Manifesto per un'eItalia migliore

Day 924, 07:49 Published in Italy Italy by flaviocin

Sottotitolo: questo è uno sfogo (ma anche no).


Secondo articolo in poco tempo, ma sono a casa, ho tempo (e comunque vale come arretrato per i giorni in cui non ho scritto 😉) e ne ho piene le tasche di varie cose fra cui:

- i commenti sprezzanti, a presa in giro pesante, irrispettosi, maleducati, infantili, pietosi

- gli insulti, gli attacchi personali, le disquisizioni continue su cosa uno è o non è come persona (e non mi riferisco solo a quelli verso di me: i giornali eItaliani sono pieni di questi commenti squallidi)

- il fatto che appena si porta una critica costruttiva si venga tacitati/attaccati/messi in ridicolo/screditati/presi in giro ma che non si affrontino mai le questioni di merito che vengono sollevate (e anche qui non mi riferisco solo a me, purtroppo)

- il fatto che chi si fa i sacrosanti e onerevolissimi sbattimenti non capisca che ci possano essere altri modi di contribuire alla vita pubblica eitaliana o che proporre cose in più non significa necessariamente criticare quelle esistenti, anzi (questa frase rileggetela due volte, perchè visto l'andazzo delle discussioni ho idea che la maggior parte della gente qui dentro abbia problemi a capirne il senso alla prima lettura)

- il livello bassissimo della vita sociale eitaliana, che di fatto (a parte poche ammirevoli eccezioni) tende a ridurre tutto il gioco alle questioni pratiche o di lotta fra bande, segando via un immenso potenziale intellettuale e culturale di costruzione davvero ex-novo di una società e di rapporti diversi, di un "nuovo mondo" da costruire anche nelle metodologie diverse da quelle della real life che invece vengono prese e ripetute più o meno paro paro senza neanche quasi rifletterci sopra

- il fatto che la preminenza dell'esecutivo e i tempi veloci delle questioni concrete, e la scelta di limitarsi di fatto solo a quelle, ammazzi di fatto la possibilità di avere discussioni ampie e che coinvolgano tutti i giocatori sulla comunità eitaliana e le sue scelte, limitando di fatto la maggior parte della popolazione eitaliana a produrre, consumare (pubblico e privato), delegare tramite votazioni svuotate di contenuti, o a rifugiarsi alla peggio nel gioco solitario

E la cosa che fa più rabbia, è che esiste un potenziale grande in questa eItalia e in questo eRepublik, un potenziale che si esprime a sogni, tentativi di partecipazione anche se poco informata, tentativi di costruire relazioni sociali, economiche, culturali e personali diverse in questo spazio che dovrebe essere dell'immaginazione e che invece è piombato dalle miserie della real life; un potenziale che viene schiacciato dal rullo compressore dei poteri forti che non lasciano spazi di manovra, o dalle competizioni elettorali che, esattamente come nella real life, diventano fini a sè stesse e al "vincere" anche se non si sa bene cosa, dalla corsa all'accumulo, insomma, che siano gold, o medagliette, o finte gratificazioni personali.

Come nella real life, se per alcuni è facile distinguere (di qui gli "oppressori", di là chi cerca di volare alto), per la maggior parte stiamo invece in una zona grigia dove tutti vorremmo fare qualcosa di diverso e di ispirato e dove, per vari motivi, finiamo invece per replicare il solito, che sia per compromesso, o per mancanza di tempo e energie, o per la non capacità di guardarci dall'esterno mentre corriamo affacendati seguendo strade su cui non ragioniamo e che potremmo tracciare in altri modi.

Quindi no, non è uno sfogo: è un appello.
Un appello a uscire dalle faccette delle chat e a volare un po' più alto, tutti, e a farci la domanda: "cosa vogliamo veramente che sia questo gioco?"
Credo che ognuno abbia una risposta diversa a questa domanda, credo però anche che le varie risposte possano condividere insieme senza che per forza un modo di giocare diventi preminente sugli altri come sta succedendo ora.