VII. [Speciale elezioni congressuali] L'importanza del programma.
AlexanderAle
In concomitanza con le elezioni congressuali propongo ai miei lettori assidui, abbonati e non, una piccola riflessione, prendendo spunto anche dalla RL.
Il programma politico, questo semi-sconosciuto.
Devo essere sincero fino in fondo con i miei lettori. Da quando sono rientrato in gioco ho girato giorni e giorni tra i vari statuti di partito, alla ricerca di proposte concrete, di piani ben progettati e ponderati. Ma il più delle volte mi sono ritrovato di fronte appunto ad uno statuto. Ho letto di partiti che aspirano a quello, che propongono quell'altro, che vogliono seguire la via tal dei tali. Ma come in veritá ben sappiamo, il programma politico è altro. Significa fare numeri, proporre modifiche all'organizzazione statale, pianificare l'economia e cercare di mantenere una stabilitá tale da far crescere i Paese. Finora, non ho letto niente di tutto ciò. E pazienza se in calce a questo mio articolo ci saranno critiche bi-partizan o flammate. Avrò raggiunto il mio scopo. Orientare la discussione su tematiche serie e costruttive.
Negli articoli futuri proporrò tematiche riguardanti il mio personale modo di vedere le cose rispetto ad argomenti di interesse nazionale. Ciò non vuol dire che sono il portatore della veritá assoluta. Il mio scopo è quello di accendere discussioni e dibattiti, di presentare possibili soluzioni e di far nascere spunti di riflessione.
Un partito senza un programma politico ben definito è scarsamente credibile e destinato a fallire.
Comments
Il programma è unico per tutti i partiti: smerdare i partiti concorrenti. Punto. Non c'è altro da un anno e mezzo a questa parte tra i partiti italici.
/me si inchina
Buona l'idea, errata l'ultima frase. Purtroppo.
vero
"Un partito senza un programma politico ben definito è scarsamente credibile e destinato a fallire" ...certo certo, a me invece pare che i partiti di successo sono quelli che rubano membri, danno soldi ai players, che fanno numero magari senza neanche preoccuparsi del programma o di fare uno statuto.
Mi dispiace ma ormai il modulo politico è collassato, altro che gold mines.....gli admins dovrebbere mettere un occhio anche sulla politica.
Guarda, sono d'accordo che un partito deve avere delle idee ma quì finisce...purtroppo
Quì non dimentichiamoci che siamo in un gioco non è il real, i programmi politici del real sono un altra storia (e altre idiozie che si raccontano e non si attuano..) in eRep dobbiamo sottostare a regole definite dagli admin e con quelle dobbiamo giocare. Non posso dire: "aumenterò gli stipendi minimi, ridurrò le imposte..." semplicemente perchè gli admin hanno i loro interessi e il mercato l'hanno fatto crollare da tempo. Non posso dire: "vi prometto che conquisteremo più regioni" Quando non possiamo inventarci le armi atomiche se abbiamo il 3% della forza dell'alleanza e quindi non possiamo comprare portaerei e bombe e attaccare il mondo. Questo è il succo.
Quello che possiamo fare è sfruttare i giocatori economicamente indipendenti o con produzione alta di armi e/o cibo e aiutare i giocatori a non stancarsi di questo gioco. Le idee sono belle ma sono fini a se stesse con la situazione economica e militare dell'eMondo. In questo momento non serve a nulla parlare di fare questo e quello, in questo momento dobbiamo fare una cosa sola, Fare iscrivere le persone a questo GIOCO ed evitare che i nuovi scappino... Magari a certi puritani farà schifo farlo oppure sono solo grandi ipocriti ma questo si attua solo dando aiuti economici e strategici ai nuovi creando una comunità dove si trovano bene. Ora, se dal punto degli aiuti qualcuno si sta sbattendo a proprie spese dal punto di vista della bella comunità facciamo tutti schifo e ribadisco il TUTTI. Iniziando da Secuea, continuando con JackD. e mi ci metto pure io perchè rispondo al flame di chi non ha altro da fare che creare lo sconcerto nei nuovi.
Molti del nostro partito prima di deletare mi hanno detto che facciamo schifo in questo mondo come nel real, purtroppo siamo italiani e non abbiamo nessuna idea se non quello di smerdare altri... nel real come nel gioco.
Chiudo.
"purtroppo siamo italiani e non abbiamo nessuna idea se non quello di smerdare altri... nel real come nel gioco."
Bravo.
Ma quindi... perché fai un Partito e non una MU? : |
Molti si dimenticano spesso di un fattore molto importante: la connotazione virtuale. È un gioco. Anche io sono stato vittima di flame. È come se davanti alla wii/ps ecc il tuo avversario per timore ti prendesse in giro. NON è come se in Parlamento ti fanno ostruzionismo. Realtá Vs Mondo Virtuale. Teniamo sempre in mente questo. I flame ci saranno sempre purtroppo. Sará solo la caparbietá e il diverso spirito dei flammati a cambiare le cose. Ho letto i commenti precedenti e in tutti gli articoli fin qui scritti su questa mia testata. Nessuno, e dico nessuno, si è fatto avanti per cercare di avanzare qualche idea interessante. Esiste (come quando mi ero segnato anni or sono) la ingrata politica del flame di cui anche io ho avuto un assaggio.
Il mio obiettivo è quello di cercare di ragionare con i miei lettori, nel convincerli che parlare in maniera seriamente virtuale di e-politica e di e-economia è possibile. Nel convincerli che provare a dare una svolta all'eItalia non è una missione impossibile. Questo, in primis dovrebbe esser fatto dai circoli di partito e riportati nei singoli programmi. Ripeto: programma politico è diverso da statuto.
Un conto è lo Statuto di un Partito. Deve necessariamente proporre degli Ideali. Altrimenti non sarebbe un Partito, ma una semplice associazione a scopo.
Se vuoi vedere le proposte concrete, devi giungere ai Programmi di Presidente: queste sono le applicazioni nella pratica di quegli Ideali del Partito.
Giustissimo Stedee...ma perchè non fare un piccolo passo in avanti? Mi spiego meglio. Se i votanti conoscessero in anticipo le "intenzioni" del partito, non credi che voterebbero con maggior consapevolezza? Altrimenti...su che base voterebbero? Sugli ITL? sulle RAW?
In che senso? Dipende molto dal singolo candidato. Perlomeno, noi in AetG abbiamo vigilato sui programmi proposti dai vari candidati usciti dal nostro Partito, ma abbiamo lasciato che fosse il candidato in sé a scriverli. Dev'essere lui ad imporre la sua guida al Paese, nell'egida del Partito. Non il contrario.
Sulla "responsabilizzazione" degli eItaliani, non so sinceramente che dirti. Io credo che un qualunque giocatore che legga il nostro Statuto si possa fare tranquillamente un'idea del nostro Partito. Se non ce l'ha, può tranquillamente contattarci, chiederci qualcosa. Risponderemo sempre più che volentieri.
(Per cortesia, quel condizionale ammazza l'italiano).
Caro Stedee,
Pur rispettando le tue argomentazioni (tranne una che ti dico alla fine) non sono in sintonia con esse.
Mi spiego: è compito del partito creare, oltre lo statuto, un programma politico. L'operato non può dipendere dal singolo semplicemente perchè, cambiando le singole personalitá, il programma deve essere tale da essere seguito anche nel futuro. Bisogna sapere i piani nel lungo periodo dei partiti. Non si può pensare di vivere alla giornata. Così, ritengo, si faccia una buona politica. Il programma non può cambiare in funzione del candidato.
L'argomentazione finale tra parentesi (faticando non poco a non leggerla come flame gratuito) mi ha permesso di ripassare il periodo ipotetico. Ti consiglio, visto che sono stato accusato di omicidio nei confronti dell'italiano, di ripassarlo e di scagionarmi per l'errata valutazione di prove.
Per i lettori appassionati di grammatica italiana --->
Periodo ipotetico: se + congiuntivo (subordinata) seguito dal condizionale (reggente).
Così è, (se vi pare).
L'ultima argomentazione non è flame gratuito. In effetti è un mio fail grande come una casa, dovuto al fatto che avevo semplicemente letto di fretta. Scusami per l'errore, in effetti quel "su che base voterebbero" non mi suona molto elegante, e non avevo colto la relazione col precedente periodo. Scusa ancora.
Tornando al discorso, io difatti son d'accordo con te, nel proporre un programma politico su una base partitica; ma dev'essere un programma slegato dall'attualità. Ma dev'essere il singolo a proporre le idee, ed il Partito a valutarle. Non viceversa... Siamo pur sempre in un modulo politico dove è il Presidente al centro. Non il Partito.
Carp Stedee ti chiedo scusa anch'io per i toni iracondi che ho usato.
Sono d'accordo con quello che dici. Sono i singoli, accomunati dalla medesima corrente politica, a proporre soluzioni e interventi volti a migliorare un determinato aspetto della politica del ePaese.
Quello però che aggiungo è che mi piacerebbe che questi programmi siano di dominio pubblico, accessibili alla popolazione. In questo modo si crea una popolazione cosciente su ciò che sta per votare. Anche perchè: come si sceglie un partito piuttosto che un altro? È questo il mio dilemma. Come si convincono gli indecisi e i nuovi giocatori?
ma la laurea almeno tu ce l'hai?
Non vedo come questa domanda possa rientrare nell'argomento che stiamo trattando.
"il programma contauncazzò" (cit.) dillo a giannino
Stupido io, pardon.