È Veramente difficile organizzare un mercato del lavoro efficiente in eItalia?
Pedofago
In questi giorni in cui i tuoni dei cannoni spagnoli iniziano ad allontanarsi dai nostri confini e l’eItalia torna finalmente a vivere una quotidianeità non d’emergenza, ho avuto modo di incontrare per le strade, alle uscite delle aziende molti giovani eItaliani, desiderosi di imparare, pieni di voglia di fare, in poche parole una risorsa preziosa per la nostra eNazione.
Molti di loro però hanno sottolineato una evidenza di cui avevo già avuto sentore nelle mie continue osservazioni delle dinamiche del mondo del lavoro. Oggi in eItalia il mercato del lavoro pare essere preda di dinamiche difficili da comprendere: per un neo eItaliano è possibile iniziare a lavorare solamente nel settore dei beni di consumo.
Il giovane eItaliano che entra nel mondo del lavoro con nessuna particolare skill a sua disposizione oggi riesce a entrare solamente in aziende che producono o Cibo o Regali o Biglietti, ma in ogni caso solamente in area manifatturiera.
Che problema c’è direte voi? Nessuno o forse molti.
Il primo problema è di carattere economico. L’eItalia pur essendo una nazione che basa le sue fondamenta economiche sulla manifattura più che sull’industria costruttiva o sull’industria della raccolta nel medio periodo non avrà la possibilità di vedere una futura classe lavoratrice skillata in quelle aree e progressivamente andrà incontro ad una diminuzione della nostra già non eccelsa produttività lavorativa in quelle aree.
Il secondo problema è forse più sociale che economico. Che ci sia un disequilibrio di fondo nella domanda e nell’offerta di lavoro in certe industrie è testimoniato dallo stipendio medio che viene dato nei diversi comparti. Già da un livello di skill 2 - ma come faccio a raggiungerlo se non riesco a lavorare quando ho skill 0 (?) - la differenza tra uno stipendio nel settore delle costruzioni e uno nella manifattura è di quasi il 50% e la forbice negli stipendi aumenta ulteriormente via via che si aumenta gli skill con differenze importanti di oltre 4 o 5 ITL al giorno tra una azienda nel ramo della raccolta e delle costruzioni e una nell’area manifatturiera.
Molti di voi penseranno che queste sono normali dinamiche di mercato dovute alla conformazione geografica e produttiva del nostro territorio, una economia basata sulla manifattura vedrà nascere sempre aziende manifatturiere e di conseguenza il salario in quel comparto sarà più basso ma in una economia sana un divario del 50% e oltre dimostra la presenza di una sorta di accordo di cartello, presumo assolutamente involontario, tra le aziende.
L’altro giorno ho incontrato un giovane molto volenteroso che mi ha raccontato la sua esperienza. Ha chiesto ad un proprietario di una azienda di abbassare temporaneamente il livello di entrata per farlo lavorare nelle costruzioni fino a quando non avesse ottenuto gli skill necessari e cosi è riuscito ad arrivare al famoso skill 3 nelle costruzioni che ti proietta verso stipendi “dirigenziali”. Ma quanti eItaliani saranno cosi sfacciati come questo laboriosa apeoperaia?
Lungi da me pensare di voler costringere i datori di lavoro ad aprire le loro aziende a lavoratori non skillati che non producano quanto necessario per la sussistenza dell’azienda stessa, ma siamo sicuri che il Governo non potrebbe intervenire in questo settore aprendo delle aziende Università in grado di garantire a tutti gli eItaliani di formare gli skill lavorativi che più aggradano ad ogni persona?
Mi auguro che nella prossima campagna elettorale, al di la degli slogan e delle promesse da marinaio ci sia spazio anche per proposte come questa facili da realizzare e utili per il bene della nostra eItalia.
Pashmina
Tesserato de La Giovane eItalia
La Giovane eItalia
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Comments
Votato. Bravo Pashmina.
in effetti si sente la mancanza di una universita costruzioni ed una raw che accolgano i nuovi arrivi, se del caso, indirizzandoli con una politica salariare nel comparto in cui c'è più necessità,
Basta poco, una differenza di qualche centesimo di itl nel salario base ha effetti prodigiosi 😃
Poi starei ben attento che la gente non vegeti nelle università, primo perchè rischiano di essere un peso, poi per rifornire di manodopera le aziende sane, mantenere skill 2 o peggio ancora 3 nelle università è un vero crimine.
Bravo Pashmina.
abbiamo un oratore XD
in realtà la uni di costruioni ce già, per la mancanza di offerte è che mancano le company
L'università costruzioni accoglie circa un decimo dei nuovi accolti nelle univeristà cibo ed armi. Questo perchè la domanda per gli skillati in questo settore è minore rispetto a quella nel settore manufacturing. Il settore land in Italia, non conviene, quindi si preferisce non aprire università in questo settore.
Per quanto riguarda gli stipendi offerti nel job market, bisogna tenere conto della income, che nei settori land e construction è più alta e va ad influire sullo stipendio netto. Per quanto riguarda il calo che hanno subito gli stipendi, è una situazione in cui non si trova solo il nostro stato se avessi una soluzione la proporrei ma non ne ho. Se qualcuno ne ha, ovviamente ogni suggerimento è ben accetto (almeno da parte mia).
A giorni si aprirà una compagnia q5 nel campo costruzioni in più.
Dato che qui noi promettiamo cose concrete 😃
Probabilmente l'intero sistema economico ha bisogno di una riforma. Forse è opportuno approfittare, tra qualche settimana, del cambio del modulo economico e preparare l'economia eItaliana ad un nuovo corso. Comunque votato! Ottimo articolo!
Bravo Pashmina
Io sono dell'idea che le università andrebbero sviluppate su tutti i rami dell'economia, indipendentemente che l'eItaly sia favorita o meno in certi settori.
E' pur sempre un gioco e non è detto che tutti gli italiani vogliano restare a giocare qui in Italia, magari aspirano a viaggiare, e quindi dovremmo dare la possibilità di crescere la propria skill in tutti i settori per poi permettergli di muoversi in regioni/aziende più favorevoli.
Ottimo articolo, bravo Pashmina 😉
In pratica dovremmo skillare i nuovi per poi mandarli in altri paesi? Non mi pare una genialata...
Fafnir
e quoto Fafnir
Votato.
Ottimo articolo!!
Tanto i giovani ci vanno lo stesso all'estero. L' altro giorno per curiosità guardavo gli stipendi in Ucraina del settore manifatturiero e un lavoratore con la mia skill (4 circa) prende 4-5 UAH...considerando che il cambio è 1UAH = 2.50/3 ITL...