Elezioni eRepublik; Nella Repubblica dell'Antica Roma come funzionavano?
Matteo Consoli
La Democrazia è una "recente invenzione".
Eppure è frutto di un'evoluzione che inizia più di duemila anni fa.
Secondo molti scrittori latini come Cicerone, la Repubblica Romana (stiamo parlando di un periodo compreso tra circa il 500 e il 31 a.C.) portava in sè la perfezione di uno stato.
L'idea di uno stato ben equilibrato e potente.
Ma come era la vita politica di un normale cittadino romano?
Innanzitutto parliamo della maggiore età. Gli eCitizen possono votare da lvl 6, in real, in Italia, si è maggiorenni a partire da 18 anni compiuti. Nell'antica Roma si poteva partecipare alla vita politica sin dai 16 anni.
Ovviamente, le donne, gli stranieri e gli schiavi non avevano possibilità di entrare in ambiti politico-amministrativi e di partecipare alle elezioni. Se ci pensiamo è solo qualche decennio che le donne possono votare, che non avevano diritti politici nell'Antica Roma risulta quindi quasi normale, facente parte di un processo evolutivo lento e complicato.
Ma esattamente cosa poteva fare un cittadino? Quali erano i suoi "poteri"?
Il cives, partecipando alle assemblee aveva un grande potere decisionale. Poteva infatti:
-giudicare fatti di impatto sociale
-nominare le cariche della pubblica amministrazione
-approvare le leggi
Aveva dunque infine il diritto di veto. Un potere enorme che conferiva allo stato Romano, nonostante le varie limitazioni, un equilibrio tra popolo e potere non indifferente.
La politica era direttamente fatta dal popolo. Praticamente politici di professione non esistevano.
Potrebbe essere scritto un libro sullo schema politico di Roma, tuttavia vorrei limitarmi a dare alcune informazioni che se poi vorrete potrete comodamente andare ad approfondire con ricerche personali.
Parlando proprio delle votazioni una cosa degna di attenzione è che il voto dei cittadini era segreto, proprio per evitare brogli elettorali, ricatti etc.
Inoltre le cariche erano annuali in modo da non creare cause di un probabile colpo di stato o accentrazione del potere.
Proprio per quest'ultimo fatto la Repubblica, lo stato romano diventò un impero.
Potente anch'esso, ma destinato ad un lento declino, dove un individualismo sfrenato ruppe lentamente l'unione di Roma.
Se avete domande sono pronto a rispondere. Questo è un piccolo escursus storico ma a riguardo si potrebbero scrivere davvero centinaia di pagine!
Matteo Consoli
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Comments
Ottimo articolo il prossimo ti suggerisco di farlo sulla retorica.
sarà fatto 🙂
c'è molto da dire sulla retorica...
Vedo di ritrovare qualche curiosità interessante che possa piacere...
Una spiegazione delle 5 partitiones oratoriae credo a pochi interessi ihih... vedremovedremo...
Voglio il ministero della cultura! ahah
ottimo! votato
Grande! Continua cosi! Votato!
votato 😁
votato! ottimo articolo!
ottimo articolo,anche a me piacerebbe un articolo sulla retorica
Democrazia?
si dimentica il fatto che in età repubblicana si votatava per centurie le quali non avevano lo stesso peso... i cavalieri potevano contare su più voti.
Inoltre tutto il fenomeno dei clientes nasce proprio a roma...
lo stato romano era avanzato per la grande mole legislativa,per il diritto,per la solidità,per l'equilibrio tra poteri e tra classi,non certo per la democrazia.
tale equilibrio comunque era di fatto saltato già al tempo dei gracchi,più precisamente quando roma mise piede fuori dall'italia. la decadenza istituzionale dei romani iniziò ben prima dell'impero,che altro non fu che il momento culminante,questo per il semplice fatto che l'equilibrato ordinamento romano era adatto per una città stato,non per un impero mediterraneo.
Tant'è che l'espansione di Roma repubblicana coincise con l'aumento di peso del senato (organo tutt'altro che annuale) e la sua tendenza a accentrare il potere e fare da burattinaio,alla faccia dei consoli,dei tribuni e dei comizi,tutti sapientemente orchestrati.
Che giornale innovativo...
Complimenti..
Mi sono abbonato 😉
Non si può non parlare di Democrazia.... dato che delle buone basi ci sono... nonostante le divisioni possibili il potere del senato era fortemente equilibrato dai "comitia" cittadini che avevano diritto di veto e vari ruoli... i fatti di come le cose degenerino poi è noto a tutti, ma lo schema politico della Roma poteva sicuramente definirsi "democratico"... o comunque un nonno della democrazia moderna... sicuramente al 100%
Certo molto più democratica era Atene ... lì sicuramente ante tempore c'erano tratti interessantissimi a livello democratico... per alcuni aspetti sicuramente più democratici di Roma.... Clistene Solone... Pericle... Dopo articolo sull'oratoria se ne fa uno su Atene...
Magari alle prossime elezioni per rimanere in tema... adesso vedo!
Sono molto lieto ci siano abbonati e commenti... Significa molto... che c'è cultura e interesse... se ce ne fosse anche di più in Italia!
🙂
se proprio dobbiamo parlare,neanche Atene era così democratica,visto che donne e schiavi,ad esempio,non potevano votare,inoltre Pericle fu più volte tacciato di autoritarismo per il suo governo troppo duraturo.Alla fine l'idea di democrazia nasce nell'antica Grecia,ma la vera democrazia sarà raggiunta solo dopo secoli.
Ma dai... l'ho detto anche prima... non potete ricacciare la storiella di donne e schiavi... è così ed era normale così.
Il primo suffragio universale c'è stato nel 1918 in America... vorrei vedere se potevano arrivarci 2000 anni prima i Greci o i Romani.
Nel loro contesto storico, dove o c'era l'impero persiano con Serse e company oppure c'era, per quanto riguarda Roma, due nomi a caso come Annibale o Amilcare, rispettivamente Atene e Roma erano notevolmente differenti. E se quelli erano regimi autoritari loro non potevano certo definirsi tali.
Res Publica erano i romani, demos kratos gli Ateniesi, la cosa pubblica e il potere del popolo.
Che la vera democrazia si raggiunga dopo ok... ma impressionante come nonostante sia una recente conquista, stiamo riuscendo a farla morire in così breve tempo...
comitia era semplicemente centurioni ai quali era attribuito il ruolo di versare fondi nelle loro città e contribuire alle opere pubbliche.NON avevano il diritto di veto che invece avevano i tribuni della peble
Bell'articolo, tranquillo che c'è sempre chi per mettersi in mostra in un bell'articolo ne vuole sapere una pagina più del libro.
Ho capito cosa volevi dire, ed ovviamente rapportato ai giorni nostri in maniera obiettiva, si può dedurre che all'epoca c'era più rispetto verso il popolo (pur essendoci varie categorie di popolo, più o meno tutelato) e di conseguenza più rispetto da parte del popolo verso le istituzioni.
Poi si sa, quando viene meno l'etica e la rettitudine, qualsiasi tipo di governo non può funzionare, perchè non esiste la perfezione.
Infatti, rapportando quella che noi chiamiamo democrazia rispetto ad quel tipo di sistema. Si potrebbe dedurre, leggendo fra le righe, che del concetto di democrazia nelle maniere di governare odierne, c'è ben poco. E non parlo solo di Italia, ma di tutto il mondo.
E ancora c'è chi parla di progresso politico, rispetto a qualche centinaio di secoli fa.
Non è certo un diritto di voto, che porta la democrazia.
Ma si sa, per parlare di progresso ad alcuni basta vedere un Centro Commerciale.
E di sicuro nell'Antica Roma non c'erano. Che trogloditi!!!!!
bubusettetette ti consiglio di consultare qualche manuale---
http://it.wikipedia.org/wiki/Assemblee_romane" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Assemblee_r[..]mane
altrimenti ci si può acocntentare della poco precisa Wikipedia che comunque ci dice qualcosa.
L'obiettivo dell'articolo non è criticare lo stato romano... perchè sarebbe fin troppo semplice!
Si fa presto a dire che non è democrazia perchè le donne non votano, perchè le assemblee popolari erano dei fantocci etcetc...
ci vuole molto più tempo a cogliere quelle particolarità che sono sintomo di una democrazia che si sarebbe sviluppata nel corso di migliaia di anni. Democrazia o Repubblica... il significato etimologico l'ho espresso prima... il popolo, l'interesse di tutti, al centro della politica, una politica alla quale tutti potevano accedere.
Per "tutti" ovviamente si intende un tutti di 2mila anni fa.
Inutile ripetere la storiella di donne e schiavi etcetc... ihih
Sono molto felice nascano questi dibattiti "culturali"...
sono convinto che questa cosa mancava in eRepublik ihih
sottovalutate l'influenza che il sistema clientelare aveva sull'ordinamento notare. Basti pensare che i tribuni della plebe erano,già dai tempi della nascita dell'istituzione,plebei "ricchi" e membri degli ottimati.
solo i comizi tributi erano paritari,i comizi centuriati erano su base censitaria. indovinate un pò quali erano che eleggevano i consoli? 😛
poi ovviamente c'è da contestualizzare il periodo storico,Roma era ben più "democratica" che la Siria o la Macedonia,ma perchè aveva la struttura politica tipica della città-stato,dove i cittadini partecipavano alla vita politica. Ma Atene mica era da meno (anche se era già in decadenza al tempo).
rimango dell'idea che Roma può essere vista come madre dello Stato,non della democrazia.
La Democrazia è una "recente invenzione".
Eppure è frutto di un'evoluzione che inizia più di duemila anni fa.
Secondo molti scrittori latini come Cicerone, la Repubblica Romana (stiamo parlando di un periodo compreso tra circa il 500 e il 31 a.C.) portava in sè la perfezione di uno stato.
L'idea di uno stato ben equilibrato e potente.
Mi sono visto costretto a riscrivere queste righe del mio articolo...
nessuno dice che è madre della democrazia, ma si afferma che è uno dei nuclei in cui il concetto moderno di democrazia si è evoluto... nato in grecia, spostatosi a Roma, e poi riproposto, ampliato e perfezionato nei millenni successivi fino ad arrivare ai giorni nostri... e mi auguro che continui ad evolversi la democrazia perchè fermarsi a questa fase non so quanto sarebbe producente ihih
ho una sola preoccupazione...........qualcuno pensa di interrogare prima o poi ????????
🙂
pozzuolo del friuli????
Porco cane ci ho suonato con la banda del mio paese in un gemellaggio! Sono di Genazzano ihih...
Niente interrogazioni! Solo qualche chiacchiera di cultura... sennò sempre e solo economia e guerra ihih
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