A volte ritornano..
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Rebaf
Grande scalpore hanno fatto le dichiarazioni pubbliche di Dejan J, membro del congresso austriaco, ai danni della rappresentante italiana della minoranza italiana in austria. Frase assolutamente sconveniente che non vogliamo ripetere (http://www.erepublik.com/article-254912.html, qua per i dettagli e la "cronaca") ma che ferisce profondamente, anche su un livello reale che esula dal microcomso di erepublik. Noi di Internazionale non vogliamo cedere ai sensazionalismi e alle frasi dettate dall'emozione del momento. Proviamo ad analizzare i perchè di questa debacle diplomatica nei confronti di uno stato che, tra l'altro, è appena entrato (cfr: L'europa dell'est e l'effetto sandwich, nostro scorso articolo) nell'ambito dell'Alleanza Mediterranea.
L'Austria è un piccolo stato alpino con un discreto numero di giocatori, ad occhio la proporzione tra grandezza Austria e numero di giocatori pare sproporzionata se pensiamo, ad esempio, alla "piccola" Francia con un numero di giocatori davvero basso. La spiegazione, in termini di gioco, è discretamente semplice: l'Austria è un paese multietnico: sloveni e altre minoranze balcaniche che, non avendo una loro propria nazione, si sono trasferiti in Austria. A tutto questo si aggiunge anche una forte presenza italiana data, in maggior parte, dalla politica espansionistica economica della Cooperativa NGI. Riflettendo su questo viene da pensare se questo incidente diplomatico non sia poi così tanto improvviso ma semplicemente frutto di giorni di incomprensione. Ovviamente il comportamento sloveno è stato inammissibile, frasi del genere, in via ufficiale (ma anche ufficiosa) non possono saltare fuori, tuttavia, forse, tale frase è stata lo sbocco di un disagio più ampio che copre tutti gli strati sociali che abitano l'eAustria. Quando così tante etnie diverse convivono tra loro non è sempre facile trovare, immediatamente, un punto in comune e, la Storia ce lo insegna, c'è sempre chi vuole avere più potere ed essere più influente di altre. E' ovvio che, alle basi di un vero e proprio stato multietnico, non ci deve essere questa competitività pena lo scontro, anche duro, tra le etnie che compongono un determinato stato. In Austria è successo proprio questo: la minoranza italiana è entrata prepotentemente nel mercato economico austriaco e la cosa ha fatto, evidentemente, infastidire gli sloveni che rappresentano un po' l'altra faccia della medaglia nella politica economica dello stato alpino. Se a questo uniamo una certa rivalità che c'è sempre stata tra italiani e sloveni ecco che abbiamo appena creato una perfetta bomba ad orologeria pronta ad esplodere al momento più opportuno.
Insomma ora che il fatto è successo pare inutile lanciarsi in proclami guerrafondai contro l'Austria. Tuttavia lo stato alpino è appena entrato nell'Alleanza Mediterranea e si suppone che i membri dell'alleanza abbiano rispetto l'uno dell'altro. Noi di Internazionale speriamo che il governo austriaco si scusi con quello italiano e, magari, rimuova Dejan J. da membro del congresso. Tuttavia non approviamo la numerosa opiniona pubblica italiano che ha subito dichiarato guerra al "demone" sloveno. Le cose non sono mai semplici come sembrano, dichiarare guerra all'Austria sarebbe perfettamente inutile e, soprattutto, farebbe una cattiva reputazione all'Italia che si dimostrerebbe così solo un'altra potenza imperialista pronta a versare sangue non appena si subisce un affronto. Se il governo italiano proseguirà la politica non interventista si dimostrerà lungimirante. L'irridentismo sloveno deve comunque spaventare i politici austriaci, gli sloveni sono molti e, nel momento in cui l'Austria entra nell'influenza mediterranea, non possono permettersi che comportamenti di questo genere si ripetano pena gravi ripercussioni diplomatiche in seno all'Alleanza stessa.
Spesso per questioni come queste gli animi di un popolo si infiammano e si rischia veramente che le cose possano degenerare in scontri dettati solo dal cieco odio razziale. Di sicuro, pero', ci rimane solo un'ultima considerazione: comunque vada questo sarà un gran banco di prova per la diplomazia del nuovo governo del presidente Rocco Marcelli, lo stesso si può dire dell'Austria che si trovare ad affrontare questa crisi diplomatica proprio all'alba della sua entrata nell'Alleanza Mediterranea. Insomma una vera e propria sfida per i politici nostrani e quelli austriaci.
Comments
Una situazione davvero interessante....
Ciao Rebaf... fai evidente ricorso al precedente articolo che parlava degli affronti effettuati in seno al parlamento austriaco dove veniva illustrata una patriottica reazione non contro l\'austria ma contro quella componente etnica slovena nel momento in cui sfocerà in un proprio stato nazionale. Mi sembra sia sbagliato confondere le due idee, in quanto l\'austria e il popolo austriaco, sono e restano nostri alleati anche nella + estrema delle ipotesi!
Si ma per ora gli sloveni sono austriaci (e sono anche tanti) e già si parlava di casus belli.. a questo mi riferivo, in particolare.
E\'un atto che lo stato Austriaco deve riparare prontamente
Rebaf, lodevole l\'intento, ma parli senza conoscere i fatti nello specifico.
rebaf, scusa se te lo dico pure qui ma non hai capito nulla della situazione. frasi del genere ci sono state dall\'inizio. hanno tentato in tutti i modi di boicottare le aziende NGI. ci hanno accusato di essere infiltrati, di volere invadere l\'austria, quando noi non ci pensiamo e non ci abbiamo mai pensato.
frasi come Trieste e\' nostra, gorizia e\' nostra, tornano spesso e volentieri nei loro commenti ai loro articoli sloveni.
non hanno mai chiesto collaborazione. e io specialmente l\'ho sempre chiesta dall\'inizio. a cominciare dal parlare inglese (e si sono sempre rifiutati schernendoci come una minoranza etnica non avente diritto di parlare).
ora che sono in parlamento (e a loro non va giu\' questo anche), e ho chiesto che l\'inglese sia la seconda lingua ufficiale (seconda eh, non prima) oltre allo sloveno, per questioni ufficiali di governo (press release e altro), mi hanno solo schernito nel forum del congresso rispondendomi: \"questo e quant\'altro per le minoranze?\".
L\'affermazione razzista di Dejan (che tra l\'altro possiede due grosse aziende in slovenia, quindi economicamente disinteressato non direi che e\') e\' arrivata mentre discutevamo su di una legge che vogliono fare approvare, e che io non trovavo giusta perche\' di fatto ammazza le piccole aziende (e quindi interessi per l\'azienda NGI che ha le spalle forti non ce ne sono).
noi cercavamo di esortare di tenere un cartello prezzi che puntualmente le loro aziende rompevano. ci accusano di lavorare solo per aziende italiane quando di fatto molti dei nostri player sono rimasti disoccupati per giorni solo per il fatto che sono italiani e gli sloveni non lavorano da noi solo perche\' siamo italiani.
ora, dove ci vedi tu tutte le colpe di ngi in questo? abbiamo solo una colpa: quella di essere italiani in real life. perche\' in game siamo austriaci e abbiamo diritti quanto loro di essere li\'.
anzi io anche piu\' di loro visto che vivo a vienna.
Il problem, imho, sta nel momento in cui andate in Austria. Perchè? Siamo italiani abbiamo la nostra enazione.. non vedo perchè andare in un altro paese e poi lamentarsi. Questo non capisco.
E\' ovvio che la gente si piglia male (assumendo poi comportamenti disdicevoli come quelli della comunità slovena). A questo aggiungiamo che pure in real life i rapporti tra sloveni e italiani sono decisamente tesi... insomma perchè andarsele a cercare?
Che credevate che, anche se con gli intenti migliori del mondo, andando dove ci sono gli sloveni vi avrebbero accolto a braccia aperte?
rebaf nulla giustifica il razzismo. nulla. nemmeno se noi fossimo il diavolo in persona.
e per inciso. lo ripeto. io vivo in austria. e alcuni dei player che sono in austria (una decina) lavoriamo tutti qui. a vienna. e non sapevamo fosse occupata da sloveni. e comunque il trasferirsi in un\'altra nazione e\' un\'opzione di gioco.
anche nella vita reale se il mercato economico interno non lo permette si va all\'estero. io non ci vedo nulla di male. ma tu a quanto pare ce ne vuoi vedere a tutti i costi.
e dire che la politica che portate avanti voi del pce e io dell\'aim sono praticamente le stesse, pensa un po\'
Beh possiamo benissimo essere d\'accordo sulla politica interna ma non su quella estera, ad ogni modo... dove ho detto di giustificare il razzismo?
Ho sempre detto che il comportamento sloveno è inammissibile ma che va compreso (attenzione non ho detto capito o giustificato, ho detto semplicemente compreso) in base ad una serie di tensioni sociali che vanno al di fuori di erepublik stesso. Io posso credere benissimo alla buonafede degli NGI nel momento in cui si sono trasferiti in Austria, ma è completemente comprensibile il perchè di quello che è accaduto: gli Italiani creano una comunità e allo sloveno non sta bene.
E\' esattamente la stessa cosa che da più parti si è detta per il recente tentativo svedese di mettere su un azienda qua in Italia. (La glamour qualcosa l\'azienda, ora non ricordo bene il nome).
Il mio intervento va a criticare non il comportamento IGZ nella gestione dell\'affare Dejan J. (le vostre richieste sono state ottime e in linea anche con quello che avrei richiesto io) ma quanto nella politica di trasferirsi in un altro paese e formare una comunità lì.
Ripeto la domanda: se un domani dieci norvegesi venissero in Italia in una cittadina poco popolata, ne prendono il potere, fanno aziende, formano un partito.. ecco quale sarebbe il tuo comportamento? Gli accoglieresti a braccia aperte? Io sono convinto che molti che ora sono qua a dar contro agli sloveni, nella stessa situazione ma a parti invertite, si comporterebbero esattamente come gli sloveni.
io non penso proprio rebaf.
e noi non ci siamo trasferiti in una citta\' piccola, ma nella piu\' popolata (altra cosa che non sapevi e che hai riferito qui in maniera errata, come probabilmente saranno errate altre 1000 cose che dirai semplicemente perche\' pensi di sapere quando la realta\' e\' profondamente diversa - senza cattiveria te lo dico-)
e ripeto, nulla, nulla, nemmeno la velleita\' (inesistente in noi) di conquistare uno stato dal di dentro (opzione per altro consentita nel gioco, indi se ve la dovete prendere con qualcuno, fatelo con gli admin) giustifica il rivolgersi con commenti razzisti.
e se tu dici: cosa ti apsettavi? di fatto stai giustificando il loro razzismo con il fatto che noi eravamo la\'. praticamente dici: e\' colpa vostra se loro sono razzisti 😑\'
Che palle con \'sta cosa del \"non sai nulla\" facevo solo un esempio.. non c\'entra nulla grandezza di una città, quello che conta è il concetto di migrazione e di questo modo di giocare.
Potrà anche essere accettata come cosa ma io la ritengo moralmente sbagliata, è per questo che mi sono scagliato contro di voi e la vostra tattica di takeover dal basso. Insomma ognuno può avere il suo modo di giocare, io trovo odioso fare una cosa del genere e probabilmente mi sarebbe stato sul cazzo se degli sloveni fossero venuti a Milano (città grossa, va bene?) ad aprire aziende e fare politica.