Per un'etica aziendale. Prolegomeni.

Day 540, 14:12 Published in Italy Italy by flaviocin

Assodato che mi piacciono i paroloni come "prolegomeni" usati in maniera ambiguamente di poco inappropriata, parto subito con la trattazione delle mie micro-tesi 🙂

Intanto le basi: quello che mi interessa non è tanto il profitto dell'imprenditore, ma che in quel profitto ci possa stare la "responsabilità sociale" dell'impresa.

La responsabilità sociale d'impresa in eRep credo si possa declinare perlomeno in due direzioni: i prezzi e i salari.

Sui prezzi credo che la questione sia complessa, o perlomeno lunga, visto che si ricollega con macro e micro economia di cosa sia meglio per supportare il divertimento diffuso nel gioco, e cioè se i prezzi sono troppo bassi l'economia generale ne risente rallentando tutto il processo economico, se sono troppo alti ne risente il divertimento individuale direttamente e non per via traversa, etc.

Stasera sono troppo poco lucido per affrontare in modo minimamente intelligente la questione prezzi.

Direi però che l'etica si definisce in eRep su due cardini generali: l'aderenza o meno alla "diffusione del divertimento" (essendo la "redistribuzione" dello stesso un concetto applicativo più radicale nell'etica) e l'aderenza o meno alla "responsabilità sociale".

Per quanto riguarda la responsabilità sociale è chiaro che in eRep, parlando di salari, la prima cosa che viene in mente sono le offerte per gli skill zero, e cioè che se aziende sopra il q1 fanno offerte per skill zero debbano legare i salari al recupero della wellness necessario (come Ministero dello Sviluppo il mese scorso si è pensato a un rapporto del tipo: azienda q2 = salario minimo necessario a comprare almeno un panino q3).

Bene. La cosa che però volevo proporre al buon cuore di tutti gli imprenditori eItaliani è un'altra.

E cioè di adeguare gli stipendi alla tabella salariale q dell'azienda = almeno itl equivalenti al panino di q superiore a quello dell'azienda non solo per gli skill zero ma anche per gli altri skill!

Guardando le offerte per gli skill 1 c'è per esempio un'azienda di case Q5 la Glamour Housing Co. con un'offerta di 3,20 itl (non ci compri un panino q3); è solo l'esempio più eclatante, ma se guardate le varie offerte vedrete che poche, per le skill basse, stanno dentro alla tabella che propongo per non far perdere wellness ai dipendenti.

Coi prezzi del food odierni, i salari minimi che propongo sarebbero questi:

aziende q1: almeno 2,51 itl di salario minimo (costo del panino q2)
(food q1 e gift q1 costerebbero di più)

aziende q2: almeno 4,07 itl di salrio minimo (costo del panino q3)
(food q1 e gift q2 costerebbero di più)

aziende q3: almeno 8,8 itl di salario minimo (costo del panino q4)
(o almeno food q1 e gift q3 che in questo caso costerebbero 1 itl in meno)

aziende q4: almeno 11 di salario minimo (costo del panino q5)
(o almeno food q1 e gift q4 che costerebbero 2 itl in meno)

aziende q5: almeno 11 itl di salario minimo (costo del panino q1 e 5 gift q1)

(I salari sono secondo me sballati: troppo alti per le skill alte, ma ci può stare, e troppo bassi per le skill basse)

Fatevi un giro sulle offerte di lavoro e vedrete che per le skill basse (zero, uno, due) questo non avviene nella maggior parte dei casi.
Mi si dirà che allora le aziende sopra il q1 non dovrebbero postare offerte per le skill basse, e io rispondo effettivamente: sì, non dovrebbero.
In questo modo i prezzi sarebbero reali e non fatti sulla pelle, letteralmente, dei morti.

O almeno, se "all'etica preferiamo la mangiatoia" (B. Brecht) allora evitiamo perlomeno i peana sul fatto che l'eItalia non cresce abbastanza come comunità : le due cose non credo proprio che non abbiano relazione fra di loro!

Tenere conto di questa cosa si chiama "responsabilità sociale" e "avere cura della propria comunità".
Non farlo significa anteporre sè stessi o il proprio gruppo, e comunque il proprio interesse, a quello della comunità.

(Anche se sono sicuro che molte aziende invece già lo fanno, o almeno integrano gli stipendi con donazioni di gift...)

(E lo stesso discorso si potrebbe fare sull'evasione dell'income tax tramite monetary market in relazione ai conti dello Stato...)