L'emondo "anticomunista"

Day 1,127, 04:49 Published in Italy Italy by flaviocin

Perseguo nell'idea che ci possa essere spazio nella comunità eItaliana per delle riflessioni speculative, per quanto banali possano essere (quindi astenersi trolsl e perditempo flammosi).

Breve analisi di eRepublik:

- il modulo politico è fondamentalmente un presidenzialismo bilanciato con un congresso ad elezione regionale, quindi facilmente manovrabile dallo spostamento di voti: nessun proporzionalismo e in più il blocco della rappresentanza per i partiti minori, quindi, fondamentalmente, uno dei sistemi meno democratici e più lobbysti che si potessero scegliere.

- la funzione in game del congresso è occuparsi principalmente di tasse, quella del presidente di occuparsi di guerra. Punto. Possibilità creative limitatissime per le features in game. Rimane sempre la possibilità di darsi strutture e modalità di partecipazione "extra" tramite features non di game, come forums, chats, ministeri, gruppi, lobbies, alleanze e quant'altro si possa immaginare e/o organizzare come comunità varie

- con l'eliminazione futura delle orgs si ridurranno però drasticamente le possibilità di trasportare in game quelle organizzazioni creative aggiuntive: rimarrano sembra le org statali, sì, ma tutte quelle possibilità di auto-organizzazione fra ecittadini che c'erano prima (coop, org di supporto/welfare privato, etc.) dovranno appoggiarsi a singoli individui.

Se eRepublik come game, insomma, era già prima orientata verso un rigido conservatorismo per quanto riguarda le strutture sociali interne al game, ora, con le nuove modifiche, si va configurando sempre di più come un "popomondo" meno sviluppato sul lato individuale con in più il risiko fra nazioni. Ma anche il risiko fra nazioni rischia secondo me di diventare sempre più complusivo, con battaglie anche troppo numerose, e, soprattutto, sempre più incentrato sull'influenza di pochi rankati rispetto ai tanti "apprendisti" che contano molto poco.

Di fatto si tratta di un'ulteriore connatazione classista del gioco: o giochi da tanto, o investi tanto per rankare velocemnte ed entrare nelle varie "elites".
Nulla di strano, del resto: come tutte le cose, anche eRepublik è ideologicamente determinata e configurata dalla sua realtà materiale, cioè dal fatto che sia un gioco il cui scopo è far incassare soldi ai suoi proprietari.

E' chiaro che per avere un gioco sociale che sia fatto per garantire la possibilità di esplorare i potenziali creativi di un "emondo alternativo" e non un farm game come sta diventando eRepublik, il gioco dovrebbe essere fatto e gestito con uno spirito open-source o perlomeno comunitario, non basato sul più classico dei profitti capitalisti : )

E' comunque un peccato che l'evoluzione di un gioco con un potenziale così alto vada nel senso che ho provato, molto banalmente, a tracciare.
Di sicuro, per le possibilità di pratiche sociali ed economiche alternative ai moduli di eRep ricalcati sulla "real life" si apre un periodo di riflessione e "reinvenzione".