Polemos e Eirene
Rebaf
Sembra strano ma in questi ultimi giorni nessun vento di guerra percuote le tumultuose lande dell'eMondo. Gli antichi greci consideravano la guerra (polemos) come un evento che intrinsecamente faceva parte dell'uomo, il farsi la guerra era la normale condizione in cui un uomo libero di una qualsiasi delle poleis greche si trovava durante la sua vita. La pace (eirene) era invece considerata la anormalità, un periodo di tempo così poco interessante da non essere neanche documentato storiograficamente. Poche sono infatti le nozioni che abbiamo dei tempi di pace e quelle che abbiamo sono tutte legato a doppio filo alle vicende di guerra, basti pensare alle due grandi opere di Erodoto e Tucidide e ai due eventi che in esse sono narrate. Si tratte di guerre e di guerre, o eventi ad essa correlata, parleranno anche i futuri storiografi dell'età tarda e dell'ellenismo.
Tutto ciò ci porta ad una considerazione interna al nostro eMondo. E' possibile trasferire questa sovrastruttura agli ecittadini e ai loro estati? Per noi di Internazionale sì e questo paragone ci affascina assai. Se pensiamo all'uomo libero di una poleis noi sappiamo che il suo massimo grado di realizzazione era quello di possedere una terra e poterla coltivare, per far questo, pero', doveva andare in guerra ed acquisire uno status sociale privilegiato che gli era dato proprio dal fatto stesso di essere un soldato. Gli opliti, di cui tanto negli ultimi tempi abbiamo sentito parlare, erano nobili che andavano in guerra per preservare il loro status privilegiato, erano la fanteria pesante e con essa una buona polis greca doveva vincere le guerre. Questo fatto pare molto simile all'ebrezza e al militarismo latente che è presente in ogni ecittadino dell'eMondo, chiunque vuole una guerra ed essa stessa lo realizza pienamente nella sua vita politico-civica. Nell'ultima guerra contro la Svizzera gli ecittadini, nonostante le difficoltà, sono stati esaltati dal fatto di aver combattuto per la salvaguardia della propria terra ed è proprio chi è andato al fronte che ne è uscito socialmente vincitore. Chi ha versato il sangue è chi ha diritto di avere una posizione predominante. Questa pare la sovrastruttura ideologica che permea l'ecittadino e, noi di Internazionale, crediamo che la cosa assomigli decisamente alla situazione che si era creata nelle antiche poleis greche.
Pare quindi che questa "eirene" sia solo un momento di anormalità, non la condizione ideale ma unicamente un momento di passaggio tra le guerre appena passate e quelle che, in futuro, arriveranno. Noi di Internazionale non siamo ovviamente d'accordo con questa visione, siamo per un pacifismo più totale e vorremmo che questa pace sia per sempre; tuttavia non siamo così ottusi dal non vedere i processi socio-culturali che formano le menti dei nostri ecittadini. Se non possiamo accettarli, se non ci possiamo ritrovare, perlomeno tentiamo di studiarli e capirli.
Comments
voto, sottoscrivo, pago il giornalaio e gli lascio pure la mancia!
^____^
ottima riflessione 😉
votato, sottoscritto, pagato il giornalaio e fatto un giro con la moglie del giornalaio mentre ello contava la mancia di lozofun.
Davvero bell\'articolo 😉
Quoto e uppo al solito, queste cose è bello leggere e fanno rinsavire e bene sperare per la voglia di proseguire il gioco.
*Date le sue finanze non lascia nessuna mancia al giornalaio e si cruccia di non averne visto la moglie prosperosa in giro*
mi fo arrivare Internazionale in Giappone io! 🙂
PS: ad ogni modo sembra che i nordici siano sempre con l\'ascia di guerra in mano
http://www.erepublik.com/article-298572.html
Ottima analisi, del resto fu Eraclito che affermò che \"la guerra è dentro di noi\". Ad ogni modo, secondo me, ed ho già avuto modo di parlarne in altra sede, in questo momento è più opportuno dividere le potenze in \"potenze conservatrici\" e \"potenze espansioniste\". Paradossalmente sono proprio le nazioni più indecentemente potenti che cercano la guerra, l\'espansione e, quindi, il cambiamento. Le potenze meno bellicose, invece, sembrano essere quelle di AM, quindi meno preparate e meno desiderose di una guerra.
In effetti, a ben vedere, si dovrà forse assecondare il ragionanamento dell\'ottimo Rebaf: noi e le altre potenze \"conservatrici\" non vogliamo la guerra perché abbiamo terrore di poterla perdere. Se le basi della Pace, però, sono queste, non c\'è dubbio che prestissimo la Guerra ci sarà. Anche perché noi combatteremmo per la conservazione nostra e dei nostri alleati, a casa nostra, e non per puro espansionismo. Il che, andando a spulciare la storia, solitamente dona una determinazione straordinaria ai guerrieri. Sono, in definitiva, ottimista: se la guerra non ci sarà, meglio. Se ci sarà, ne usciremo vincitori.
ottimo articolo e molto interessante, raramente mi capita di rimanere cosi\' colpito dalle news, complimenti !
sara\' che il mondo greco e\' alla base di tutta la nostra cultura, ma sentire questa bellissima mitologia riproposta qui mi ha fatto sentire migliore
articolo molto interessante, i miei complimenti.
sono già sottoscritto però 😛
In ogni caso... Riguardo la bellicosità vera o presunta: che i nordici abbiano tutta sta voglia di guerra non li capisco... Per vincere territorio dell\'AM dovranno tribolare, e una volta vinto, valle te a tenere buone queste nazioni così popolose e mediamente forti. Fra poco esce il modulo della resistenza, voglio vedere io le sorprese in giro per il mondo 😃
Un gran bell\'articolo come al solito caro rebaf!
L\'interrogativo di giovanni io lo risponderei in questo modo: siamo noi eitaliani che abbiamo preso questo gioco molto sul serio e rispettiamo anche le convenzioni di vienna, di ginevra e carta dell\'eONU e gli eSvedesi hanno capito che l\'obbiettivo è vincere e vogliono conquistare il mondo anche nel gioco, oppure queste persone sono così anche nella vita reale e girano di notte a far danni anche nella RL??
Il fatto è che l\'uomo non ha la guerra dentro di se, ma la voglia di potere, e la guerra è storicamente la via più facile per ottenerlo. Specialmente in un gioco dove la conquista sembra sempre l\'unico via i soddisfare la voglia di primeggiare. Gli Svedesi ne sono il classico esempio. Loro fanno guerra pechè possono, e potendo loro la fanno ricavandone vantaggio. Se non ci fosse vantanggio nella guerra nessuno si degnerebbe di farla. Quindi la pace e la guerra non sono la normalità o la anormalità. Sono semplicemente l\'espressione dei vari paesi, cioè indice della dimostrazione di forza o debolezza di ognuno.
sì ma per me è una motivazione senza fondamenta. capisco che è un gioco, ma ti autodistruggi se veramente succedi in conquistare questo famigerato mondo di chapliana memoria (quello che hinkel fa rimbalzare nell\'ufficio da dittatore)...
Non riuscirai mai a tenere a bada tutti questi paesi sottomessi. Imploderai su te stesso...
Per questo non capisco questa voglia di \"giocare\" in questo modo 😃
Solo per dimostrare la tua superiorità, lo scopo forse anche della nostra esistenza 😉
Bhe, tutti quelli che vengono dai giochi strategici tendono ad avere, credo, una tendenza guerrafondaia (quando vedi un territorio confinante, pensi a come e quando attaccarlo 😉.
Inoltre senza guerra si perderebbe parte del divertimento del gioco, e molti settori industriali sarebbero inutili, e quindi in crisi (il complesso militare-industriale è molto forte anche qui).
E\' per questo che in RL sono di sinistra e pacifista, mentre qui sono di estrema destra e guerrafondaio...
si ma che te ne fai della superiorità che dimostri vincendo quando poi fai la classica \"caduta di stile\" nell\'incapacità di tenere a bada i territori appena conquistati?
per me ci fai solo la figura del fesso 😛
Prima di fare una guerra va sempre valutato \"l\'after\" secondo me.
Bhe, tutti quelli che vengono dai giochi strategici tendono ad avere, credo, una tendenza guerrafondaia (quando vedi un territorio confinante, pensi a come e quando attaccarlo 😉.
Inoltre senza guerra si perderebbe parte del divertimento del gioco, e molti settori industriali sarebbero inutili, e quindi in crisi (il complesso militare-industriale è molto forte anche qui).
E\' per questo che in RL sono di sinistra e pacifista, mentre qui sono di estrema destra e guerrafondaio...
Nel frattempo il periodo di pace è finito, come facilmente pronosticabile le mira espansionistiche si sono nuovamente mostrate come l\'unica scelta possibile nel rapportarsi con gli altri.