ATLANTIDE Italica

Day 2,480, 07:42 Published in Italy Italy by Yanok



Plinio, unificando al continente la Sardegna e le Isole Partenopee, disegnò una foglia di Quercia simbolo dell’Atlantide, e sostenne esser questa l’origine dell’Italia.
Romagnosi trovò che il nome della nostra Peni­sola proveniva da una speciale contrazione: Atlas-Itlas.
Con ciò si dava qualche ragione alla tesi di Giambattista Vico esposta nel De antiquissima ita­lorum sapientia.
L’assunto vichiano era di identifi­care gli Etruschi con gli Egizi, donde gli Italici. Ma Pindaro era andato oltre. Fece capire che gli abitanti dell’Etruria erano “Tirrenii”: ossia discen­denti dall’antica Tirrenide o Atlantide libica, che, secondo Platone, era sprofondata oltre 9.000 anni dal suo tempo.
A lui faceva eco l’egizio Sacerdote di Sais che aveva apostrofato uno dei sette Sa­pienti dell’Ellade, il parente platonico Solone:
voi Greci siete come fanciulli, non avete idea dell’enor­me passato umano”.
Dunque le origini dell’Italia e quelle dell’Europa sarebbero rappresentate dall’Atlantide, dal Continente abitato dalla più vicina a noi tra le quattro grandi Razze madri, dalla Razza Rossa che dall’America si spinse fino all’Egitto e al Tibet?

Ma ritorniamo alla Protostoria e all’Atlantide. Questa è stata preceduta, all’incirca 65 millenni or sono (oltre due rotazioni dei Cieli, due cicli pre­cessionali e una metà) dal sommerso Continente polare che è alla vera origine della Razza Bianca, delle terre europee e della Civiltà dello Spirito. Si ricordi che un vero Sapiente dell’Ellade, Pitagora, fu anche chiamato Apollo-Pitagora in osse­quio alla grande Civiltà argentea e apollinea delle pure origini. Si tramanda come prima della Caduta nella successiva Lemuride, avvenuta con la Razza Nera, l’Umanità disponeva al suo inizio di un Cor­po di Luce.
Il che non è escluso, ipoteticamente, anche da S. Agostino. Ma Origène spiega con au­torità il biblico mistero del Genesi mosaico, quan­do ci avverte che il Creatore “ricoprì di pelli” i nostri progenitori. Invero, l’effetto della caduta co­smica lemuride fu la perdita della Luce e l’ingresso umano in corpi animali.

(liberamente estratto dal libro: Metafisica del Vangelo Eterno - ed. Metapolitica di Silvano Panunzio)