Il rompimarroni 2

Day 1,718, 06:33 Published in Italy Greece by terrenmiko


Il problema principale dell'innefficienza  militare italiana,  (il resto non conta) è la politica, nella fattispecie i partiti politici.
I partiti in Italia non hanno caratterizzazioni. Sono contenitori di utenti in cui tutte le linee hanno fautori e detrattori e tutte le linee politiche sono rappresentate. Tra il PCE, (su cui, simpaticamente nel 2012, svetta la falce e il martello) e Aquila et Gladius, storico partito avversario, le differenze sono nulle. E le differenze con gli altri partiti sono ancor meno. Tutti blaterano di eguaglianza, di cortesia per i nuovi player, di democraticità e di aiuto. Bravi. Bene. Bis.
E le differenza politiche?
I player scelgono in base alle comunità o astrattamente al logo o attraverso referal. Ma non dovrebbe essere così.
Si dovrebbe scegliere in base ad una visione del gioco specifica ed unica del partito. Da Aquila et Gladius mi attenderei una visione militarista, individualista, nazionalista e con idee chiare e pragmatiche su chi comanda e su come si comanda. Mi attenderei quindi la vecchia visione dei teocratici, se non sbaglio, tutto è guerra e tutto è finalizzato alla guerra, lo stato e i suoi organismi non sono separati dall' Esercito ma sono essi stessi l'esercito.
Dal PCE mi attenderei una visione più comunitaria, meno gerarchica, più,(inutilmente) democratica della vita dello stato. Una visione di insieme dei player verso un obbiettivo condiviso.

Lo so. Non son nessuno ma sono caratterizzazioni decise ed uniche che renderebbero i partiti diversi ed in competizione. L'importante non è ciò che ho scritto, come esempio,  ma il concetto che enuncio. 

La specificità di ogni partito.

Alle elezioni quindi si scontrerebbero due concezioni di stato e chi vince comanda e modifica lo stato in base alla sua idea. Le squadre non dovrebbero essere miste, chi comanda prende tutto perchè se si fa bene si viene rieletti e se si fa male si va a casa e si perdono iscritti. Il compito del segretario del partito diverrebbe quindi importantissimo. Lui decide il CP, lui il Governo da presentare, lui i congressisti che devono appoggiare il Governo. Lui quindi la responsabilità delle scelte, tutto sommato come è nella realtà. Questa visione tenderebbe a responsabilizzare chi sceglie il Governo o i congressisti. Non potresti mai permetterti di mandare al governo un nabbo, (come me) perderesti voti, non potresti sbagliare un ministro dell'economia perchè alle prossime elezioni ti lincerebbero. Non potresti non armare il tuo esercito perchè poi saresti additato, insieme al tuo partito come inefficiente ed incapace.

Gli elettori decidono che idea specifica vogliono seguire, il segretario di partito decide con responsabilità chi mandare al governo e il governo decide ciò che vuole. E se va male a casa pesti e derisi.

Si chiama Governo ed opposizione. E qui si innesca la stampa, la propaganda, l'opposizione che controlla ed è pronta ad entrare al potere al posto del governo che sbaglia. Sarebbe un cambio epocale nella tanto bistrattata politica.

Un bell'esempio è il fronte anarchico, differente da tutto e da tutti e specificatamente diverso. E' un inizio.

Con un gruppo di amici stiamo studiando un nuovo partito fortemente caratterizzato che addirittura chiederà una somma per entrare come iscritto ma speriamo che ciò non sia necessario. Siamo convinti che caratterizzarsi possa aumentare i propri iscritti.

Questo è un insieme di idee, leggetelo e sorridete, in ogni caso è solo un gioco.