The minstrel boy

Day 2,583, 01:25 Published in Italy USA by Jack McLeod

The minestrel boy é una canzone patriottica irlandese, forse la più conosciuta al mondo, scritta da Thomas Moore su una vecchia melodia intitolataThe Moreen e pubblicata nel suo “Irish Melodies“.
Secondo la critica letteraria, Thomas Moore, fu per la verde Irlanda, ciò che Robert Burns era stato un tempo per l’Highlands scozzese. Egli era un poeta ma anche un erudito imbevuto di romanticismo, che seppe piegare il linguaggio con fantasia e gusto, creando dei piccoli capolavori poetici. E’ ricordato soprattutto per le “Irish melodies“, con arrangiamento musicale di John S. Stevenson, pubblicate in dieci volumi di dodici canzoni tra il 1807 e il 1834, in cui si proponeva «di esprimer nei carmi la lingua dolce e commovente della musica della sua patria».
La melodia risale probabilmente alla fine del 1500, adattata da Moore sul testo ed all’epoca arrangiata per voce e pianoforte ed è più spesso interpretata come marcia con tamburi e cornamuse o con sottofondo d’arpa o anche come brano solistico all’arpa.
I
The Minstrel Boy to the war has gone
In the ranks of death(1) you will find him
His father’s sword he hath girded on
And his wild harp slung behind him
II
“Land of Song!(2)” said the warrior bard(3)
“Though all the world betrays thee(4)
One sword, at least, thy rights shall guard
One faithful harp shall praise thee!”
III
The Minstrel fell, but the foeman’s chains
Could not bring this proud soul under
The harp he loved never spoke again
For he tore its chords asunder
IV
And said, “No chains shall sully thee
Thou soul of love and bravery! Thy songs were made for the pure and free(5)
And shall never sound in slavery(6)!”

Strofa aggiuntiva
The Minstrel Boy will return one day
when we hear the news we all will cheer it,
the minstrel boy will return I pray
torn in body perhaps, not in spirit
and then you’ll play his harp in peace,
as heaven hath intended,
for all the bitterness of man must cease and ev’ry battle ended.

Traduzione in Italiano
Il giovane menestrello è andato in guerra, nei ranghi della morte lo troverete, si è cinto con la spada del padre e si è appeso alle spalle la rustica arpa
II
“Terra melodiosa!” disse il bardo guerriero “Anche se tutto il mondo ti tradisce una spada, almeno, i tuoi diritti dovrà salvaguardare e un’arpa fedele ti dovrà lodare! ”
III
Il Menestrello è caduto, ma le catene degli oppositori, non possono sottomettere questo spirito fiero: l’arpa che amava non canterà mai più, che lui le corde a pezzi le strappò
IV
E disse: “Nessuna catena dovrà macchiarti, tu anima dell’amore e del coraggio! Le tue canzoni sono state fatte per la purezza e la libertà e non dovrai mai suonare in schiavitù!”
V
Che il giovane menestrello ritorni un giorno, quando sentiremo la novità tutti   esulteremo. Il giovane menestrello ritornerà un giorno noi preghiamo, straziato forse nel corpo ma non nello spirito.
Allora suonerà la sua arpa in pace, come s’intende il paradiso, che tutte le   amarezze dell’uomo saranno cessate e ogni battaglia finita.