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Riapriamo con questo articolo, la pagina culturale del nostro giornale, è una storia scritta da me, e spero che vi possa piacere:

Era una sera piovosa e il tempo era cupo, quando quella sera, Stefano Romano fu assassinato, egli era il capo della cospirazione, che avrebbe dovuto rovesciare il governo dittatoriale del Colonnello, che da anni perseguitava il nostro paese.

Ma andiamo con ordine, tutto, ebbe inizio un mese prima che Romano fosse assassinato, erano le quattro del mattino, quando citofonò a casa mia proprio Romano, da qualche tempo, i membri della cospirazione venivano o uccisi o rapiti, era agitato, io gli aprii e non appena chiusi la porta di casa, lui mi disse "C'è un traditore!", "Come?!" gli risposi io, "L'ho appena scoperto, ho notato che i numerosi membri della cospirazione che stanno scomparendo in questi giorni, sono stati rapiti o uccisi in casa loro, senza che nessuna finestra fosse forzata, il sicario è sempre entrato dalla porta, che però non era mai stata forzata, questo mi ha fatto capire che un membro della cospirazione, ci ha tradito e ci ha venduto al Colonnello." io risposi "E chi è?", lui mi guardò, e come se gli avessi fatto la domanda più stupida del mondo mi rispose "E pensi che se lo avessi saputo sarei venuto qui a casa tua nel cuore della notte?" "E allora perché sei qui?" "Perché ti devo chiedere di indagare su chi è il traditore." "Perché proprio io?" "Perché tu hai lavorato molti anni come investigatore privato, e in più, eri nei servizi segreti quando c'era ancora la democrazia"
"E va bene, accetto, per il bene della nazione, scoprirò chi è il traditore"

Appena gli dissi queste parole, lui mi disse "Buona fortuna, allora.", non sapevo che mi sarebbe davvero servita...

Fine parte I