Le tasse italiane vanno al nemico? Italia in bancarotta? Qualcosa si può fare!

Day 2,187, 06:56 Published in Italy Italy by Delussac
Una novità destinata ad incidere pesantemente sul gioco è stata annunciata ai players di Erepublik.

Scrivo questo articolo a caldo perchè credo che sia fondamentale che tutti i cittadini ne siano consapevoli al più presto possibile visto che, alla prima valutazione. sembra un cambiamento destinato ad incidere in maniera rilavante su tutti gli aspetti del game.

E' una regola che indebolisce i piccoli e favorisce le grandi potenze ma ci offre anche uno strumento per promuovere una azione potrebbe limitare i danni.

Mi scuso se, data la fretta, il testo non sarà curato dal punto di vista grafico e vi invito a leggerlo egualmente sino in fondo.

Cambia il metodo di riscossione di tassa sul lavoro, iva e tassa di importazione.

Da oggi l'introito determinato da queste tasse non andrà più nelle casse della nazione della quale il cittadino che le paga fa parte ma verrà suddiviso tra questa e le nazioni che eventualmente ne occupano uno o più territori.

Vi spiego meglio:

Ogni nazione ha un introito complessivo in tasse determinato dalla somma di iva e tassa di importazione (che si applicano alle merci vendute sui mercati) e di tassa sul lavoro (che si applica come ritenuta agli stipendi erogati ai dipendenti): sino ad oggi, nel caso di iva e tassa di importazione, queste tasse venivano incassate per intero dalle nazioni proprietarie del mercato nel quale si vendevano le merci , mentre la ritenuta sul lavoro andava alla nazione nella quale aveva sede l'azienda.

Da oggi non è più così.

Questa cifra viene adesso divisa per il numero di regioni originali della nazione.
Definiamo il risultato quota tasse per singola regione.
In ogni regione originale occupata da un nemico, adesso , l'occupante preleva l'80% della quota tasse mentre al paese originariamente proprietario rimane solo il 20%.
In sostanza chi, come l'Italia, non possiede regioni, incassa solo il 20% delle tasse generate dalla propria popolazione mentre il resto va ai paesi occupanti.
Se in italia incassavamo 150k itl al mese adesso ne incasseremo 30k e 120k andranno agli occupanti serbia e slovenia.

Italia in bancarotta?



Ci siamo vicini anche perchè da un anno a questa parte le casse nazionali si sono ridotte al lumicino per via di una politica di spesa esagerata e spesso incontrollata ma non ho scritto questo articolo per aprire questo polemica bensì per indicare una strada.

Serbia e Slovenia da oggi incassano 4000 itl al giorno a spese degli italiani.
Ma, se non vi sono nuovi meccanismi che non siano stati ancora annunciati, in realtà sono gli italiani a decidere l'entità di questa somma perchè sono loro a stabilire la percentuale della tasse.

Bene, ho già chiesto ai congressisti di Fdei di proporre immediatamente l'abbassamento al minimo possibile delle percentuali di tassazione.

Taglieremo subito le nuove fonti di guadagno provenienti dalle nostre regioni a serbia e slovenia.


Lo stato ci rimetterà il 20% di quello che verrà ridotto ma nulla impedirà ai cittadini italiani che lo riterranno giusto di donare allo stato italiano le somme necessarie a svolgere le attività indispensabili.

A questo punto, però, deve intervenire il governo perchè nuova la logica del gioco porta ad una considerazione: con le tasse al minimo ci rimettiamo sia noi che serbi e sloveni e le chiavi della soluzione le abbiamo noi.
Il governo può sottoscrivere un patto extrabellico: chieda regioni e bonus in restituzione ed in cambio dia una tassazione equa agli italiani che frutterà inevitabilmente introiti anche agli occupanti del nostro territorio (cosa che non ci entusiasma ma che le nuove regole stabiliscono).


Fatto questo il gioco riprende e... nemici come prima.