USA, RIFLESSIONI DI POLITICA ESTERA

Day 1,724, 02:11 Published in Italy Italy by prefetto


Questo giornale è dedicato al player Menenio Agrippa, che ha deciso di lasciare erepublik.
Lui infatti ha donato i 2 gold che sono stati necessari per aprire la testata e mi ha spinto a scrivere.
E io ho deciso di dare il suo nome al giornale, in segno di riconoscimento...era il minimo 😃 .


[MAJ] USA, RIFLESSIONI DI POLITICA ESTERA

Buongiorno eitaliani,
quest’oggi vorrei parlare degli Stati Uniti, della presidenza Evry, da pochi giorni conclusasi, e delle sue azioni in campo di politica estera, nonché dei primi giorni targati Glove.



Lo spunto per quest’articolo e, per forza di cose, alcune citazioni vengono da un articolo scritto circa due giorni fa dal prima citato cp (😛residente), in cui sono rivendicati i successi –su tutta la linea- riportati nel mese di luglio.
Nel caso vi interessi il testo completo lo trovate qui
http://www.erepublik.com/en/article/what-i-have-done--2097924/1/20

Come lo stesso Evry dice:
“Il mio secondo obiettivo era ottenere risultati duraturi riguardo la nostra politica estera. Quando sono entrato in carica, gli USA stavano lavorando alla creazione di un’alleanza con Brasile, Spagna e Polonia. Terra era sul punto di morire ed EDEN stava subendo gravi sconfitte contro ONE.
[…]
Rapidamente posso ricapitolare le reazioni di causa-effetto ottenute:
-sono stato accusato di voler portare gli USA in ONE;
-come risultato abbiamo ottenuto un mpp con la Spagna ed abbiamo iniziato a parlare con la Polonia;



-poco tempo dopo l’mpp, la Spagna ha lasciato ONE e dopo poco anche la Polonia ha fatto lo stesso;
-ONE è stata sciolta e nell’articolo in cui si annuncia lo scioglimento dell’alleanza è chiaramente detto che “l’addio della Spagna è stato il più grave colpo subito””.


Oltre a queste citazioni credo sia giusto riportare anche la firma…”distruttore di ONE”.



Che dire…ora come ora è ancora presto per parlare di risultati duraturi, anche perché almeno sulla carta l’attuale presidente statunitense, Glove, rivendica una rottura completa con la politica estera di luglio.
Dobbiamo quindi rivolgerci ai fatti.
E’ vero che gli Stati Uniti non stanno cercando di passare al “lato ONE”.
Qualche giorno dopo l’mpp con la Spagna –si parla ormai di una 20ina di giorni fa- il Congresso ha nettamente rifiutato accordi con la Serbia e la Bulgaria






E’ però altrettanto certo che USA, Spagna e Brasile stanno ormai portando avanti una strategia indipendente dagli interessi delle altre alleanze e che il loro legame sia ormai solido.

Gli USA hanno risolto le divergenze coi vicini canadesi, in cui non intendo inoltrarmi, e avevano trovato un accordo per risolvere il problema del messico.

La cosa prevedeva che gli americani si sarebbero tenuti tre delle otto regioni messicane, quelle necessarie per i bonus, e avrebbero liberato le altre, in cambio di un pagamento mensile.
Questo accordo credo sia in gran parte responsabilità della Spagna, in ottime relazioni coi messicani.
Il nuovo presidente ha però congelato questo agreement, in attesa di valutare meglio la situazione.
E’ però un dato di fatto che gli USA non hanno ancora dichiarato ne al Messico, nonostante la liberazione della valle del Messico e che l’accordo originale aveva qualche punto debole. Avendo gli americani bisogno di saltpeter, pesce e gomma (presente anche in aquitania ma considerata una regione instabile) l’occupazione di solo 3 regioni non avrebbe avuto senso.



Il Brasile si sta dedicando al Pacifico attaccando l’Indonesia, scaricata ormai dalla Spagna (ma sorge il dubbio…anche dagli spagnoli?).

La Spagna sta invece cercando di occupare le ultime regioni del Portogallo, scaricato da Brasile e Stati Uniti, dopo avergli sottratto anche i possedimenti in sud America.
Certo è sensato supporre uno scambio di favori tra i tre:
per aver mano libera nel Pacifico, USA e Brasile hanno dovuto rinunciare al Portogallo ed accettare la rinascita del Venezuela, da tempo filo-ONE.

Realtà o fantasia?



Dopo la breve carrellata, si possono tirare le somme:
-Gli Usa ribadiscono il loro 100-100 bonus, con le regioni messicane che possono essere una riserva in caso di guerra in Europa.
-La Spagna viaggia ora con bonus 80 food e 100 weapons: grano, alluminio, petrolio e gomma sono stati ottenuti tra Portogallo e sud America.
-Il Brasile, senza dover più temere colpi di mano dal’Europa, ha messo in sicurezza i suoi bonus 100 food e 80 weapons.



Passando all’argomento ONE non c’è molto da dire: non si può proclamare morta l’alleanza.
Serbia, Bulgaria, Polonia e gli altri paesi non hanno cambiato i loro mpp.
Con queste poche parole credo di aver reso l’idea e di non dover andare oltre.



A questo punto mi preme di più tornare agli USA….la domanda, posta in termini molto banali, è questa: se nel mese scorso gli USA si sono "allontanati" dal lato EDEN, con il nuovo presidente cambierà qualcosa?

Glove è stato per tutto il mese scorso critico sull’operato di Evry e, rispetto all’altro candidato cp Civil Anarchy (su cui ha vinto di pochi voti) era quello che più premeva per un ritorno allo status quo.
Ma continuo a sostenere che sia un’operazione solo di facciata, per accaparrarsi quel minimo di voti in più per vincere su un avversario di rispetto.

Nel suo manifesto elettorale, Glove chiaramente diceva
http://www.erepublik.com/en/article/glove-your-wang-america-2095047/1/20

“Spagna e Polonia continuano a dirci chiaramente che non porranno fine ai loro mpp e che continueranno a combattere per la Serbia. […] A me non interessa portare avanti il progetto CTRL ma lavorare con nazioni amichevoli come Germania e Francia.”

Io sinceramente questa rottura non la vedo ancora e non la prospetto per le settimane a venire.
Gli USA stanno troppo bene…perché cambiare le cose?
I bonus sono sicuri, soldi in cassa ce n’è, scorte di armi a volontà, nessun nemico nelle vicinanze…

E ancora:
-Qualcuno si è preoccupato dell’invasione del Portogallo?
-Qualcuno ha protestato per il NE che la Polonia ha girato alla Francia
, che era riuscita a liberarsi dagli sloveni?
-Perché gli americani latitano dai campi di battaglia europei, pieni però di spagnoli e polacchi?



In questa situazione l’unica cosa che posso immaginare è una sola, sempre a discapito del lato E/T.
La Russia, “ruffianata” per tutto luglio, potrebbe andarsi ad unire agli altri paesi.
Sappiamo che ormai da tempo va avanti una disputa con l’Ucraina, che è arrivata a fare mpp coi paesi baltici in funzione anti-russa, e sappiamo anche che la Russia rivendica più potere in campo internazionale.
Riusciranno gli americani a fare ai russi un proposta che non si può rifiutare?
Col saltpeter della regione ucraina della Taurida anche i russi arriverebbero ad avere bonus 100 food e 80 weapons. E sarebbero liberi di decidere la loro politica estera.





E se dopo i russi venissero anche i cinesi, di cui conosciamo bene “l’indifferenza” rispetto alle dispute europee?
Ma qui entriamo in fantapolitica…è dunque meglio che chiuda l’articolo.

Saluti,
prefetto


Grazie a tutti i lettori 😃


Questo è l'articolo n°40 del Menenio Agrippa's Journal.