Elezioni eRepublik; Nella Repubblica dell'Antica Roma come funzionavano?

Day 767, 04:50 Published in Italy Colombia by Matteo Consoli

La Democrazia è una "recente invenzione".
Eppure è frutto di un'evoluzione che inizia più di duemila anni fa.
Secondo molti scrittori latini come Cicerone, la Repubblica Romana (stiamo parlando di un periodo compreso tra circa il 500 e il 31 a.C.) portava in sè la perfezione di uno stato.
L'idea di uno stato ben equilibrato e potente.

Ma come era la vita politica di un normale cittadino romano?
Innanzitutto parliamo della maggiore età. Gli eCitizen possono votare da lvl 6, in real, in Italia, si è maggiorenni a partire da 18 anni compiuti. Nell'antica Roma si poteva partecipare alla vita politica sin dai 16 anni.

Ovviamente, le donne, gli stranieri e gli schiavi non avevano possibilità di entrare in ambiti politico-amministrativi e di partecipare alle elezioni. Se ci pensiamo è solo qualche decennio che le donne possono votare, che non avevano diritti politici nell'Antica Roma risulta quindi quasi normale, facente parte di un processo evolutivo lento e complicato.

Ma esattamente cosa poteva fare un cittadino? Quali erano i suoi "poteri"?
Il cives, partecipando alle assemblee aveva un grande potere decisionale. Poteva infatti:
-giudicare fatti di impatto sociale
-nominare le cariche della pubblica amministrazione
-approvare le leggi


Aveva dunque infine il diritto di veto. Un potere enorme che conferiva allo stato Romano, nonostante le varie limitazioni, un equilibrio tra popolo e potere non indifferente.
La politica era direttamente fatta dal popolo. Praticamente politici di professione non esistevano.

Potrebbe essere scritto un libro sullo schema politico di Roma, tuttavia vorrei limitarmi a dare alcune informazioni che se poi vorrete potrete comodamente andare ad approfondire con ricerche personali.

Parlando proprio delle votazioni una cosa degna di attenzione è che il voto dei cittadini era segreto, proprio per evitare brogli elettorali, ricatti etc.
Inoltre le cariche erano annuali in modo da non creare cause di un probabile colpo di stato o accentrazione del potere.
Proprio per quest'ultimo fatto la Repubblica, lo stato romano diventò un impero.
Potente anch'esso, ma destinato ad un lento declino, dove un individualismo sfrenato ruppe lentamente l'unione di Roma.


Se avete domande sono pronto a rispondere. Questo è un piccolo escursus storico ma a riguardo si potrebbero scrivere davvero centinaia di pagine!

Matteo Consoli


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