eRepublik: due velocità parallele

Day 1,146, 04:28 Published in Italy Italy by flaviocin

Mentre combattiamo per liberare l'eItalia, qualche riflessione sparsa tanto per continuare la mia don chisciottesca velleità di aprire spazi di riflessione in game... ; )

Tanto tempo fa scrissi che eRepublik era un gioco da prendersi con calma e da vivere con lentezza... Tanto tempo fa era così, effettivamene, poi sono arrivati tutti i cambi e le varie versioni, e ora è tutto il contrario: eRepublik è diventato un gioco frenetico, pieno zeppo di battaglie di cambiamenti di fronte, un gioco che se non vivi "on line" ti sfugge fra le mani come sabbia (... vabbè, dai, un po' di farcitura pseudo letteraria, similitudini, robe così...)

Ma non è così per tutti: certo, se hai tempo, stai parecchio in chat (o in ufficio... ; )) è così, ma per la maggior parte dei players no.

Non credo sia mai stato fatto un censimento "reale", ma credo che in chat non passino più di un centinaio di giocatori eItaliani al giorno (a essere abbondanti, credo).
Forse a contare i membri dell'esercito che passano per gli approvvigionamenti si supera quel numero, ma non credo.
(Non credo siano pubblici neanche i numeri dei soldati dell'EI, tra l'altro. Giusto così, per "questioni di sicurezza" ; ) ma comunque non credo siano numeri esagerati)

Sarebbe interessante fare un censimento di quanti sono gli eItaliani attivi (votanti, lavoratori, etc.), ma certo il numero sarebbe inficiato dal proliferare di... chiamiamoli "replicanti", via... A volte mi sento uno sfigato come Rick Deckard, che gira in un mondo di replicanti che sembrano persone... (si, va bene, poi va a vivere con la tipa in mezzo al grano, ma... e se poi gli manca un pezzo di ricambio!? vabbè...)

Chiudiamo la parentesi e torniamo al ragionamento: credo che ragionevolmente si possa affermare che esistono anche tanti players che in chat non ci vanno, e, per ragioni varie (tempo, voglia, decisione, etc...) vivano ancora eRepublik come un giorno lento: work, train, qualche battaglia, lettura dei giornali, magari mercato monetario o aziende, magari no.
Players che esistono e giocano a loro modo, magari partecipano anche attivamente alla difesa o all'economia dell'eItalia.

Insomma: i due modi di giocare e le due velocità coesistono, due universi paralleli che scorrono insieme nello stesso conduttore.

Mi sono lasciato trascinare troppo dalle figure retoriche... Qual'è il punto?
Boh : )

Potrebbe essere il solito: l'eItalia non esiste solo in chat, ma effettivamente il fatto che le battaglie vengano decise dai fights di pochi pesa in maniera assolutamente non indifferente su questi ragionamenti.
Esiste comunque una parte di players che magari potrebbero divertirsi di più con un attenzione maggiore, o semplicemente potrebbero essere una risorsa maggiore per tutti se ci si occupasse di raggiungerli non solo per portarli in chat ma anche per dare loro info e indicazioni utili.

Ma il punto era anche riflettere sui multiversi di eRepublik, in tranquilla contemplazione "speculativa" : )

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P.s.: ma un po' di gdr sul fatto che ci stanno conquistando da parte di Governo, Partiti ed Esercito no?