[CP] Chiacchierata davanti al caminetto

Day 1,709, 10:13 Published in Italy Italy by Feliks Edmundovic



Salve gente, parla il Presidente.

Scrivo perché è da un pò che non ci si fa sentire pubblicamente, lo faccio qua perché non voglio dare comunicazioni ufficiali, però mi piacerebbe parlarvi un pò di quello che stiamo facendo, mi sembra giusto.

L'idea fondamentale che stiamo seguendo è in pratica quella di preparare l'eItalia per un Babyboom, cioè stiamo cercando di creare una serie di condizioni perché questa comunità sia più pronta ad accogliere una carrellata di nabbi, riuscendo a dare loro qualcosa perché si interessino e restino con noi.

I binari su cui ci muoviamo sono due: la guerra e la riforma strutturale.

Quanto alla prima, come sapete era da un pò che io, Fleija e in certa misura Tomas, assieme ai nostri collaboratori, andavamo preparando la liberazione del Paese: abbiamo fatto questo sforzo, in realtà, non tanto per i bonus, o per il blu della cartina. L'obiettivo era e resta quello di spiegare agli eItaliani che, se vogliono e se vogliono assieme, ce la possono fare.
Il concetto che speriamo sia passato è che non basta attendere le prio EDEN per l'Italia, non basta nemmeno fare intrighi nelle alte sfere: la differenza la fa il portare uno per uno gli alleati sui nostri campi, far sentire, dentro e fuori la penisola, il calore di una comunità di persone.

Non è retorica, è proprio fredda analisi: i risultati li abbiamo se agiamo coordinati e determinati.

Adesso siamo impegnati a mantenere questo risultato, anche se non sarà facile: è una settimana che battibecchiamo con gli Sloveni, che ci ritorneranno la Liguria, ma che hanno fatto molte storie, e ancora non sembrano molto capaci di gestire completamente la loro posizione.
La Serbia torna ad avvicinarsi ai nostri confini, e così la Macedonia: la Grecia e la Croazia ci restano vicine, Albania e Bosnia lottano ancora, anche se l'instabilità delle alleanze e la perdita cinese non ci aiuta.
Per ora, comunque, EDEN resiste, malgrado le forti difficoltà, ed è riuscita ad assicurare un Congresso a tutti, perfino al Portogallo, che ha lottato contro ONE, CoT e USA assieme.

La situazione non è facile quindi, ma finché abbiamo fiducia in noi stessi, qualcosa possiamo combinare.

Sempre nell'ottica di provare a dare una svolta a questo Paese, l'altro binario su cui ci stiamo muovendo è quello della riforma interna: è chiaro che non avremo la vittoria finale contro la Serbia finché non avremo il nostro Babyboom, ma non avremo questo finché resteremo così divisi e inefficienti.

Quello a cui stiamo lavorando quindi è una politica di maggiore integrazione tra i nostri eserciti ed una distribuzione più razionale delle risorse che abbiamo: investimenti dove servono, quindi, armi dove possono essere usate e più in generale un Paese che metta meno confusione e panico al nuovo arrivato, che sappia dargli una scelta meno frammentaria, più organizzata.

Stiamo lavorando a tutto questo, anche se per ora questo nostro lavorìo non è uscito molto sulla stampa e ce ne dispiace, in effetti. D'altronde però vogliamo evitare il più possibile strappi, lacerazioni tra di noi: stiamo anzi cercando di ricucire questa community, per questo finora abbiamo lavorato in modo forse poco visibile, per vincere alcune resistenze legate al passato con la persuasione e la riflessione pratica, anziché con le rimozioni plateali o le accuse pubbliche.

Credo però che questo nostro lavoro stia iniziando a presentare i suoi frutti, e credo che presto il Congresso e l'opinione pubblica avranno molte cose di cui discutere. Alcune frizioni più forti forse andranno risolte in modo meno riservato, quel che è certo è che faremo un tentativo per rendere più giocabile e meno stressante questo Paese, e inviteremo tutti a prendervi parte.

Ci riusciremo? Non lo so, quello che so è che è più divertente provare a creare le condizioni perché si possa in futuro accogliere un babyboom, piuttosto che restare sconsolati in un angolo, aspettando l'invasione, o gli alleati.

Come sempre disponibile ad ascoltare pareri o proposte,
il cipì,
Feliks