Il Presidente ed il Congresso - alcune riflessioni.

Day 414, 22:16 Published in Italy Italy by Swann

Lo scontro in atto tra le istituzioni della Repubblica rappresenta quanto di più prevedibile ci fosse dal mio punto di vista, da quando le candidature per la Presidenza sono state annunciate alla fine del mese scorso.

Una doverosa premessa: come molti di voi sapranno, non ho alcuna stima per Colinar, né come giocatore né come persona. Come giocatore perché persone come lui appiattiscono questo gioco al semplice Risiko di cui parlavo nel mio articolo precedente, e vorrebbero che la politica vera sparisse per lasciar spazio all'Esercito ed alle sue roboanti imprese. Qualunque voto contrario ai diktat dei capi dell''Esercito viene marchiato col sigillo della vergogna e del tradimento, quasi che i politici avessero come unico ruolo quello di cliccare "yes" quando l'esercito chiede qualcosa, magari senza fare nemmeno troppe domande.
Come persona non ho alcuna stima di lui perché si è più volte in questi mesi dimostrato impulsivo, immaturo, incapace di confrontarsi con chi avesse idee differenti dalle proprie senza passare per insulti, offese, attacchi personali che non dovrebbero entrarci nulla quando si sta giocando.

Io stesso ho scoperto di subire continui attacchi personali anche in mia assenza, anche quando non c'entravo nulla (erano passati mesi dalle ultime volte che avevo avuto a che fare con lui) e anche su forum esterni (come quello del PCE) in cui Colinar faceva campagna elettorale insultando me, come se la linea politica del futuro presidente Colinar fosse vendicarsi di chi gli sta antipatico una volta giunto al potere, e che questo fosse il perno del suo programma.
Da parte mia, mi permetto di scrivere ora su di lui dopo mesi perché lui stesso ha deciso di esporsi pubblicamente e di sottoporsi al giudizio degli Italiani candidandosi e rivestendo il ruolo di Presidente, mettendosi quindi consapevolmente al centro della scena per ricevere critiche o acclamazioni.

Fatta questa premessa, per quanto riguarda la squadra di governo decisa da Colinar da parte mia non c'è stata nessuna sorpresa. Quasi tutti i peggiori rappresentanti del "non confronto" sono stati scelti. Al di là di ipotetiche "capacità nel ruolo" (come se per alcuni di questi ruoli ci volessero chissà quali grandi capacità intellettive), gran parte degli esponenti scelti spiccano per la loro strafottenza nei confronti delle altre persone, per il loro vivere Erepublik come un gioco di gruppo privato, fatto della loro cerchia di "amici", e per il loro modo simil-Colinar di rapportarsi con le altre persone basato sull'insulto, sulla mancanza di rispetto per l'interlocutore, sulle manie di grandezza e l'esaltazione per le grandi vittorie conseguite cliccando su "fight" agli orari più impensati.

Ma questa squadra di Governo, per quanto a mio parere la peggiore possibile, è comunque secondo me assolutamente legittima, in quanto è prassi consolidata in questa Italia virtuale che il Presidente democraticamente eletto si scelga la squadra di Governo e non debba renderne conto né al Parlamento né a nessun altro. Nell'Italia reale il Governo deve conseguire la fiducia della Camere, altrimenti decade. Qui non è così, e non è mai stato così.

Chi dunque urla allo scandalo per il fatto che non ci sia una governo bipartisan o per il fatto che Colinar abbia spartito le poltrone solo tra i membri della sua cricca, forse non ha capito come funzionano le cose, oppure non ha capito chi è Colinar. Personalmente, sono in sostanza contento che Colinar non abbia scelto persone capaci di altri schieramenti e si sia limitato a scegliere tra i suoi amici suoi pari (la pseudo-eccezione di maceron, lo pseudo-esponente del PCE che voleva eleggerlo da subito Presidente, non va nemmeno considerata).
Mi sarebbe dispiaciuto se Colinar avesse scelto persone di valore degli altri schieramenti: avrebbe potuto offuscare con la loro brillantezza l'inadeguatezza degli altri. Io invece sono a favore dell'espiazione completa della pena in ogni caso, e credo che gli Italiani debbano pagare in toto la scelta che hanno fatto di eleggere Colinar (sempre che l'abbiano davvero fatta gli Italiani - ma suppongo di sì).

Detto questo, ossia che Colinar come Presidente democraticamente eletto ha il diritto democratico di scegliere come vuole la sua squadra di governo, i congressmen in Parlamento hanno il diritto conseguito democraticamente con le elezioni congressuali di sfiduciare il Presidente con una procedura di impeachment.
Anche l'impeachment fa parte del processo democratico, quindi chi si appellava al rispetto della democrazia prima, non può rimangiarsela poco dopo a proposito dell'impeachment.
I Congressmen eletti dal popolo hanno il diritto-dovere di procedere alla votazione di impeachment se ritengono che il Presidente non sia degno della loro fiducia, giacché le regole di Erepublik prevedono che almeno i 2/3 dei voti dei rappresentanti del Congresso siano necessari.
Forse anche a questo avrebbe pensato un politico smaliziato e navigato nel formare il governo: pararsi la schiena nominando qualcuno di questo e quel partito per evitare in partenza problemi di impeachment da parte del Congresso. Ma Colinar non è un politico navigato, e le sue promesse pre-elettorali di larghe intese le ha cestinate impulsivamente quando ha visto che nessuno degli altri partiti ha appoggiato la sua candidatura. Decidete voi se sia meglio in questi casi essere personaggi impreparati al ruolo, impulsivi e vendicativi oppure politici spartisci-poltrone e calcolatori. Probabilmente sarebbe meglio non essere nessuna delle due cose.

In ogni caso credo che chiunque si sia lasciato abbindolare dalle promesse di Colinar e non ne fosse suo consapevole complice si meriti la punizione di sorbirselo per un mese intero, quindi mi auguro che l'impeachment non passi e che il Presidente democraticamente eletto abbia tutto il tempo per dimostrare l'inadeguatezza sua e della sua squadra. Non perché io abbia dubbi al riguardo, ma perché il mondo è pieno di persone che non credono a nulla finché non vedono da mezzo centimetro, o che non si lamentano di qualcosa finché non ci sbattono in prima persona la testa. Ed io non voglio che aprano gli occhi, quelli avrebbero dovuto aprirli da tempo, voglio che ci sbattano sonoramente la testa. Una bella craniata se la meritano tutta.