Prosa e Poesia

Day 4,984, 21:36 Published in Italy Italy by Zar Xevril Genar


Beh sono lo Zar, imprevedibile è il mio secondo nome!

Comunque, ultimamente ho fin troppi pensieri che mi passano per la testa, e senza annoiarvi troppo ho pensato di fare una cosa carina per il vostro intrattenimento....

Cioè, una cosa stavolta non comica, non per ridere. Si lo so, gli articoli seri non fanno per me, ma vedete questa cosa più come una roba artistica.

Il fatto è che sono molti anni che non riesco a esprimere davvero quello che mi porto dentro, quindi vi renderò partecipi di qualcosa che non faccio da molto tempo, spero vi piaccia




Una notte menzognera

La mente è come una nebbia. Parte della natura delle cose, come la tempesta e il sole scottante, eppure risulta sempre inopportuna, strana a dir poco. Tuttavia la mia è una nebbia molto peculiare, una nebbia sincera. Non nasconde nulla, tutt'altro. Anzi, è come un faro che offusca il giorno. Tutto è sempre così chiaro, così banale, così superfluo. La verità alla mercé dei quattro venti. D'altronde come si suol dire, asciugare l'oceano. Di certo non cambierà il mondo fingere di essere chi sono realmente. Già, perché se il mondo è fatto di maschere, io sono un burattino fatto di pelle umana. Facile dire che son mosso da fili, fatto di inutile legna e impossibilitato a muovermi di natur propria. Eppure, diventa complesso, menzognero, spiegare che quel burattino, sì, quella materia ha una coscienza, e quel che il caso gli presenta lo spaccia per scelta propria. E' menzognero darsi una definizione, quando è ben più facile, ben più reale ammettere di essere frutto del caso. In tutto e per tutto s'intende. E' menzognero, bislacco, fuorviante, arrogarsi il pensiero di essere "voluto". Quando si sa, la legna cresce nella foresta insieme a funghi ed erbacce. La natura d'altronde, è piena di paragoni, di insegnamenti, di verità. Eppure gli scienziati, oh, loro sì che sono bugiardi! Eh già, spesso fa gola credere di sapere qualcosa, qualcosa che non sia la più totale follia, intrinseca fattura del caos universale. E d'altronde potrei spiattellare qui qualunque dettaglio della mia vita, e direi una squisita verità, montata a regola d'arte per lo spettacolo più grottesco che l'uomo abbia mai assistito! Eppure, mentirei se dicessi che tutto ciò è reale. No, è soltanto la lucubrazione di uno scheletro mosso da insensati stimoli, forse un cadavere in rigor mortis. Mentirei se dicessi che è notte, o forse direi la verità, ma fa davvero così differenza? Ha davvero importanza, se la notte, tanto brillante, tanto soavemente chiassosa, disturba a tal punto i miei pensieri da farli cessare? O s'intensificano, tanto più aumenta la sinfonia del silenzio? Ma la notte si sa, non è fatta per chi ha paura di fare delle scelte. E si sa, io ne faccio fin troppe, opponendomi forse al mio destino da pedina del caso. E vorrà forse il caso punirmi? Privarmi di tutto ciò che più desidero? Ma che al diavolo vada il caso, la notte è la mia unica sposa...o forse sto dicendo la verità?



Vi è piaciuta questa cosa? Qualunque cosa essa sia? Sarei molto felice se ne potessimo parlare, nei commenti o altrove.

Voi ricordatevi di fare i bravi, di non pagare le tasse, e di fingere di non odiare il vostro vicino COMUNISTA.