i lavoratori e quindi viene creata economia utile alla eNazione.
Comments
Le tue teorie partono da presupposti errati per giungere a conclusioni folli.
una cosa non capisco perché io lavoratore dovrei lavorare per te a 5itl al giorno quando sul mercato ci sono offerte di 14/15itl così da farti guadagnare a te imprenditore 200itl al giorno?
Caro Vittorio2010,
Forse il tema del discorso è stato travisato.
Tutto il ragionamento ruota intorno alla convenienza economica o meno dell'autoproduzione Vs imprenditorialitá "avanzata" ed è stato fatto per capire i pro e i contro di entrambi gli scenari.
Quello che dici tu è vero. Io posso mettere anche offerte di lavoro a 100 ITL ma per avere un ritorno economico, o per lo meno un punto di pareggio (il buon vecchio Break Event Point per chi mi capisce) allora dovrei aumentare il prezzo di vendita. Aumentando il prezzo di vendita non sarei competitivo sul mercato, ergo, o chiudo o abbasso i salari.
I 5 ITL che hai citato tu ovviamente si possono aumentare ad esempio spalmando una parte dei 200 ITL di utile per i 10 stipendi. Questo ovviamente andrá però a penalizzare il tempo di ritorno dell'investimento.
P.S: riguardo la competitivitá sul mercato delle aziende, ci sono 2 fattori da considerare.
Il primo fattore riguarda i prezzi "sballati" perchè chiunque autoproduce (e quindi a costi salariali nulli) immette sul mercato prodotti a prezzi stracciati rispetto a chi ha dipendenti. Questo comporta, per le aziende con dipendenti, di abbassare il salario per rimanere competitivi. Per provare a dimostrare che l'autoproduzione/autoconsumo non è poi così tanto conveniente, ho fatto questi famosi "conti alla femminina".
Il secondo fattore riguarda la concorrenza esterna. Non solo la "guerra dei prezzi" e fatta dagli eItaliani autoproduttori, ma con una errata politica economica ci sono anche gli autoproduttori di tutto l'eMondo che inondano il mercato di merci a bassissimo costo.
due piccoli appunti; le aziende raw più convenienti al momento sono quelle a gold non a itl (precisamente la miniera di alluminio a 10 gold), nell'analisi della realizzazione delle armi q1 non tieni conto che le raw prodotte hanno un valore di mercato e il prezzo delle armi 1 non è 0.7 ma molto più basso (senza contare che acquistando in mercati di altri stati si risparmia molto).
Precisamente per fare 7 armi q1 si usano 70 raw che hanno un valore di 2,1itl; 7 armi si vendono (valore attuale di mercato italiano) a circa 0,6 lordi quindi 4,2itl a cui togliere 2,1 itl sono 2 itl di ipotetico risparmio giornaliero
Grazie per la precisazione Benvenuti in California.
Tu scrivi che "Precisamente per fare 7 armi q1 si usano 70 raw che hanno un valore di 2,1itl; 7 armi si vendono (valore attuale di mercato italiano) a circa 0,6 lordi quindi 4,2itl a cui togliere 2,1 itl sono 2 itl di ipotetico risparmio giornaliero"
aggiungerei: ...sono 2 itl di ipotetico risparmio giornaliero se invece di produrre la materia prima si acquistasse nel mercato.
Il risparmio di 2 itl che indichi tu è calcolato come differenza tra il risparmio che ho se mi autoproduco tutto in casa (tu hai indicato 4,2 itl) e il risparmio che otterrei comprando la materia prima a 0,03 itl.
Ti prego di correggermi se non ho ben capito il tuo ragionamento.
la produci in casa ma le potresti sempre rivendere; per cui hanno comunque un valore. è un costo dovuto ad un mancato introito
Nell'analisi delle q7 non tieni conto delle tasse che pagheresti nel vendere le armi e del fatto che comprandole in un altro mercato si trovano a cifre vicine ai 6,5itl; per cui 10 armi al giorno mi costerebbero 65 itl e non 85 che è di poco superiore al costo di produzione stessa delle armi.
hai ragione Benvenuti in California, però in questo caso dovresti aggiungere ad esempio il costo di trasferimento nella nazione di appartenenza del mercato in cui vuoi operare.
Il caso che ho trattato io fa esclusivo riferimento al mercato italiano.
Perdonami ma quindi in sostanza stai avvalorando la mia tesi per cui ritengo non conveniente l'autoproduzione, visto che, spostandoci in altri mercati, il costo delle armi Q7 è quasi pari al costo di produzione della stessa (tralasciando il dettaglio fondamentale che quindi non si avrebbe risparmio e quindi non si rivedrebbe mai il capitale investito).
il costo degli spostamenti si ammortizza facendo grossi acquisti e comprando le armi quando ci si sposta per combattere (senza contare che si può anche rimanere pressochè fissi in uno stato alleato dove le armi costano meno). Comunque si avvaloro la tua tesi secondo cui economicamente non conviene l'autoproduzione; i costi di mettere su una struttura valida per produrre armi è esorbitante e prima di arrivare ad avere quelle disponibilità libere dalle necessità (superiori) di uppare i centri di allenamento passano anni.... (ovviamente in un sistema di non acquisto gold)
trasferiamo tutta la produzione all'estero e con bonus a 100 , cambia totalmente il discorso.
se mi fornisci qualche dato mi piacerebbe approfondire questo argomento.
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Boh, tanto io ho già la mia Q7, e di questi discorsi me ne faccio un baffo.
Mister Y, indica AlexanderAle coi bonus quanto produci in + in USA
fare il conto dei bonus è abbastanza semplice; ogni bonus aumenta del 20 % la produzione sia di materie finite che di materie prime (ed ovviamente anche le materie consumate per produrre prodotti finiti), quindi con bonus al 100% si raddoppia il prodotto (e di conseguenza si raddoppiano i costi delle raw) quindi il ROI si riduce alla metà
Solo per fare eccesivo puntiglio. Il Roi (return of investment) indica una percentuale sul capitale investito. Quello che intendi tu e quello che ho calcolato io è il cosiddetto TR (tempo di ritorno dell'investimento) che come hai giustamente detto tu, nel caso del bonus 100%, si dimezza.
Letto fino a un certo punto.
Saltato a piè pari i commenti.
Innanzitutto votato per chi rispolvera il giornalismo economico.
unico appunto fin dove ho letto è che il termine "risparmio" riferito al minor costo dell'autoproduzione rispetto all'acquisto dal mplace è un pò fuorviante in quanto si tratta sempre di costo. q
Caro Daniel,
Ma se hai da scegliere 2 gelati, il primo da 1 euro e il secondo da 2 euro e scegli quello da 1 euro..hai il costo di 1 euro, certo, ma rispetto all'alternativa del gelato da 2 euro hai un risparmio di 1 euro.
Certo, se la terza alternativa è nn mangiare il gelato, l'acquisto del gelato stesso è comunque visto come un costo.
Ok, mi hai provocato per bene con l'esempio per bambini.
Rilevo un errore per quanto riguarda l'incasso totale in caso di vendita di q7 in quanto non hai tenuto conto della VAT. Il margine è ancora più basso.
Inoltre il ROI non è del tutto preciso in quanto non hai tenuto conto della possibilità di smantellare le imprese rientrando del 50% del valore.
Gli sconti non arrivano al 70% dell'upgrade (altrimenti converrebbe comprare le aziende e smantellarle) arrivano al massimo al 45% solitamente e in alcuni casi addirittura al 50%
Suggerimento: prova a rifare i calcoli con sconto 44% per gli up -valore che rientra dal downgrade considerando che la q1 non è mai soggetta a sconto ma solo gli up successivi considera anche la VAT tax dell'eventuale vendita e un altro fattore importantissimo: i tempi di smaltimento scorte (quanto tempo impiega la mia offerta ad essere assorbita dal mercato in quanto essendo in italia i prezzi soprattutto delle armi di qualità superiore non sono vantaggiosi in un mercato globale)
Il ROI sarà comunque elevato e non giustifica (te lo dico per esperienza personale) il rischio ormai probabile al 99% che una modifica degli admin stravolga il sistema dei prezzi prima che l'investimento rientri.
Per inciso, non è polemica ma ti do dei consigli in quanto sei una delle poche persone che scrive ormai di ROI.
IL fatto del non considerare l'autoproduzione di RAW come un risparmio bensì un minor costo (è in effetti la stessa cosa ma come ho detto è fuorviante infatti per lunghi tempi la gente tendeva a non considerare l'autoproduzione di raw un costo e quindi di conseguenza metteva sul mercato il prodotto finito sotto i livelli di pareggio!)
Di solito intervengo poco nei commenti e tantomeno con WOT come questo. Prendilo come un segnale positivo da parte di un giocatore che amava il modulo politico di erep (della V1 e anche qualcosa della v2)
In bocca al lupo
Caro Daniel,
Non era mia intenzione provocarti e soprattutto ho apprezzato moltissimo il tuo secondo intervento.
Tutto quello che dici tu ha perfettamente senso soprattutto in un contesto di operativitá effettiva. Il mio intento tuttavia era dare una prima bozza ad un modello di calcolo che ci facesse capire, a grandi linee (alla femminina, appunto) se l'autoproduzione/autoconsumo avesse davvero un vantaggio.
Condivido esattamente tutti i tuoi commenti perchè rendono maggiormente precisa lamtrattazione. Rimane però il fatto che il tempo di rientro dell'investimento nel caso di autoproduzione/autoconsumo, sia molto elevato.
Riguardo il ROI facciamo attenzione però. Io ho considerato il TR che rappresenta il tempo di ritorno (espresso in giorni) dell'investimento iniziale. Il ROI, almeno nella RL, è tutt'altra cosa.
Refuso di battitura: * la trattazione
si alex io utilizzo qui il termine ROI in luogo di TR perchè non mi metto a parlare di percentuali e di costo opportunità 🙂 perdonerai l'imprecisione ma credo sia + comprensibile come termine perchè più sdoganato.
LOL il maestro e l'erede dell'economia! Aspettando il nuovo modulo economico :as😛