[Rinascita eItaliana] Aggiornamento sui lavori dell'Assemblea Costituente

Day 2,322, 10:36 • Published in Italy Greece • by InnoDC

Buonasera a tutti 🙂

In qualità di Presidente del partito Rinascita eItaliana, pubblico quest'articolo (scritto da Polilpolipo e impaginato da me medesimo 😛 ) per fare un breve resoconto dell'attività finora svolta dall'Assemblea Costituente ed esprimere la posizione del partito nei confronti di questa istituzione, ribadendo in parte concetti già espressi precedentemente.

L'Assemblea Costituente, incaricata di scrivere una nuova Costituzione per l'eItalia, è nata più di un mese fa.

Queste le votazioni che si sono svolte, fino ad oggi:

- Una votazione per l'elezione del Presidente dell'Assemblea;
- 3/4 votazioni di sfiducia al Presidente promosse da un instancabile Yamisuke;
- 2/3 votazioni relative al regolamento o al forum.

Questo è quanto effettivamente ha prodotto l'assemblea in questo mese e mezzo: Nulla!!

E' da molto che in quegli spazi si discute solo di sfiducie al Presidente; così come è da molto che in Assemblea constatiamo un assenteismo ingiustificato e immorale!
Alcuni delegati si sono dimessi e i partiti che li avevano nominati tardano a comunicare le nuove nomine, lasciando quei posti vacanti e costringendo, indirettamente, la Presidenza a rallentare i lavori, nell'attesa che ciò avvenga.
Cosa costa a tali partiti effettuare queste nomine? Perchè tanto ritardo? Possibile che non si riesca ad avvertire l'importanza di una tale funzione?

Come si puo' mandare avanti una assemblea del genere se all'interno ci sono simili problemi??

Chiunque vada a leggere nella sezione può ben constatare che i nostri delegati (Innocenti e Polilpolipo) sono sempre presenti; e questo di certo non possiamo che sottolinearlo, anzi lo facciamo con orgoglio!
Ma siamo noi stessi a dire che non ce ne facciamo assolutamente nulla di delegati attivi, se poi l'Assemblea si ferma a causa di quelli inattivi o per colpa di cavilli burocratici e reiterate sfiducie.

La situazione attuale è decisamente frustrante, di certo non soddisfacente.

Occorre quindi che tutti i partiti, seriamente e definitivamente, si assumano le proprie responsabilità; fino ad ora in pochi lo hanno fatto o hanno dato l'impressione di farlo.

E' necessario che il dibattito politico e i problemi tra i partiti rimangano al di fuori di questa Assemblea che, per sua natura, deve essere necessariamente super partes.
E occorre che la discussione sia condotta da tutti i delegati, che perciò devono essere attivi. Se alcuni partiti hanno difficoltà a reperire persone attive ed interessate, che offrano il seggio ad esterni! (come ha fatto il Pce con Caleroide)
Non siamo lì per difendere gli interessi di partito, ma per scrivere una Costituzione!
Quindi l'unica cosa che conta è che ci siano persone attive che vogliano discutere. L'appartenenza politica è ininfluente. Questo è il messaggio che abbiamo cercato di far passare, fin da subito, quando la legge istitutiva era in discussione al Congresso. Ed è un concetto che oggi ribadiamo, perchè si è voluto politicizzare eccessivamente l'A.C. e, di fatto, ciò ha determinato la sua paralisi.

Ma c'è un altro problema, e forse, in parte, è proprio questo che provoca per taluni partiti una, per noi comunque inconcepibile, deresponsabilizzazione.
Si nota infatti una sorta di indifferenza generalizzata nei confronti di questo grande organismo, come se si fossero, dopo le euforie iniziali, spenti i riflettori.

Noi di ReI, come è noto, da sempre sosteniamo l'importanza di questa Assemblea. Non a caso il nostro modo di agire, nei fatti, è coerente con le nostre posizioni ampiamente espresse.

Ma la responsabilizzazione degli altri partiti costituenti deve andare di pari passo con la responsabilizzazione dell'opinione pubblica:
TUTTI devono sapere questa Assemblea come opera;
TUTTI devono sapere CHI in questa Assemblea opera male e CHI opera bene;
TUTTI devono avere il diritto ma allo stesso tempo il dovere di interessarsi ai lavori di questa Assemblea.

Tutto ciò perchè questo lavoro è stato concepito dall'inizio non come un lavoro segreto, ma come la confluenza di tante idee per raggiungere un unico obiettivo:
La scelta definitiva del modello sociale e istituzionale del nostro Stato.

Dunque siamo noi stessi a chiedere all'opinione pubblica, a tutti i cittadini, a tutti voi, di CONTROLLARE, di informarsi sui lavori dell'assemblea, di guardare con i vostri occhi cosa si sta facendo e cosa si è fatto per poter, eventualmente, proporre ciò che si dovrebbe fare.

Gli strumenti ci sono tutti, mai come questa volta basta la sola volontà di utilizzarli.

Noi di ReI continueremo a fare del nostro meglio, nella speranza che gli altri facciano altrettanto.
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