[Macchina Statale] Verso quale sistema di Welfare?
Wisp
Dopo la panoramica generale vista nello scorso appuntamento, mi accingo ad una breve analisi di cosa, secondo la mia modesta opinione, non funziona nei meccanismi della macchina del Welfare italiano.
Inanzittutto partiamo dalla tipologia di sistema utilizzato, il sistema interattivo, non è lo Stato ad attivarsi quando il cittadino ha i prerequisiti, ma è il cittadino che raggiunti i prerequisiti si deve attivare per entrare nel sistema di Welfare.
Questo sistema evita lo spreco di risorse, sia "emateriali", a esempio gifts dati a fake o a gente che poi molla, sia "umane", in quanto qualcuno dovrebbe cercare i nuovi iscritti, verificare che questi abbiano i prerequisiti e poi automaticamente farli entrare nel processo di aumento della wellness.
Quindi un sistema passivo, è totalmente da escludere, sia perché avrebbe difficoltà a scremare i fake e i giocatori non intenzionati a continuare, sia per l'eccessiva burocratizzazione della macchina e l'immane spreco di risorse.
Il problema dell'interattività è che solo quelli che ne sono informati o chi conosce già gente con una qualche cognizione del gioco e della macchina statale, riuscirebbe a entrare nel programma. Quindi il "random player" ne rimarebbe inesorabilmente escluso, in quanto non è comunque possibile fare informazione 365 giorni all'anno.
Ecco che il secondo protagonista del processo interattivo dovrebbero essere le aziende, sarebbero loro stesse a segnalare i giocatori assunti dopo X giorni alla macchina statale, che andrà a verificare se il giocatore è un utente "degno" o meno.
Si avrebbe quindi un sistema duale, che permeterebbe di intercettare tutta la possibile utenza, e non solo una parte.
Un altro punto chiave del sistema è la territorialità dello stesso, i modelli più semplici sono quello centralista e quello federalista.
In quello centralista tutto il sistema ruota intorno a una singola "entità" centrale che si occupa di tutto. Il più grande difetto di questo modello è l'eccessivo dispendio di energie da parte dell'equipe che controlla l'entità e l'organizzazione stessa dell'equipe, in quanto come già detto deve rispondere a tutte le richieste di tutto lo Stato. Il pregio invece è che il controllo dei fondi e del loro impiego è semplice e immediato.
Nel modello federalista, invece, il lavoro viene demandato a singole entità sparse sul territorio. I difetti del modello federalista sono variabilità di funzionalità tra le varie entità, in quanto è comune che non tutte operino con il medesimo standard, per esempio demandando ai governatori\sindaci è possibile che alcuni siano meno "attivi", e il controllo dell'impiego dei fondi, che risulta di più difficile rendicontazione.
Dato che nel programma dell'attuale Presidente bisiacco è presente la riforma del Welfare, mi permetto di aprire un dibattito e lanciare una proposta, su come dovrebbe essere.
Date quindi le premesse dell'analisi sopradescritta, il sistema del Welfare dovrebbe essere:
- Interattivo, con possibilità sia dei cittadini che delle aziende di fare richiesta per i propri dipendenti all'entità che si occupa del Welfare.
- Federale, ogni governatore\sindaco sarà responsabile della sua regione\comune per il Welfare. Le richieste vanno fatte o alla SO della regione\comune o al sindaco stesso della regione\comune di residenza. Nel caso delle aziende, anche se il dipendente abita in una regione diversa, il processo viene portato a compimento dallo stesso governatore\sindaco che ha ricevuto la richiesta dopo tutti gli accertamenti del caso.
- Cofinanziato, le regioni\comuni dovrebbero destinare una parte delle loro entrate al Welfare, magari una quota fissa, mentre lo Stato integra il rimanente. Così si darebbe un senso alle entrate regionali\comunali, che oggi sono sottoutilizzate o addirittura inutilizzate, lasciando però al medesimo tempo una parte per eventuali azioni personali del governatore\sindaco e non impegnando il Governo centrale a finanziare in toto il sistema.
- Modalità di finanziamento dello Stato, il finanziamento statale dovrebbe essere calcolato in base in base al numero di cittadini e aziende, in modo da non sottofinanziare le regioni\comuni più popolosi o sovrafinanziare quelli più piccole.
- Unico, il sistema di Welfare dovrebbe portare i cittadini da 50 a 100 di wellness senza ulteriori "salti" o prassi burocratiche da parte del cittadino, se non l'iscrizione, onde evitare sprechi, rallentamenti e inutili "conflitti di poteri".
Comments
\"Quindi il \"random player\" ne rimarebbe inesorabilmente escluso, in quanto non è comunque possibile fare informazione 365 giorni all\'anno.\"
Sarebbe bene che il giocatore che manda l\'invito spiegare il Welfare al neoutente.
Quando viene pubblicizzato, il Welfare e` ben pubblicizzato (non ricordo se e` anche nella guida per neo utenti che viene riproposta periodicamente): per i nuovi iscritti basterebbe che chi li invita (che gia` spieghera` loro come postare il CV, come lavorare o mangiare e cosa e` la Wellness) spenda un po\' di tempo per parlare del Welfare.
\"Nel modello federalista, invece, il lavoro viene demandato a singole entità sparse sul territorio. I difetti del modello federalista sono variabilità di funzionalità tra le varie entità, in quanto è comune che non tutte operino con il medesimo standard, per esempio demandando ai governatorisindaci è possibile che alcuni siano meno \"attivi\", e il controllo dell\'impiego dei fondi, che risulta di più difficile rendicontazione.\"
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E dopo aver detto questo tu proponi di adottare un modello federalista per il welfare eitaliano ... non so se lo fa solo a me ma credo ci sia una qualche contraddizione.
Ovviamente come è scritto nell\'articolo il governo è al lavoro su una rforma del sistema e tenterà di raggiungere il compromesso migliore per tutti, ma come credi sia poossibile gestire un\'organizzazione in cui i fondi in parte vengono dai comuni, in parte dallo stato, vanno dati in frazioni diverse a tutti i comuini, molti dei quali hanno sindaci inattivi, disinteressati o addirittura bannati (non ho controllato la situaizone attuale ma è un\'eventualità)?
Il tono ironico c\'è, ma è solo di facciata e sentire una risposta sensata e razionale sarebbe di grandissimo aiuto a me, quale ministro del welfare, in prima persona.
Gil-gala😛
Beh, ovvio, se tutti lo facessero... Però non mi sembra che questo il caso 😛
Scipione:
Semplicemente ho pesato i pro e i contro, sinceramente il sistema a macroregioni mi sembra un buon compromesso, anche se la visibilità delle SO macroregionali è veramente scarsa.
Mentre la visibilità dei sindaci è molto alta e riuscirebbe a fare da riferimento ai nuovi giocatori.
Semplicemente il problema dei sindaci inattivi\\bannati\\svogliati è un problema dei partiti che li candidano, e comunque se si creassero delle SO per ogni regione\\comune sarebbe un attimo \"commissariarle\" per riavere il sistema attivo, ovviamente il Ministro del Welfare sarebbe proprio deputato al controllo dei fondi e dei governatori\\sindaci e della rendicontazione .
Per i fondi semplicemente vedo che tutti i comuni azzerano le tasse perché non servono a nulla, oppure l\'uso dei fondi è dettato dalla \"fantasia\" del governatore\\sindaco. In questa maniera si potrebbe valorizzare le tasse comunali senza espropriarle totalmente.
\"o addirittura bannati (non ho controllato la situaizone attuale ma è un\'eventualità)?\"
sic...
Verissimo: quando abitavo a Milano e` stato eletto sindaco Giolitti: gisuto i ltempo di farsi bannare...
Che triste mese per Milano... 😢
L\'albo delle So comunali credo possa sopperire a questi inconvenienti. Anche se un sindaco fosse inattivo, o fosse bannato, il governo potrebbe commissariare la SO e tutto si risolverebbe.
Il sistema che è stato ideato per Bologna, il Progetto EnigmA, si basa sulle aziende e sulla presenza dei lavoratori. Io reputo che sia un\'ottima scelta, anche se ci sono molti detrattori nel governo nazionale. Per adesso vale solo a Bologna e non credo verrà preso in considerazione.
Credo che il modello attuale con le macroaree sia il migliore per garantire elevati standard, una migliore gestione delle risorse ed evitare un eccessiva frammentazione del budget esistente evitando sprechi.
per questo sono contro il modello centralizzato e il modello federale.
Quello attuale a mio modo di vedere è attualmente il migliore.
Concordo invece sul fatto che sia coloro che invitano dovrebbero informare l\'utenza sia le aziende che assumono nuovi operai.
Aiutarsi reciprocamente non può che essere utile per il bene del Paese.
ciao a tutti dalle vacanze internet point
http://www.erepublik.com/article-474202.html