Qualche riflessione sparsa e criptica.
![Italy](http://www.erepublik.net/images/flags_png/S/Italy.png)
flaviocin
Ci sono tante e tante cose da dire ultimamente...
Intanto una piccola info: sono stanco, ho una real life impegnativa e mi sono preso una vacanzina dal PCE e dalla Commissione Sviluppo, per cui rimando riflessioni e interventi nei luoghi appropriati a riguardo degli argomenti politici e governativi ai prossimi giorni, quando mi prenderò del tempo per ritornare attivo e propositivo e lavorativo come prima (interessa a pochi ma quei pochi ora lo sanno
😉).
![](http://www.lsmetropolis.org/wp-content/operai.gif)
1- Sono un po' stanco... Non tanto di eRepublik, che continuo a ritenere un ottimo gioco dal potenziale infinito nonostante i bug e le features limitate (ma non è lo stesso anche in real life, se ci pensate..?), ma stanco proprio del clima e dei meccanismi che si sono creati in eItalia, anche quelli, purtroppo, molto simili a quelli della real life: pressapochismo, qualunquismo, partigianeria strumentale (ma queste in fondo sono cose affrontabili e risolvibili con un impegno opposto e costante), ma, sopratttutto, la stessa sindrome che vedo in real life del "richiamo del pifferaio magico".
![](http://www.artshole.co.uk/arts/artists/May%2006/Joanne%20Thompson/The-Pied-Piper-of-Hamelin.jpg)
Sarà colpa dei tempi di eRepublik, sarà colpa forse del carattere impetuoso dell'età media in eItalia, sarà forse colpa della mancanza di formazione che i tempi e i ricicli di eRepublik rendono difficile da perseguire, sarà forse colpa delle sirene dei flames che attraggono e distraggono dalla serena e calma riflessione necessaria a non vivere tutto come una competizione, ma anche qui in eRepublik si va a mode e a richiami dei media.
![](http://www.eventiroma.net/allestimenti/impianto-luci.jpg)
Campagne mediatiche, riflettori accesi solo su alcune cose, pochi programmi di lunga durata se non nel buio delle stanze chiuse dove si lavora e ci si sbatte (o dove si ordiscono trame e piani di conquista del mondo...) mentre fuori dalle caverne di Platone chi sta
in altre caverne non collettive vede solo riflessi poco chiari e ombre indistinte e lontane.
![](http://2.bp.blogspot.com/_UHrBjtThJWk/SPh_iP8_gPI/AAAAAAAAAC8/c834XEJcQM4/s320/shadow.jpg)
Come al solito preferisco essere criptico e esoterico piuttosto che diretto e essoterico.
![](http://img89.imageshack.us/img89/3019/immaginedf2.jpg)
Perchè credo in quel che definisco "il potere delle parole", la capacità di influenzare il pensiero e le percezioni e sinceramente non voglio prendermene la responsabilità senza essere prima ragionevolmente sicuro di riuscire a ottenere risultati positivi per tutti e non solo per il mio ego o il mio gruppo.
Si fa fatica, lo sapete, a lavorare in gruppo, io soprattutto mi devo sforzare parecchio, insofferente come sono.
Machissenefrega in fondo. Tutto questo doveva essere introduzione...
![](http://cdn.mos.bikeradar.com/images/news/2008/06/25/gn_cc_saddle-480-90-480-70.jpg)
Di sicuro ci sono due cose che mi sento di dire e non sono neanche mie, ma sedimentazione dei dibattiti qui in eItalia.
![](http://wetheblog.org/images/imho.jpg)
Una sulla questione ministeri e "Stato": finchè non si creerà una vera leva di funzionari nei ministeri chiave (Economia, Sviluppo, Welfare), a ogni cambio di governo si rischierà di dover riorganizzare tutto da capo o quasi. La continuità, a mio avviso, non devono farla le persone, mutevoli e non affidabili come è giusto che siano, ma i metodi e le procedure di lavoro testate.
Questo in Ministero dello Sviluppo, che è quello in cui lavoro e quindi conosco per diretta esperienza, lo stiamo facendo, e in questo il sistema delle Commissioni è perfetto (e sta funzionando).
![](http://medea.provincia.venezia.it/gab/mobbing/open_space.jpg)
(Piccolo inciso: le Commissioni non sono luoghi dove "si decide in tanti allungando i tempi".. lol
🙂
Le Commissioni servono a dividersi i lavori da fare per farne di più e a mettere insieme le teste per migliorare le idee da realizzare.
nei minitseri non è questione di "decidere".. è questione di "fare"...)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6b/Italy-Emblem.svg/300px-Italy-Emblem.svg.png)
Ovviamente i funzionari dovrebbero assicurare la continuità al di là degli eventuali cambi di governo: ai funzionari il lavoro quotidiano, ai ministri e vice la direzione politica delle scelte di corso e la responsabilità di quelle scelte e del funzionamento dei funzionari; le proposte di cambiamento e miglioria a entrambi i ruoli e anche a chi sta fuori dai ministeri e ha proposte da fare.
Perchè in fondo lo Stato eItaliano è di tutti, al di là della gestione politica, e perlomeno questo, in eItalia, sembra una cosa acquisita (e non è poco).
![](http://www.costituzione-galileibn.it/storia_images/pianurareno_org.jpg)
Solo un piccolo appunto ai tanti che propongono: non esistono proposte risolutive!
Geniali magari ogni tanto sì, ma risolutive e perfette nella loro prima stesura no: ogni proposta è uno spunto di partenza migliorabile e da migliorare nel confronto e nel lavoro comune, e non nello scontro, con gli altri.
![](http://www.broderie.it/images/emporioimm/Ubimaiorimm/Chapeau/lampadina_alla_forca.jpg)
Qual'è allora secondo me il ruolo dei partiti? Farsi la guerra mediatica e propagandistica per imprre le proiprie idee al resto della comunità? No, assolutamente no!
Il ruolo e il senso dei partiti dovrebbe essere quello die ssere comunità di persone che si mettono insieme per elaborare e costruire proposte e migliorie partendo da una base ideale e di scelte comune. Luoghi di elaborazione e unione degli sforzi.
Ogni partito poi dovrebbe collaborare con gli altri partendo dalla propria prospettiva ma non facendo guerre, ma utilizzando il confornto e la discussione nel merito non per vioncere o per perdere una qualche gara di retorica, ma per migliorare le condizioni esistenti (sempre che quello sia lo scopo del partito, ovvio che se lo scopo del parito è conquistare il poetere per fare i propri comdi e arricchire i propri membri gli strumenti saranno diversi... ma io parlo di partiti che abbiano come scopo il "bene comune").
Chiaro che ci saranno poi dei momenti dove sclete dirimenti sulla direzione da prendere vedranno contrapporsi visioni e scopi diversi su quello che deve essere lo Stato, o il modo di giocare a eRepublik e altro, ma quei momenti sono ovvi nel momento in cui ci sono visioni diverse, ma non riguardano certo il quotidiano.
![](http://nuke.thierrybonfanti.eu/Portals/0/caff%C3%A8-dibattito.jpg)
Quello che manca qui in eItalia è il confronto delle idee: una discussione ampia e alta sui grandi sistemi di eRepublik e sulle scelte e il senso che biosgna dare allo Stato, all'Economia, al Divertimento... discussioni che vengono spesso posposte alle necessità impellenti, per esempio di propaganda, e avere elezioni ogni 15 giorni certo non aiuta.
certo è che mancano luoghi, spazi e momenti di discussione aperta e coinvolgente, senza scopi immediati: discussione culturale e cultura, insomma, qui in eItalia.
E qui mi collego alla seconda cosa che volevo dire, che è sull'economia in eItalia: l'economia è un gran casino qui in eItalia... prezzi bassi, salari mediamente alti, troppe aziende, poche aziende grosse che tengono in mano, più o meno, il mercato...
![](http://www.icao.it/navigando/uploads/economia.jpg)
Ci sarebbe da capire, e discutere, se e come intervenire, in che modo e per che scopi... Ma, appunto, bisognerebbe prima conforntarsi, discuetere e chiaririsi su quale dev'essere (o vogliamo che sia) lo scopo dell'economia in eItalia, sia come privati cittadini, sia come imprenditori che come Stato e partiti.
Qualche idea ce l'ho, non sono verità rivelate nè grandi proposte o mega soluzioni, perchè ripeto, le soluzioni si celgono e si cercano in base a quello che si vuole fare...
Butto lì qualche domanda e un paio di certezze...
Prima le certezze: ai nuovi imprenditori servirebbero consigli esattamente come ai nuovi iscritti, e questo è sicuramente un compito per il Ministero dello sviluppo. Stiamo ragionando su come strutturare una specie di "Sportello per i nuovi imprenditori" che possa consigliare su quale settore scegliere per aprire nuove aziende basandosi sull'andamento del mercato, come calcolare il punto di pareggio fra costo delle raw e saalari, info di base sul funzionamento di aziende, tasse, salari, organizzazioni etc.
Come al solito, la cosa di cui tenere conto è: "siamo in pochi a sbatterci e ognuno di noi ha almeno 3 incarichi... ci vuole tempo.".
Una cosa del genere tra l'altro è in discussione anche in Congresso: http://www.eitalyforum.altervista.org/phpbb/viewtopic.php?f=101&t=2208&start=0
![](http://www.blueguardian.it/occhioviterbese/images/stories/imprenditore1h.jpg)
Seconda certezza: le motivazioni degli imprenditori. Su cosa vogliano gli imprenditori oltre al divertimento quando aprono un'azienda pare abbastanza chiaro: alcuni cercano il guadagno, altri vogliono dare un servizio ai cittadini distribuendo soldi tramite gli stipendi o le merci, altri vogliono supportare progetti personali, o di gruppo, o di partito, o di stato. Magari ci sono anche imprenditori stranieri che aprono o comprano licenze in eItalia solo per disturbare il mercato.
Quello che è certo è che le aziende sono strumenti.
Quello che dobbiamo chiarirci e decidere come nazione è che tipo di strumento vogliamo che sia l'economia per l'eItalia: uno strumento regolato per dare il massimo di stipendi e il minimo di costi merce per i cittadini mettendo in secondo piano il guadagno privato rispetto al benessere comune? O vogliamo che sia principalmemente fonte di guadagno per i privati? Io preferirei chiaramente la prima ipotesi alla seconda, ma credo si possano trovare vie di mezzo accettabili, magari cercando di indirizzare il mercato con un'opera di informazione e consiglio (indirizzo, appunto) da parte dello Stato verso gli imprenditori.
![](http://www.webalice.it/franca.antonio/images/solidarieta.gif)
Alcuni potrebbero preferire un mercato che si autoregola totalmente, ma allora bisognerebbe assicurarsi strumenti perchè lo Stato possa essere indipendente dalle fluttuazioni del mercato o dai ricatti eventuali dei grandi gruppi per lo meno per quanto concerne le merci fondamentali: gifts, armi, biglietti, ospedali, sistemi di difesa e case (materie prime comprese).
Grandi questioni, grandi riflessioni e dibatitti da fare, però, per favore, senza partire dalla pessima idea di avere ragione.
________________________________________ _______________________________________
Links e info utili per i nuovi iscritti
Comments
Anch'io mi sono preso una specie di "vacanza", come alcuni avranno notato. Lavoro, traino, mi tengo informato, ma non ho più incarichi ufficiali. Il mio è un problema più legato alla real life, ma le questioni che ha sollevato Fla mi vedono comunque concorde.
E sarei felice di vedere un bel dibattito costruttivo. Che non sia un flame e che non siano spot propagandistici come quelli che ci propinano i nostri politici in real.
condivido l'articolo
Molto bello e molto istruttivo. Sarebbe bello tornare ai tempi della primissima beta (Catone ricorderà) dove c'era tutto da costruire e il dibattito e il confronto non solo erano sereni,ma erano anche stimolanti e divertenti.
un tempo i nuovi utenti dicevano (dietrologia alò 😛):
"l'eitaly è meglio dell'italia reale"
facciamo si che tornino a dirlo.
Perdonami... ma è troppo lungo per stasera 😛
Il dibattito sereno è la base di ogni discussione che punti ad essere costruttiva.
Io penso che anche con una giusta analisi della situazione è difficile prendere delle decisioni a livello microeconomico e che è impossibile scegliere una tra le due alternative che proponi per l'economia (uno strumento regolato per dare il massimo di stipendi e il minimo di costi merce per i cittadini mettendo in secondo piano il guadagno privato rispetto al benessere comune? O vogliamo che sia principalmemente fonte di guadagno per i privati?) alla le due alternative sono simili anche se non sembra, il benessere del cittadino è il benessere del privato. Il mercato su questa cosa si autoregola abbastanza bene: offre salari alti e prezzi bassi se c'è concorrenza. Lo Stato può intervenire solo a livello macroeconomico, ma, dal mio punto di vista, nemmeno tanto! Se un imprenditore è bravo a trovare un settore produttivo con scarsa concorrenza e a riuscire ad abbassare i costi, perchè lo stato dovrebbe mettergli i bastoni tra le ruote? l'economia di uno stato sono i propri imprenditori. Se il monetary market (molti leggono l'economia da lì) è fatto malissimo,infatti i gold sono troppo importanti in questo gioco, ci si può fare poco.
Beh penso che dici tante cose interessanti e sagge ma il tutto cozza con la realtà dei fatti. Ci si prova puntualmente a fare ciò che hai scritto, niente di più semplice in teoria si trasforma in un qualcosa di utopico. Aziende, politica e tante altre cose...
A predicare siamo in tanti, a raccogliere pochi o nessuno.
Ora sembrerò tra quelli che dicono che è impossibile discutere e risolvere ma non è così. Però sono anche consapevole che la diversità di idee e di vedute renderà difficile ogni cosa si vorrà attuare in comunione e permettimi ma forse non è proprio un male...
Antimo: beh, ma già discutere serenamente sarebbe qualcosa di collaborativo, perchè ognuno impara sempre qualcosa dal confronto con l'altro.
Non dico di essere tarallucci e vino.. ma di essere rispettosi e non strumentali nelle polemiche 🙂 è cosa buona per ogni lato e soprattutto per chi assiste e può avere stimoli per ragionare e non solo aizzamenti a essere "contro" gli uni o gli altri 🙂
Grande articolo, bravo Flaviocin! Buona "vacanza"!
Ho letto una parola nel commento di Flaviocin che mi è piaciuta molto: "rispettosi". Questo è un Social Game, dove una quantità variabile di persone si incontra/scontra per raggiungere obiettivi più o meno personali o di gruppo. Il confronto è quindi insito in questo tipo di game ve lo posso assicurare, il problema è che da incontro si fa presto a passare a offese/flame/mancanza di rispetto e chi più ne ha più ne metta. Parlo per esperienza personale: un anno fa circa giocavo ai Regni Rinascimentali, gioco concettualmente simile a questo, ed ero anche arrivato a ricoprire una massima carica (un po' come il Presidente qua in eRepublik), quindi il gioco mi dava non poche soddisfazioni, ma il clima che si respirava, un clima di continuo scontro, polemica fine a se stessa, mancanza di rispetto, mi fece desistere da tutto e mollai RR e i social game in generale, solo una settimana fa ho ritrovato il "coraggio" di reiscrevirmi ad eRepublik, non essendosi comunque mai sopita in me la passione per questo genere di giochi (da RR però rimango ancora lontano, sono rimasto troppo scottato). Cosa voglio dire con questa lunga parentesi personale? Semplicemente che, come accennava Flaviocin, se ognuno di noi mette un po' più di Rispetto nei confronti degli altri, anche nei confronti dei nemici più infami, si possono portare avanti gli scontri economici/politici/militari, insiti nel gioco, senza comunque avvelenarsi la vita con flame, offese personali e mancanze di rispetto varie. Naturalmente l'articolo di Flaviocin va molto oltre questo singolo aspetto del gioco, ma è questo che voglio e posso commentare semplicemente perchè è l'aspetto che, dai pochi giorni che sono qui, mi ha toccato maggiormente.
Il problema di un'organizzazione di una comunità è da un lato la partecipazione popolare al progetto di crescita, dall'altro la disponibilità di condividere, ed ascoltare, le idee di chi è inferiore, per tempo ed esperienza, a chi governa.
Da un lato penso si dovrebbe raccogliere dentro una bella rete da pesca tutti gli "attivi" eitaliani, dove per attivi intendo chi si interessa e si interesserebbe di estato.
In secondo luogo occorre un luogo dove la comunicazione sia paritaria ed importante. Non lo è sicuramente un singolo articolo, può esser un forum, che pochi conoscono, oppure una chat (che io pensavo di conoscere ma credo di sbagliarmi..qual'è il link?? 😁
Il problema che sollevi, i mandati di un mese, sono effettivamente un limite alla programmazione a medio-lungo termine. Si dovrebbe impostare un programma a lungo termine, accettare il fatto che i ministeri devono impostare il loro funzionamento non in base a chi viene eletto, ma a chi ne vuole far parte.
Ma questo comporterebbe una limitazione di potere da parte di chi ha già potere ora, e in questo gioco, come in RL, questo viene ostacolato.
Bellissimo articolo comunque..
J
Condivido molte delle cose scritte. Senza dubbio il giochino è bello (soprattutto per la sua natura sociale e per essere profondamente diverso da altri giochi dove conta solo la competizione con gli altri e la vittoria) ma la sua bellezza è strettamente legata alla comunità. Se questa perde d'interesse è automatico disinteressarci a nostra volta.
Il problema è anche che non aumentiamo di popolazione, nonostante i tentativi fatti in qualunque direzione per pubblicizzare il gioco... articolo comunque molto interessante, riposati fla ma non ci mollare, abbiamo bisogno di te. 😉
http://embed.mibbit.com/?server=irc.rizon.net&channel=%23erepublik-it" target="_blank">http://embed.mibbit.com/?server=irc.rizo[..]k-it
Questo è il link alla chat
Flaviocin perdonami, ma non riesco a leggerlo se non dopo le feste. Troppo per me, rispetto al tempo di cui effettivamente godo 🙁
Anche se già so che sarà un ottimo articolo da leggere.
In ogni caso commento rapidamente per dire (ho fatto uno skimming - non mi viene la parola italiana, ho il cervello in pappa 😒 - dei commenti) che:
Gioco tuttora ai Regni Rinascimentali (diciamo che sono stato uno di quelli che hanno portato il gioco in Italiano...) e trovo eRepublik decisamente migliore nel clima che si respira.
La seconda immagine, quella degli operai newyorkesi in riposo sul lavoro, campeggia su un mio quadro. Oddio, ho dovuto levarlo per questioni di spazio, ma conto di esporlo di nuovo quando avrò una casa tutta mia.
Gioco tuttora ai Regni Rinascimentali (diciamo che sono stato uno di quelli che hanno portato il gioco in Italiano...) e trovo eRepublik decisamente migliore nel clima che si respira.
Stica...come state messi 😮
Ottimo articolo, pieno di spunti su cui riflettere.
Sulla questione della gestione dell'economia se è meglio quella autoregolata o quella regolata dallo stato dico che la cosa dipende prima di tutto dal come organizziamo e dal come gestiamo l'esercito.
Rendiamoci conto del fatto che le tasse non sono altro che un trasferimento di ricchezza dai cittadini (almeno quelli che pagano le tasse) ad altri cittadini in primis soldati.
Ovviamente non dico che l'esercito è una sanguisuga succhia soldi ma è ovvio che abbia bisogno di fondi in apposite org per organizzare il suo armamento e recupero wellness in maniera ordinata e quantomeno efficiente e ovviamente per fare tutto ciò ha bisogno di fondi.
Inutile nasconderselo l'esercito assorbe più del 70% del bilancio come minimo.
Ma io credo comunque che siano da sottolineare dei punti:
-si fa un bilancio su cosa guadagno e perdo?
So che oramai quasi tutte le aziende oramai evadono sul monetary market, è un dato di fatto inutile fare polemiche ma è così, un normale lavoratore non può farlo.
Non è assolutamente giusto; però è anche ovvio che gran parte di quei imprenditori sono anche tank a qui gli vengono dati i gold per combattere, è moralmente giusto tutto ciò?
Rendiamoci conto che l'eltaly non ha niente di suo, tutto è frutto del lavoro e quindi delle tasse dei lavoratori più oramai una piccola parte dagli imprenditori, dato che oramai l'evasione è quasi generalizzata, da questo mi chiedo una cosa.
Perchè mai dovremmo per forza di cose avere delle tasse alte?
Tanto quei soldi che i cittadini che si tengono per sè poi li useranno a loro discrezione per le guerre.
Io personalmente in Sardegna ho bruciato 300 itl tra gift, armi (tra qui una q5 da 70 itl).
Avrebbe fatto tanta differenza se lo stato mi avesse tassato raccogliendo 300 itl per poi ridarmi quei 300 itl in forma di armi gift ecc. ecc.?
Aggiungo inoltre e scusate se mi dilungo che il trasferimento di denaro attraverso le tasse ormai è una ingiustizia verso i lavoratori.
Esse in teoria servirebbero sia nella RL sia in eRepublik per riequilibrare l'afflusso di ricchezza verso chi evidentemente non è così fortunato, non ha fake o non usa il fake gold come qualcuno in Spagna ha fatto e forse qualcuno anche in PEACE.
Ora però visto che le tasse le pagano solo i lavoratori e che esse vanno ai tank gran parte dei quali imprenditori evasori allora le tasse solo sono un fattore di ingiustizia in più.
Io ai primi tempi non ho avuto quasi niente dal Welfare, ho pure mandato vari PM, mi hanno risposto solo una volta; è un pò il copione di quello che ha detto Zanch.
Alla fine mi son tirato la wellness da solo.
Morale? Finora direi che sono in netto attivo verso lo stato e lo stato mi è creditore tra gift donati, armi, spese per lancio panini e via via dicendo direi per più di mille itl.
Mannaggia se me li tenevo io quei itl chissà ora cosa potevo farci......
sono scelte alessandro.
in tempo di guerra è ovvio che la guerra sia fra le spese maggiori, ma c'è anche un fattore che tu non consioderi nella questione tasse: la redistribuzione.
Io e tanti altri nell'esercito riceviamo sicuramente di più, sotto forma di armi gifts e tickets, di quanto diamo in tasse, eppure non sono un tank.
e lo stesso avviene per il welfare o servizi come le università e altri 🙂
si tratta solo, nel caso, secondo me, di aumentare i servizi civili 😃
sul discorso dei partiti, mi dispiace, ma la cosa bella di stare in un partito, secondo me, è proprio fare palestra di confronto e partecipazione comune, uscire dalla propria "isola personale" e confrontarsi e mediarsi con altri, chiaramente con quelli che senti più vicini come pensiero, progetto o ideali, ma quando poi devi lavorare appunto "per il bene comune" ti trovi a mediare con altri gruppi o partiti anche più lontani dalle tue idee, come è giusto che sia.
e ti assicuro che il bene comune esiste: è ciò che è meglio per la più gran parte possibile della popolazione, e si contrappone, spesso, all'interesse personale, quando l'interesse personale si basa sullo sfruttamento o la sopraffazione degli altri o la limitazione delle possibilità degli altri 😃
mi sto commuovendo, tanti commenti e neanche un flamme, non svegliatemi vi prego.
Che articolo..........
Uno dei più belli che abbia mai letto.
Grazie.
Parteciperò a questa fantastica discussione quando scenderà la febbre...
ci vuole continuità nei governi!!!
basta con riorganizzazioni!
Saggezza e moderazione. Fossero tutti come te...
Selling Gold. PM me.
Sono commosso.
alfio
"Saggezza e moderazione. Fossero tutti come te..." lol 😃
neanch'io sono sempre come me..! 😃