VIP: un partito italiano negli eUSA

Day 1,681, 12:05 Published in Italy Saudi Arabia by Mr A Plus

27/6/2012

Il 16 Giugno del 2012, sotto la spinta del fenomeno politico denominato Italocracy, è nato, negli eUSA, il Very Italian People (VIP). Un partito creato da nostri connazionali che, per un motivo o per un altro, hanno la cittadinanza statunitense.
Per conoscere meglio le caratteristiche di questa formazione politica e di quello che la circonda, ho intervistato Castell militarista, l'attuale Party President del Very Italian People. Di seguito, uno stralcio dell'intervista.






Come nasce il VIP, PP Castell militarista? Chi lo ha fondato?
Il VIP nasce spontaneamente da una strana idea mia e di longoba, che diventa effettuabile attraverso il TO di un partitino e trova molto consenso negli eItaliani all'estero. Non ci sono veri e propri fondatori giacché il movimento è nato spontaneamente. 😉

Come definiresti il VIP?
Un'allegra compagine di compatrioti nella medesima nazione estera, nata per mantenere saldi i legami con i propri connazionali all'estero e dar loro l'opportunità di fare politica in italiano dall'altra parte dell' atlantico. Tale gruppo unito non ha motivo di cercare una sua identità politica pre-esistente, poiché ne ha creata una nuova e apolitica. Siamo la "prova vivente" che gli italiani emigrati non si sono dimenticati della loro patria. 😉

In poco tempo già una sessantina di membri. Qual è, secondo te, il segreto del vostro successo?
Aver raccolto i moltissimi eitaliani negli States sotto un'unica bandiera. 😉

Ambite al Congresso attraverso l'utilizzo di un partito che già si trova in top five?
Ancora non puntiamo a seggi importanti attraverso altri partiti, per ora pensiamo a crescere e a raggiungere la top10, poi si vedrà 😉 sicuramente non faremo mancare supporto agli eitaliani che si candidino con un altro partito, poter aiutare loro è già un trionfo.

Anche se siamo alleati, secondo te, l'esistenza di un partito di italiani, negli eUsa, può suscitare un po' di timore negli statunitensi?
Non credo, poi non siamo un partito in grado di takeoverarli dato che siamo di modeste dimensioni. Per i servizi di tutela del paese siamo a posto e non hanno nulla contro di noi, siamo considerati un partito come gli altri e le community straniere sono numerose qui.

Il VIP ha contribuito ad attenuare le divisioni tra quei giocatori che quando erano in eItalia tendevano al litigio?
Spero di si, nelle conversazioni nel chan di partito o nella tagboard su erep il tono è sempre cordiale e adeguato, ma non manca il divertimento.

Infine, riguardo alla questione emigrazione, cosa ti senti di consigliare ad un cittadino che vive in eItalia?
Gli consiglierei di fare quel che preferisce, la community italiana ha i suoi pro ed i suoi contro ma adesso come adesso ha bisogno di tutto il supporto dei suoi membri... Certo qualora decidesse di cambiare aria qui può trovare un gruppo affiatato a confortarlo e a consentirgli di fare ancora politica. 🙂

Va bene. L'intervista si conclude. Grazie per la disponibilità e buona fortuna per il partito.
E' stato un piacere. 🙂


Alcuni, purtroppo, non considerano gli italiani che cambiano cittadinanza dei veri italiani. L’emigrazione viene vista, da una parte della popolazione, come la causa dei mali che affliggono la nostra Patria. Ritengo che non sia necessariamente così, gli italiani che hanno una cittadinanza straniera, in genere, possono contare su maggiori bonus. I bonus aiutano il player a crescere più velocemente sotto molti aspetti (militare, economico, ecc.) rendendosi, potenzialmente, più utile per il bene dell’eItalia. E, inoltre, la vendita di maggiori beni sul marketplace italiano, grazie ai sopracitati bonus, è indubbiamente un vantaggio per le casse del nostro Stato.

Da qualche giorno, come abbiamo visto, è nato negli eUSA un partito composto da italiani. E, per essere un partito che rappresenta una minoranza negli States, ha raggiunto una posizione ragguardevole. L’auspicio è che il prestigio di questo partito e dei membri dello stesso, negli eUSA, aumenti il più possibile. Ciò favorirebbe, di riflesso, un aumento, forse lieve, del prestigio dell’eItalia che potrebbe essere utile per avere una maggior considerazione nell’alleanza di cui facciamo parte.

Naturalmente, anche gli italiani che mantengono la cittadinanza di origine possono fare il bene collettivo, sono da stimare perché operano in una situazione ostica e sono altrettanto utili per mantenere in vita il nostro Paese.

In conclusione, un italiano può fare il bene dell’eItalia in qualsiasi parte del mondo, se lo vuole.