Intervista con Il Kaiser

Day 2,611, 03:41 Published in Italy Spain by Giogallo My Way

Il Kaiser è stato il CP che ha guidato l’eItalia circa 2 mesi fa, durante il vittorioso AS (Air Strike, Attacco Aereo) contro la Norvegia. Lo abbiamo intervistato per voi

La decisione, durante il tuo mandato di CP, di lanciare l'AS in Norvegia ha ridato una prospettiva concreta all'eItalia. Come si é giunti a quella scelta?
Non so se sia una prospettiva concreta ma di sicuro ora possiamo giocare. Comunque nasce da 20 giorni durissimi di tentativi ed insuccessi, nervosismo perché eravamo stufi di essere alla mercé della potenza di turno. E abbiamo deciso di provarci.
Certo non è una prospettiva sicura ma una opzione concreta lo è: abbiamo cessato di vivere sull’autostrada cercando di schivare TIR che corrono a tutta velocità. Per quanto riguarda la decisione dell’AS non deve essere certo stata una scelta facile, visto anche il precedente fallimentare dell'AS contro la Colombia. Ci sino stati contrasti nel governo e con le MU?
Beh, le MU hanno preso bene la notizia e in governo bene o male eravamo concordi. Io ero teso come una corda di violino e penso di aver stracciato le balle a mattia in quei giorni, come mai nei giorni precedenti.

Dopo l'AS abbiamo finora dimostrato una buona capacità di respingere ogni contrattacco ed, anzi, abbiamo esteso i territori controllati in Scandinavia. Forse non eravamo così deboli militarmente, solo ci trovavamo a dover competere contro i 'mostri' serbi e ungheresi?

Sì e no. In questi mesi si sta creando un progetto importante in Italia che mi fa rivalutare alcune strutture ormai consolidate del nostro sistema e che penso debbano essere modificate. Certamente vincere è sempre un toccasana per il morale, avere un morale alto è propedeutico al combattere e così via. Dobbiamo imparare che però è un gioco e non piangersi addosso alla prima sconfitta. Poi mi pare palese che siamo anche in una posizione sfigata. Infine credo che dobbiamo lasciarci alle spalle quello che era il nostro glorioso passato ed imparare ad accettare quello che siamo ora per migliorarci sempre più.
Quali alleati sono stati più presenti al nostro fianco?
Durante il mio mandato ho voluto fortemente il patto di mutua protezione con i Turchi. E' una delle nazioni verso cui dobbiamo di più e verso cui siamo stati a volte irriconoscenti. Poi i Croati, eterno amico. Il Cile che ci ha aiutato tanto e che ci ha liberati completamente mesi fa. Poi come non menzionare l'Irlanda, la Bulgaria e il Messico. Poi il coraggioso Venezuela, piccolo ma verso cui nutro tanto affetto. E di recente Regno Unito, Lituania (desideravo da un pezzo un patto con loro), Ucraina, Estonia, Georgia. Sono tanti i paesi che ci hanno aiutato, ognuno come può. Poi dobbiamo sempre coltivare nuove amicizie, è un utile esercizio.


Quando pensi che si potrà spostare la capitale per cominciare a raccogliere i Bonus? Possiamo pensare di ricostruire la nostra economia in modo stabile?
Personalmente la capitale potremmo spostarla senza patemi solo con un accordo con la Serbia. Ma non penso sia il momento adatto ora. Ora la questione principale è la pacificazione della Svezia. Quanto al discorso economico, no. Non possiamo tenere le nostre regioni originarie a lungo. Il futuro dell'italia dipende molto dagli atti di evergetismo dei singoli (evergetismo= pratica di elargire doni alla comunità, molto diffusa in epoca romana NdR). La plutocrazia non è la forma di governo che mi piace però calzerebbe a pennello con le nostre esigenze.
Puoi chiarirci questi concetti?
Ho parlato di evergetismo e plutocrazia non a caso. Tenendo conto che milioni di cc sono investiti negli enti pubblici - il cui accesso o spostamento, essendo regolato dal congresso, è difficile o impossibile - che spesso e volentieri i governi hanno budget ridicolmente bassi con cui operare e che spesso arrivano verso il 10/11 del mese, la soluzione più immediata e veloce e che ti permette di lavorare senza remore è la donazione privata al pubblico. Nella storia RL, si sono sempre fatti e sempre si faranno questo tipo di operazioni; in ogni epoca possiamo trovare degli evergeti che per ottenere qualcosa hanno donato allo stato monumenti, costruzioni, opere artistiche o hanno contribuito al restauro o recupero di edifici storici. Quando però questo fenomeno si sviluppa in un gioco bisogna ricordare che è un gioco e che tutti devono partecipare. Il rischio che una parte, potendo disporre di più mezzi, possa soffocare non solo le libertà di espressione dell'altra ma anche disenteressarsi di un dialogo con essa: trovo queso abovinemole. Nonostante queste considerazioni di carattere etico, trovo l'idea di avere governi che non esitino a spendere in funzione dello stato (e non di se stessi), molto allettante.

Vuoi dirci qualcosa di te in RL?
Vediamo... Sono un ragazzo di Bologna, ho 22 anni. uhm... leggo molto... Ho girato un pò per il mondo. Ho una preparazione classica. Occhi verdi uhm... sinceramente non so che dire. Ah sì, mi piace il modellismo.



Grazie a Il Kaiser e e a tutti i lettori.