Fondamenti di ePolitica ( Di Citizen Cesa )
Wolontario
Di Citizen Cesa.
Da poco entrato in questo mondo digitale (o simulazione sociopolitica), mi appoggio al disponibilissimo Wolontario per pubblicare i miei articoli, che poi spero di riuscire a pubblicare da solo nel mio (futuro) giornale.
In questi pochi giorni ho letto conversazioni su conversazioni, storie, cronache, tutorial, faq, e soprattutto negli ultimi tempi,la parola "crisi" sembra essere filtrata dal RL all'eItalia.
Tralasciando le questioni economiche (che non fanno ancora parte del mio scibile), e le complicate relazioni internazionali, mi rivolgo verso un problema che da più parti sta venendo sollevato: il ruolo reale della politica in eRepublik.
Svolgendosi in un universo relativo, in cui vigono regole proprie, la politica si è dovuta adattare: un esempio? Non potendo cambiare radicalmente la forma statale, non esistono partiti monarchici, e il PCE non mira ad una dittatura del proletariato. Non è colpa di nessuno, non può, semplicemente.
E' importante quindi "calibrare" gli strumenti politici che non esistono nella realtà, oppure cercare proprio tra quelli che nella realtà non hanno avuto successo strumenti affidabili.
Un altro esempio? Il comunismo a ben pochepossibilità in eRep, ma se si riesuma il fabianesimo, si può osservare come possa giovare alla comunità eItaliana.
Altri strumenti possono venire seplicemente traslati opportunamente, come il pool antimafia o i sindacati, banchi del mutuo soccorso, Haciende sociali e molto altro.
Ma questo tipo di sviluppo ideologico ( che male non può fare, permettendo più confronto, dibattito e coinvolgimento nella politica ) non si può fare ora, dato che ora, siamo insediati da noi stessi.
Esorto il popolo eItaliano a non farsi da parte: che tutti i partiti attuino la loro "svolta di Salerno" e confluiscano in una sorta di CNL. Compatti, si può riaprire il proliferare ideologico senza temere take over, epurare i partiti da fake e imprimere una reale svolta.
Nei miei prossimi articoli (pubblicati con o senza il gentilissimo aiuto di Wolontario) mi premurerò di analizzare e di divulgare tutti i più importanti strumenti politici, ovviamente "naturalizzati" nel New World.
Comments
Bello, ma temo fuori luogo in questo momento.
Fondamentalmente in italia cambiano i nomi ma le differenze sono completamente nulle fra PCE e AetG.
E' sempre stato coì, tanto che collaborano da 6-7 mesi senza alcunissimo problema.
In Svizzera noi stiamo dando un'alternativa politico/economica ma penso che si possano fare altri tipi di sperimentazione.
Sarebbe interessante, ad esempio, vedere quale sarebbe la politica economica nel prossimo mese se vincesse il partito "La vendetta dei Sith" asd
Le differenze fra A&G e PCE ci sono eccome.
Stanno nel modo di porsi rispetto alla guerra (offensivi A&G, difensivisti PCE), rispetto alla partecipazione (autoritario il modello A&G, partecipativo quello PCE), le similitudini forse stanno nel welfare e nello sviluppo, ma semplicemente perchè sono questioni dove effettivamente si può stabilire quale sia il modo migliore di agire per la nazione.
E nella politica economica con uno Stato fondamentalmente poco interventista.
Sta di fatto però, che ora in eItalia è al governo A&G, e il PCE quando perde rispetta la volontà popolare, e non boicotta la sua nazione solo perchè non è al potere.
Il PCE ha fatto la scelta di essere un partito nazionale. NOn condivido ma rispetto.
Continuare a sentire queste chiacchere sul "sono tutti uguali" francamente mi sta stancando.
E anche se non è possibile modificare la "forma-statO" in gioco, è comunque possibile dirigere il governo in modo da impiantare sistemi diversi di produzione e reidtribuzione delle ricchezze e edel divertimento, sistemi comunisti compresi.
Anche se il luogo comune in eRep dice di no (è più semplice che provarci...)
MIR!!
" Sarebbe interessante, ad esempio, vedere quale sarebbe la politica economica nel prossimo mese se vincesse il partito "La vendetta dei Sith" "
Ma sarebbe la stessa di quella fatta dai serbi durante il loro periodo in Croazia. Non ci vuole una scienza per capirlo. La cosa comica è che gli Italiani hanno mollato proprio prima dell'immediato avvento della cittadinanza. 😃
Alla fine cmq l'Italia è ovvio che pagherà le esaltanti operazioni di Ungheresi, brasiliani e serbi. D'altronde l'Italia non ha mai condannato queste operazioni (perchè poi doveva farlo?).
Beh nel prossimo congresso con croati e teocratici ci sarà da divertirsi
Nel prossimo congresso non ci sarà nessun teocratico, quindi per voi è già una buona notizia.
nessun teocratico 🙂
Dear Urban Kronin, temo che sia fin troppo in luogo,e te ne spiegherò anche il perchè:
Io ho iniziato da poco a giocare in eItaly, e...ed è un casino.
Un bordello. Un totale caos. La popolazione eItaliana è divisa in 120mila diatribe, tra teocrati e non (e ricordiamo, la terza fazione, quelli accusati di esserlo), pro eCroatia e non, A&G e PCE, quelli che dicono che tutto è uguale e quelli che no.
La differenza ora dovrebbe essere solo una: quelli che si impegnano contro il TO e quelli che non si impegnano.
La società eItaliana deve essere salvata per poi poterla dividere in fazioni.
@Fabiocin: ciò che dici è profondamente vero, vi sono molti modi per il governo di entrare più profondamente nella vita dei cittadini, però, attento... se non si modifica proprio la forma stato (o si è costretti a non modificarla per questioni di forza maggiore), e ci si limita a "portare avanti chi è nato indietro", ci si sta muovendo nel campo della socialdemocrazia.
E in particolare ritengo le idee "Fabian Society" delle strade che la "sinistra" eItaliana potrebbe seguire.
no, la forma-stato qui non la puoi cambiare ufficialmente, ma puoi usare governo e consenso per cambiare di fatto il modo di produzione e quindi uscire dalla socialdemocrazia.
come in svizzera è stato creato uno stato autoritario-militare in altri paesi si può creare uno stato dove la proprietà privata sia diffusa e organiozzata per i bisogni.
chiaro che in erep lo si può fare solo via consenso o via to in stati poco abitati, ma si può (devi controllare il congresso)