Recensione: Viva la libertà

Day 2,356, 00:57 Published in Italy Italy by Dario Carcano
Viva la libertà (2013) è un film italiano diretto da Roberto Andò, tratto dal romanzo Il trono vuoto, dello stesso Andò.

Trama

Enrico Oliveri è uno scaltro e navigato politico di centrosinistra (Il partito di Olivieri è chiaramente ispirato al PD) il cui declino sembra ormai inesorabile. Tutte le proiezioni lo vedono perdente alle imminenti elezioni ed il suo partito vuole scaricarlo. Decide così di scomparire: si rifugia in incognito a Parigi da una sua ex fiamma, Danielle, ora sposata con un famoso regista.

Il panico serpeggia tra i suoi compagni di partito che non lo trovano più. L'unico a non perdersi d'animo è il suo braccio destro Andrea Bottini, al quale viene l'idea di sostituire il politico con suo fratello gemello, Giovanni Ernani, scrittore e filosofo sopra le righe che in passato ha dovuto subire delle cure psichiatriche. La sostituzione si rivela problematica da gestire ma porta delle piacevoli sorprese.

Recensione

Quasi nascosto dalle cronache cinematografiche e dalla stessa distribuzione, il nono lavoro di Roberto Andò - tratto dal suo libro Il trono vuoto, vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2012 - sorprende per compattezza di scrittura e nettezza di sguardo. Pare un film francese che ha trascorso un mese di vacanza in compagnia di Elio Petri. Toni Servillo è ancora una volta magnifico, sempre più Gian Maria Volonté.

Voto complessivo 4/5

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