Robin di Sherwood Presidente

Day 2,722, 10:24 Published in Italy Slovenia by Robin di Sherwood
Domani si svolgeranno le elezioni presidenziali ed io sarò candidato con il sostegno di Fratelli d'eItalia.
Ho accettato di prendere parte alla competizione elettorale perchè credo di potere rappresentare il modo di pensare di un certo numero di players che fanno parte della community italiana.
La mia proposta di governo nasce sulla base di una considerazione: l'obiettivo principale del gioco collettivo in game è quello di costruire una nazione di grandi dimensioni dal punto di vista territoriale, se possibile addirittura un impero.
Le strategie che si scelgono devono dunque perseguire questo scopo.
Ne deriva come conseguenza immediata la necessità di puntare allo sviluppo della forza economica e di quella militare.
Possedere molte regioni e quindi bonus alti ed usare le risorse finanziarie per incentivare la crescita dei giocatori in questa direzione, quindi limitare la loro precoce disaffezione al gioco, ma anche utilizzare i rapporti diplomatici per riconquistare ed eventualmente allargare i propri territori, è ciò che vorrei facesse chi sta al vertice della nazione.
Democrazia e dittatura sono due possibili alternative del gioco e vanno utilizzate al fine di raggiungere l'obiettivo. Purtroppo invece, sopratutto in Italia (ma non solo), la chiave di lettura scelta non è stata finalizzata all'interesse della nazione. Si è demonizzata la dittatura come se fossimo nel real, cosa che non è.
Gestire in maniera intelligente la possibile opzione dittatura/democrazia può portare invece a vantaggi non da poco, chiudendo la porta ad eventuali interessi stranieri.
Non ho dunque preclusioni per staffette programmate purché finalizzate all'obiettivo comune.
Non ho neppure preclusioni rispetto alle strategie ed agli accordi sul fronte della politica estera purché siano davvero convenienti.
Asteria o oltre alleanze? Dipende da quello che la nazione può ottenere.
I nap con la Serbia e con la Slovenia sono stati spesso applauditi pur essendo deludenti.
Io sono contro qualsiasi accordo con nazioni che tengano occupate le nostre regioni a meno che non lo facciano per proteggere (su nostra richiesta) il nostro confine.
Non esistono nazioni che non abbiano sempre anteposto il proprio interesse agli accordi internazionali. Gli esempi di Grecia, Polonia, Spagna, Usa, Cina, e tante altre ne potremmo aggiungere, sono eloquenti: all'occorrenza non hanno esitato a cambiare fronte, anche più volte.
Le alleanze sono e devono essere dinamiche perché si gioca per crescere.
Se fossi eletto presidente ed Asteria si impegnasse alle restituzione di tutte le regioni occupate firmerei l'accordo ed accetterei l'ingresso nell'alleanza. Ma non lo accetterei se le nazioni occupanti pretendessero di non renderci le regioni.
E non trovo assolutamente accettabile la motivazione ricorrente: “ma in cambio ci pagano ed i bonus non ci servono”.
Per questo non mi è piaciuto ne l'accordo di “svendita” siglato da Wolf con la Slovenia ne le successive conferme di tale accordo, come non mi sono piaciuti i nap precedenti e successivi.
Se Slovenia e Serbia ci vogliono come stato cuscinetto, e sono convinto che ci vogliono eccome, ci ridanno indietro i nostri territori ed a quel punto avremo l'interesse comune a difenderli e potremo considerarle nazioni amiche. Se no non se ne faccia nulla. Ci azzereranno? Pazienza, ma non è detto e comunque avrebbero sempre l'Italia come spina nel fianco.
E l'Italia oggi non è più quella di una volta, sempre che gli italiani si facciano tanto furbi da capire che bisogna smetterla con le liti interne e prendere a calci nel sedere quelli che le provocano continuamente e di proposito, preoccupati solo di potersi assicurare la gestione di un potere effimero o la conquista di qualche inutile medaglietta in più per il proprio profilo.

Volete dare un segnale che vada contro questa idea da cacciatore di poltrona? Votate per me!

Se io fossi presidente la mia prima preoccupazione sarebbe quella di ricreare le condizioni di una convivenza collaborativa tra tutti i più forti giocatori italiani cercando di avviare a soluzione le conflittualità che paghiamo tutti a prezzo carissimo.