Riorganizzarsi.

Day 1,015, 07:57 Published in Italy Italy by Carlo Monticelli
RIORGANIZZARSI
Appunti per un Esercito più efficiente




Esistono dei momenti, nella vita delle persone, nei quali, dopo aver vissuto a lungo un modello ed un'organizzazione, ci si ferma e si riflette su ciò che si ha intorno, con l'occhio di chi conosce bene e si fida della tenuta della propria casa e dunque sa che alcune cose possono essere messe a nuovo, perché tutto giri con maggiore armonia.

Esistono dei momenti, nella vita delle comunità, nei quali bisogna fermarsi e riflettere su dove si va e su come ci si muove, cercando di non perdere pezzi, nè se stessi per la strada.

Esistono infine dei momenti in cui lo stato delle persone coincide con lo stadio della comunità ed è in questi momenti che i membri di questa comunità devono dare il massimo per conservare la propria integrità comune e la propria forza: ora, quando il ciclo delle guerre in Erepublik ha ripreso il suo corso e chiede un sempre maggiore contributo al nostro Paese, è necessario che riflettiamo sull'organizzazione della nostra potenza e sull'efficienza del nostro Esercito. Nessuna potenzialità deve essere sprecata, tutta la forza disponibile nel nostro Paese deve essere messa a frutto per il bene di tutti.

E' con questa disposizione d'animo che ho voluto mettere assieme le mie osservazioni e il mio sentire verso l'EI, quasi più in veste di veterano che in quella di vice-Capo di Stato Maggiore, per dare il via ad un dibattito che non può portare che benefici alla comunità eItaliana. Di seguito, alcuni appunti:



PROPOSTA DI RIFORMA DELLE FORZE ARMATE EITALIANE

Preambolo
L'entrata in funzione della versione V2 ha cambiato radicalmente la conduzione della guerra in Erepublik, costringendo molti eserciti a riflettere a fondo sulla propria organizzazione.
Anche in eItalia questa riflessione ha visto il suo inizio, con la giusta decisione di promuovere l'aggiustamento per specialità dei reparti e lanciare un periodo di osservazione prima della messa in atto di più profondi cambiamenti.
E' giunto ora il momento di riaprire questa discussione e ripensare definitivamente il nostro esercito e le sue funzioni.
E' necessario innanzitutto porre in atto la fondamentale distinzione tra i comandi delle unità combattenti e quelli dei servizi logistici, così che le necessità tecniche e materiali dell'esercito non vadano più a pesare sull'efficienza delle truppe in battaglia.
E' necessario poi, posta l'organizzazione a sè stante della logistica, ripensare la struttura interna dei reparti operanti.
La maggiore fisicità del combattimento, unita ad una diversa concezione del tempo, ci pone di fronte alla sostanziale inutilità delle piccole unità omogenee in quanto a livello sia perché risulta più facile per il nemico individuare e sopraffare i reparti di livello basso, sia perché la presenza contemporanea, nell'arco di una giornata, di solo due o tre soldati di una stessa unità, è sostanzialmente inutile.
E' quindi nostro compito di appartenenti alla comunità eitaliana quello di trovare le migliori soluzioni affinché l'esercito sia nella condizione migliore per vincere le nostre battaglie.

Riorganizzazione delle Armate 1a, 2a e 3a.
La divisione per specialità va mantenuta, va invece pesantemente rivista quella per livello. Vanno dunque mescolati i reparti delle prime tre armate e suddivisi nuovamente in due nuove armate, di forza sostanzialmente equivalente, organizzate su quattro Brigate ciascuna, corrispondenti alle quattro specializzazioni. La struttura del Comando d'Armata, comprendente Generale e Colonnelli, resterà invariata, così come la presenza dei Tenenti: viene invece mutato il grado dei comandati delle Brigate di linea, da Capitani a Maggiori. Il perché dell'istituzione di questo grado, intermedio tra quello di Colonnello e quello di Capitano, è spiegato nel paragrafo successivo.

Ruolo della 4a Armata.
E' necessario che la 4a Armata continui a svolgere il suo fondamentale compito di formazione e preparazione delle nuove reclute: per facilitare questo e l'avanzamento di livello sul campo, deve essere mantenuta la struttura attuale, comprendente otto reggimenti di diversa specialità. Ogni reggimento, sotto il comando del proprio Capitano, costituirà la riserva di un preciso reparto di linea e sarà dunque a questo aggregato. La responsabilità amministrativa del reggimento è dunque assegnata al Capitano, mentre quella operativa, sul campo, è del Maggiore di Brigata. Va specificato comunque che il Reggimento non è da considerarsi sciolto in battaglia: il Maggiore responsabile avrà il comando diretto dei soldati inquadrati in Brigata ed il comando indiretto del Reggimento, attraverso la mediazione del Capitano.

Organizzazione della logistica.
I Servizi logistici dell'Esercito Eitaliano sono indicati nella gestione delle aziende, dei depositi di armi, della distribuzione delle armi e nella gestione dell'Agenzia Militare e dei servizi da essa dipendenti. Il Comando di tali servizi va assegnato a gradi non inferiori a quello di Colonnello ed è direttamente dipendente dall'Hq e dal Capo di Stato Maggiore.
Mentre la responsabilità di tale scomparto viene ad essere incompatibile con altri ruoli, tutti gli impiegati nella logistica dell'esercito possono essere individuati nei reparti operativi. Non è quindi prevista l'esistenza di imboscati di sorta.

Rapporti con i reparti speciali.
L'apporto dell'Elite è stato decisivo in diverse battaglie ed è necessario assicurarne la continuità e l'indipendenza, è però necessario che i reparti dell'Esercito Eitaliano lavorino in completa armonia e coordinazione: la conduzione dell'Elite, sul campo di battaglia, va dunque subordinata a quella del Comando dell'EI, così da centralizzare il controllo delle operazioni.



I tempi e i modi dell'attuazione della riforma non sono ovviamente ancora indicati, è certo però che, se questi appunti e le eventuali aggiunte o modifiche dovessero essere messi in atto, il grosso della riforma andrebbe attuato a Settembre, al ritorno dalle vacanze dei più.

In fede,
Carlo Monticelli