La storia è memoria [Dicembre 2016]

Day 3,351, 08:23 Published in Italy Italy by Legiort


Tra le attività di Unione apriamo oggi una nuova rubrica.
L'obiettivo di questa rubrica, che si terrà una volta al mese, è quella di diventare un punto di riferimento per ogni giocatore che vuole ricordare cosa è successo nel passato, o per un nuovo giocatore è vuole integrasi nell'eMondo.

Nasce da una stessa mia esigenza quando sono tornato a giocare: l'impossibilità di capire cosa era successo se non andando a chiedere in giro. A tal proposito ogni articolo verrà anche poi pubblicato in un documento google, così da averli tutti insieme e facilitare la lettura.

Poichè l'obiettivo è di creare una storia il più possibile oggettiva, si invitano tutti a scrivere possibili correzioni, precisazioni, che verranno poi aggiunte nel testo finale pubblicato del google doc. Il racconto deve rimanere però snello e comunque breve per facilitare la lettura.



DICEMBRE 2016

Il mese si apre con profonda incertezza. La fine del patto di non aggressione con la Slovenia significa guerra. Scelta a fine mandato del governo AetG, questo però non dichiara direttamente le ostilità e nemmeno avvia la votazione per il nemico nazionale. La gatta dal pelare finisce al governo FdeI, che, trovandosi un po’ incastrato, finisce ad accusare direttamente il governo precedente di aver voluto la guerra per ripicca, trascurando gli interessi degli italiani (1). Intanto comincia la liberazione delle regioni occupate dagli Sloveni secondo gli accordi allora vigenti: occupazione di Trentino, Friuli e Veneto con in cambio una tassa. Diverse forze politiche ritenevano da tempo l’accordo ingiusto, ma nessuno si era mai effettivamente mosso a riguardo. Fatto sta che la guerra finisce nella mani di Gnorantone, che il 5 dicembre vince le presidenziali.

Con la poca coordinazione degli alleati e un po’ di disorganizzazione da parte del governo, con un esercito spesso affidato a sé stesso, gli sloveni hanno vita facile e al 25 dicembre arrivano a conquistare la penisola intera, impendendo così le elezioni congressuali. Ma il paese non demorde, e con un attacco diretto, dopo aver liberato il Friuli, ritrovando appoggio esterno grazie al termine delle procedure di ingresso in Syndacate, e le notevoli forze messe in campo dai Cileni e dai Croati, si attacca direttamente la Slovenia. La settimana dopo Natale mostra la Slovenia attaccata su più fronti: Italiano, Croato, e guerre di indipendenza anche in Austria. Sfiancata anche dall’inizio di una polemica interna, a seguito dei milioni di CO usati da parte della dittatura slovena, guidata dal Colonello Bruce, si arriva all’accordo con l’anno nuovo: cessione del Trentino, patto di non belligeranza per tre mesi e decisione di continuare la guerra come TW. (2)

Il mese mostra comunque un paese sempre più diviso: l’idea della guerra di logoramento, con conseguente perdita per diversi giorni di diverse regioni, viene contestata da molti autoproduttori che vedono perdere i loro profitti. La stessa attribuzione della vittoria viene divisa tra governo, esercito e MU private, senza capire a chi si devono riconoscere realmente i meriti (3), frutto anche di un mese senza reali comunicazioni da parte dello stesso governo, con una politica interna ridotta allo zero. L’unica iniziativa di merito è il tentativo di avviare le competizioni “Penna d’Oro” e “Matita d’Oro” per premiare i migliori articoli e immagini della comunità: entrambi si riveleranno un insuccesso a causa del non raggiungimento del numero minimo di partecipanti pari a 5 (4).



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