I cittadini e le leggi

Day 326, 02:06 Published in Italy Italy by Swann

Prendendo spunto da una recente discussione sulle regole di Erepublik, sulle leggi degli Stati e sulla necessità della loro esistenza, vorrei citare il pensiero di Niccolò Machiavelli riguardo alla gestione di una Repubblica, prendendone alcuni brani.

"Come dimostrano tutti coloro che ragionano del vivere civile, e come ne è piena di esempli ogni istoria, è necessario a chi dispone una republica, ed ordina leggi in quella, presupporre tutti gli uomini rei, e che li abbiano sempre a usare la malignità dello animo loro, qualunque volta ne abbiano libera occasione."

Dunque, per Machiavelli, la Storia ci insegna che chi si accinge ad amministrare una Repubblica deve disporre le leggi conoscendo la natura intrinseca degli uomini, che sono naturalmente predisposti ad approfittare di ogni buona occasione per compiere atti malevoli. Trasportando questo concetto nel nostro mondo elettronico, si potrebbe dire per esempio che per natura i giocatori di Erepublik tenderebbero a creare fakes e ad arricchirsi con mezzi poco consoni, ad esempio sfruttando i bug del gioco, se sapessero di rimanere impuniti, o si lincerebbero tra loro con insulti ed oscenità se avessero la possibilità di farlo liberamente.

"Si dice che la fame e la povertà fa gli uomini industriosi, e le leggi gli fanno buoni. E dove una cosa per sé medesima sanza la legge opera bene, non è necessaria la legge; ma quando quella buona consuetudine manca, è subito la legge necessaria."

L'uomo non è operoso di natura, sono la fame ed il bisogno di soldi a spingerlo a lavorare. E allo stesso modo l'uomo non è buono di per sé, è l'esistenza di una legge ad indirizzarlo verso il giusto comportamento. E la necessità di regolare una determinata questione con una legge viene fuori quando c'è l'abitudine da parte delle persone di non comportarsi nel modo giusto. Applicando anche questo pensiero ad Erepublik, le leggi di per sé diventano necessarie solo quando ci si rende conto che ci sono "cattive abitudini" da parte dei giocatori: in tal caso è indispensabile frenarle con una legge.
Quindi, come esempio, se troviamo una legge che impedisce le volgarità o lo spam, è perché senza questa legge ci sarebbe la consuetudine da parte dei giocatori di essere volgari o praticare spam liberamente. E' il fatto che questa legge esista che ci spinge a comportarci civilmente, senza di questa le persone - a dispetto della morale comune - si sentirebbero completamente libere di offendere ed insultare, perché saprebbero di rimanere impunite.

(Brani da: "Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", Libro I - Capitolo III)