Pashmina for President

Day 1,165, 04:15 Published in Italy USA by Pashmina

ebbene si dopo lunghe riflessioni anche io ho deciso di fare il grande passo.

Mi candido alla Presidenza di eItaly!

Ho appena fatto un anno di vita in erep e dopo tante riflessioni e critiche nei miei confronti ho deciso che il passo o si faceva oggi o non si faceva mai più. La decisione arriva da lontano ed è figlia sia delle critiche (spesso divertenti e piacevoli!) che sono piovute addosso a me e al mio partito negli ultimi mesi sia, o forse soprattutto, a causa delle vicende delle ultime settimane.

In questi ultimi giorni facendo il solito giro nella rassegna stampa sono rimasto colpito da un commento di Trichoplax / Antimo: "Essere presidente è un maturare di esperienza e attitudine che associa le capacità del singolo player alla consapevolezza di strumenti e situazioni (le dinamiche del gioco). Cose che si creano col tempo e col lavoro ... per essere presidente si deve avere la consapevolezza che un paese, un'economia, una community dipende da te, da scelte giuste, mirate, coraggiose ma soprattutto dettate dall'esperienza." Mentre leggevo queste parole mi sono più volte chiesto se effettivamente io avessi queste caratteristiche, se fossi veramente la persona giusta e corretta per condurre questa eItalia fuori dalla complessa situazione in cui verte oggi.
Procedendo nella lettura , parlando di Paul Floris "... Ha avuto la presunzione di fare il presidente non avendo maturato i meccanismi di gioco indispensabili ad affrontare tale esperienza. Ha commesso errori grossolani in buona fede e non si è avvalso dell'aiuto di persone "esperte", lo dimostra il fatto che è anche ministro dell'economia ad interim ..." mi sono detto se tra esattamente 30 giorni non avrei dovuto leggere gli stessi commenti semplicemente ocn un altro nome e mentre leggevo mi sono detto



No ... perché sicuramente ho ancora moltissimo da imparare delle meccaniche del gioco e sui trabocchetti in cui un Presidente rischia di cadere ma al contrario di Paul Floris non ho alcuna intenzione di fare tutto da solo, tutt'altro. Ho sempre creduto che un leader sia tale solamente se si circonda di gente veramente competente attorno a sé. Se è capace di richiamare attorno a sé soltanto i migliori e li mette in condizione di esprimere liberamente il giudizio senza condizionarne l'opinione.

Un leader è colui che ascolta i propri collaboratori, che ha il coraggio di farsi influenzare ma alla fine sa che deve essere lui a prendere una decisione e che difende strenuamente la propria squadra nel momento del bisogno.

Un leader non fa molto altro. Ascolta, decide, difende!



Questa è la filosofia che intendo perseguire ferocemente nei prossimi trenta giorni se sarò chiamato ad essere Presidente di eitaly. Un mese che sarà sicuramente duro e complesso. Una nazione che esce da mesi di guerra che hanno depauperato risorse nazionali e personali ma che ci lasciano un duro insegnamento: senza programmazione oggi siamo un paese a rischio di estinzione. Programmare ... tutto e il contrario di tutto.

Questo è un gioco di guerra e come tale deve essere gestito. Tutte le guerre sono state vinte dalla potenza economica superiore. Salvo rarissime occasioni nella storia, chi ha maggiori risorse produttive è risultato il vincitore in guerra, dai tempi dei Romani alla Seconda Guerra Mondiale (la guerra moderna è diversa semplicemente a causa dell'avvento dei mass media che influenzano questo equilibrio). In erep fortunatamente non esistono attentati, bombe e sacchi neri sugli aerei da trasporto e quindi vale in maniera feroce il concetto per cui se produci meno di quello che consumi sei destinato a fallire!

È attorno a questo concetto che ci sarà tutta la programmazione, politica, militare ed economica della nazione. Per programmare tutto questo sto lavorando in maniera assolutamente trasversale per costruire un Governo super partes, assolutamente apolitico, costruito da giocatori esperti, capaci di dirmi "Pashmina stai facendo una ca...ta!" e fermarmi giusto in tempo prima di commettere l'errore. Un mix di giocatori esperti e giocatori meno esperti che avranno lo scopo di costruire quella famosa finanziaria di lacrime e sangue che tanti di noi hanno sperato di vedere nei giorni bui dell'invasione slovena, costruire una macchina produttiva che non faccia sconti a nessuno, una macchina comunicativa che vada a spiegare a tutti i giocatori, dal più anziano al più giovane il perché si sta portando avanti quella decisione rispetto all'altra.

Solo chi non fa non sbaglia, ma sbaglia sicuramente sempre chi non dice nulla! Ascoltare, parlare e fare ... queste saranno le cose che dovranno caratterizzare il mio governo ...

So di avere davanti una sfida con alcuni "mostri sacri" del gioco e l'altezza dell'asticella è tanto ubriacante quanto emozionante, vincere sarà stupendo, perdere sarà comunque una esperienza che mi avrà fatto crescere ... in fin dei conti come direbbe



it's in the game!

p.s. nelle prossime ore vi presenterò il mio programma e la mia squadra, ovviamente via via che le persone mi avranno detto di si al mio progetto!