De Lanae natura

Day 783, 10:55 Published in Italy Italy by Carlo Monticelli

Sono ormai diverse settimane che ognuno di noi, affacciandosi all'entrata dei campi di addestramento, si imbatte in una gentil donzella in abiti militari che pretende di allenarci dietro pagamento di gold sonanti.

Ora, lungi da me fare ironia sul tipo di addestramento che la rambo al femminile può fornire ai nostri eserciti, mi vorrei soffermare sul mio iniziale "sono ormai diverse settimane", che è il problema più pressante di questa implementazione, ossia il fatto che, a mio modesto parere, ci siamo fatti prendere per il culo.

La stragrande maggioranza di noi si ricorderà di come, appena furono pubblicati i dettagli della novità, subito si alzarono cori di protesta, tonnellate di articoli, di plateali minacce e di critiche verso un'implementazione che era generalmente riconosciuta come discriminatoria e penalizzante per i giocatori nuovi o meno abbienti in real life.

Poco dopo, gli admin fecero sapere che si trattava di una sperimentazione che avrebbero licenziato presto la nostra Lana. Le proteste si fermarono.

Ebbene, il casino non c'è più, ma il training a pagamento ce lo sorbiamo ancora, assieme ai nostri admin di parte.

Io personalmente continuo a credere che questa aggiunta non sia altro che un espediente per guadagnare denaro (sto giro reale) in modo distante e poco affine allo spirito e soprattutto alle dinamiche del gioco: Lana rappresenta un grosso errore che giorno dopo giorno peggiora il gioco e la eVita della stragrande maggioranza dei giocatori, che si vedono sorpassati da un ristretto gruppo di persone con disponibilità economiche sia in game che in RL.

Se il nostro Paese fosse in pace, proporrei che fosse il nostro governo a farsi portavoce di un'iniziativa comune a tutti i paesi, che potrebbe essere una raccolta firme come un'invio simultaneo di mail o qualsiasi altra azione di protesta, ma essendo il nostro Paese impegnato, per ora mi limito a tenere viva l'attenzione su un problema che alla lunga può portare pesanti conseguenze.

Carlo Monticelli