Una nuova legge elettorale? Sì, grazie.

Day 706, 15:28 Published in Italy Italy by marcoche

Torno a palrare di legge elettorale.
Che noia, eh?!

Il fatto è che dopo ogni elezione questo tema torna d'attualità. E lo è particolarmente oggi, quando tutti (dal sottoscritto a megalomaniac, da Luco a Flaviocin e chiedo scusa a chi non nomino) affermano che questa legge elettorale fa schifo.

E lo fa davvero.

In tempi non sospetti, esattamente trenta giorni fa, sulle colonne di questo giornale si affrontava questo tema. E lo si faceva con cognizione di causa, analizzando i pro e i contro della vigente e utilizzando gli strumenti del comparativismo (con le leggi elettorali della RL) per proporre una nuova formula elettorale.

La proposta, a mio avviso molto sensata, era questa:

"Senza contestare alla base il principio che ispira questa legge elettorale, ovvero tenendo presente il sistema maggioritario di tipo plurality combinato al ripescaggio (...) potrebbe essere sufficiente permettere ad ogni partito di presentare, oltre ai venti candidati nei collegi uninominali, una "lista di ripescaggio" (formata al massimo da un numero di candidati pari alla differenza tra i posti in parlamento ed i collegi uninominali, nel caso dell'Italia 20), basata su un collegio unico nazionale, sulla quale individuare proporzionalmente - magari con metodo d'Hondt - i "mandati aggiuntivi", rispetto al numero di eletti al maggioritario, a cui ogni partito ha diritto in base alla propria cifra elettorale nazionale".

Credo onestamente che poche critiche si potrebbero fare a questa proposta, a parte l'ovvia considerazione (che esula dalla legge elettorale ma riguarda *esclusivamente* il gioco in sè) che i risultati, nelle 24 ore in cui si svolge l'elezione, devono rimanere nascosti a tutti.

Ora, andando a considerare le elezioni di ieri, con le lenti della legge elettorale qui proposta, si avrebbero delle belle sorprese.

I 20 collegi uninominali verrebbero vinti in numero di 14 dal PCE (che si è imposto in Abruzzo, Val d'Aosta, Puglia, Basilicata, Campania, Emilia R., Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Trentino A.A. e Toscana), di 4 da A&G (Friuli, Lazio, Umbria e Veneto), e di 2 da Movimento! (Calabria e Sicilia).

Fin qui tutto chiaro e vreificabile controllando gli "official candidates" usciti dalle elezioni di ieri.

La parte interessante viene nel "collegio unico nazionale". Andando a dividere i voti riportati da ogni partito per tutti i numeri naturali compresi tra 1 e il numero di seggi disponibili (20), abbiamo questi resti:

PCE: 188,00 - 94,00 - 62,67 - 47,00 - 37,60 - 31,33 - 26,86 - 23,50 - 20,89 - 18,80 - 17,09 - 15,67 - 14,46 - 13,43 - 12,53 - 11,75 - 11,06 - 10,44 - 9,89 - 9,40.

Movimento!: 132,00 - 66,00 - 44,00 - 33,00 - 26,40 - 22,00 - 18,86 - 16,50 - 14,67 - 13,20 - 12,00 - 11,00 - 10,15 - 9,43 - 8,80 - 8,25 - 7,76 - 7,33 - 6,95 - 6,60.

A&G: 121,00 - 60,50 - 40,33 - 30,25 - 24,20 - 20,17 - 17,29 - 15,13 - 13,44 - 12,10 - 11,00 - 10,08 - 9,31 - 8,64 - 8,07 - 7,56 - 7,12 - 6,72 - 6,37 - 6,05.

EIDV: 46,00 - 23,00 - 15,33 - 11,50 - 9,20 - 7,67 - 6,57 - 5,75 - 5,11 - 4,60 - 4,18 - 3,83 - 3,54 - 3,29 - 3,07 - 2,88 - 2,71 - 2,56 - 2,42 - 2,30.

FN: 45,00 - 22,50 - 15,00 - 11,25 - 9,00 - 7,50 - 6,43 - 5,63 - 5,00 - 4,50 - 4,09 - 3,75 - 3,46 - 3,21 - 3,00 - 2,81 - 2,65 - 2,50 - 2,37 - 2,25.

Ordinando in modo decrescente questi quozienti, si scopre che il ventesimo di essi (ovvero l'ultimo utile per eleggere un congressista) è 23,00. Possiamo ora eliminare tutti i quozienti minori di 23,00.

PCE: 188,00 - 94,00 - 62,67 - 47,00 - 37,60 - 31,33 - 26,86 - 23,50.

Movimento!: 132,00 - 66,00 - 44,00 - 33,00 - 26,40.

A&G: 121,00 - 60,50 - 40,33 - 30,25 - 24,20.

EIDV: 46,00 - 23,00.

FN: 45,00.

Da questo si evince che, per quanto riguarda la parte proporzionale della legge elettorale, il PCE ha diritto ad 8 congressisti, Movimento! e A&G a 5, l'eidv a 2 e FN a 1.

Sommando questo ai risultati avuti nei collegi maggioritari risulta la composizione del nuovo Congresso:

PCE 14 + 8 = 22
M! 2 + 5 = 7
AEG 4 + 5 = 9
EIDV 0 + 2 = 2
FN 0 + 1 = 1


Ne risulta dunque che il PCE, con una legge elettorale diversa, avrebbe potuto conquistare la maggioranza assoluta dei seggi.

Tra parentesi, faccio notare che con l'attuale Legge Elettora (c.d. "Calderoli&quot😉 vigente a tutt'oggi in Italia, il PCE avrebbe conquistato il 55% dei seggi. Ovvero, esattamente 22 su 40.

Sicuramente qualcuno, tra i più esperti in materia, potrà obiettarmi che la legge da me proposta ricorda molto il c.d. "Mattarellum" che è stato in vigore in Italia dal 1993 al 2005. In questa legge, si dirà, era sì previsto il ripescaggio proporzionale, ma esso veniva corretto scorporando i voti che avevano già concorso a determinare elezione nei collegi uninominali.

Nel nostro caso, questi voti sono 86 per A&G (45+9+24+😎, 79 per il PCE (7+3+7+6+6+8+5+10+4+5+7+3+2+6), e 14 per Movimento! (8+6). Per cui il numero di voti su cui calcolare il ripescaggio proporzionale è: PCE 109, Movimento! 118, A&G 35, EIDV 46 e FN 45.

Andando a fare di nuovo, su queste basi, il calcolo dei coefficienti, otteniamo:

PCE 109 - 54,5 - 36,33 - 27,25 - 21,8 - 18,16 - 15,57

Movimento! 118 - 59 - 39,33 - 29,5 - 23,6 - 19,66 - 16,85

A&G 35 - 17,5

EIDV 46 - 23

FN 45 - 22,5
(omessi per comodità i quozienti oltre il ventesimo).

Da che risultano 7 seggi a testa per Movimento! e PCE, e due a testa per A&G, EIDV, e FN. Il risultato finale, non troppo dissimile dal precedente, sarebbe dunque:

PCE 14 + 7 = 21
M! 2 + 7 = 9
AEG 4 + 2 = 6
EIDV 0 + 2 = 2
FN 0 + 2 = 2